La cantina Settesoli diventerà prima in Europa, con un vigneto da 6.500 ettari
con il ''Progetto Mandrarossa''
Quand'è nata, nel 1965, i soci della cooperativa erano un centinaio e il primo fatturato non superava i 600 milioni.
Oggi i soci sono 2.300, gli ettari 6.500 e il volume d'affari di 65 miliardi con una crescita stimata per il prossimo anno del 15 per cento.
L'azienda diretta da Diego Planeta si trova a una svolta.
Si chiama "Progetto Mandrarossa" il piano che prevede la graduale trasformazione della cooperativa in un'unica impresa.
Ad avere già detto di sì sono circa 1.500 aziende (in tutto 1.200 ettari che nel giro di tre anni diventeranno 3 mila).
Chi aderisce al progetto concorda con il management le varietà più adatte da impiantare e i metodi di coltivazione, si sottopone al monitoraggio delle curve di maturazione e alla vendemmia programmata. Accetta di seguire un protocollo e tecniche specifiche.
I risultati sono il netto miglioramento qualitativo, il più alto valore della produzione, la maggiore incisività sui mercati dove può muoversi un soggetto imprenditoriale sempre meno frastagliato, più governabile e, per questo, più attraente agli occhi di potenziali soci di rilievo.
"Se completeremo questa svolta, diventeremo l'unica azienda in Europa estesa 6.500 ettari", dice Diego Planeta, 61 anni, da 30 al timone delle Cantine Sottesoli.