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La 'Carta della Salute': 42 pagine dove trovare tutte le informazioni attinenti il sistema di servizi erogati dalla sanità siciliana

11 febbraio 2008

Informare i cittadini sui diritti e doveri dei pazienti e del Sistema Regionale Sanitario. Questo lo scopo della "Carta della Salute", la prima in Italia, presentata sabato mattina in Sicilia dall'assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla. Il documento, realizzato dal “Det”, l'istituto di ricerca "Diritto,economia, tecnologia" della Fondazione Rosselli, mette nero su bianco, in 42 pagine suddivise in cinque aree tematiche, tutte le informazioni attinenti il sistema di servizi erogati dalla sanità siciliana.

Si va dalle cure mediche, all'accesso alle informazioni; dal consenso alla privacy alla tutela dei soggetti deboli; dalle cure all'estero all'assistenza agli extracomunitari. Nella guida, che sarà distribuita in 250 mila copie nelle Asl e aziende ospedaliere siciliane e scaricabile dal sito dell'Assessorato regionale alla Sanità, ci sono anche box di approfondimento su vari temi come il Cup, centro unificato di prenotazione; la "Culla della vita", dove le donne che scelgono di non tenere con sè i figli possono lasciare i neonati con la garanzia di anonimato (in Sicilia ce ne sono due, una a Palermo e una a Paternò) e la "tessera sanitaria" che all'estero funziona come tessera europea di assicurazione malattia dando così la possibilità di accedere alle prestazioni sanitarie.
La Carta della salute offre, infine, una panoramica sull'organizzazione del servizio sanitario regionale: 9 Asl; 17 aziende ospedaliere; 3 aziende ospedaliere universitarie; l'Istituto mediterraneo per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione (Ismett); 2 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; la fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù e 58 case di cura accreditate.

"Va maturando in Sicilia una diversa e più matura sensibilità relativa alle problematiche sanitarie che devono essere affrontate nella logica dell'efficacia, economicità e massima garanzia di sicurezza per i pazienti. In questo contesto si inserisce la 'Carta della salutè che definisce in modo chiaro i diritti e doveri degli utenti e delle istituzioni". Ha detto l'assessore regionale alla Sanità Roberto Lagalla. "Questo opuscolo è il primo step di una comunicazione istituzionale e informazione rivolta ai cittadini e agli operatori - continua -, orientata a indicare ai primi la via della partecipazione responsabile alla fruizione della sanità pubblica e ai secondi la necessità di adottare, nell'esercizio delle funzioni assistenziali, le migliori pratiche sanitarie che garantiscano la sicurezza del paziente".

Per Alessandro Palmigiano, coordinatore del Det (Diritto,economia e teconologia) della Fondazione Rosselli "se è vero che il cittadino ha il diritto primario all'efficienza e alla qualità delle prestazioni sanitarie, è vero pure che deve assumere comportamenti corretti. Deve disdire la prenotazione di una prestazione che non gli serve più; utilizzare in modo appropriato il Pronto soccorso per non ingolfarlo e chiamare il 118 in casi di effettiva necessità e non come un 'escamotage' per fare prima determinati esami".

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11 febbraio 2008
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