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La Cassazione ribadisce: Il MUOS è abusivo!

Inutili le misurazioni delle emissioni elettromagnetiche, perché sul Muos, per ora, la partita è chiusa

11 marzo 2016

Aspettando la conclusione delle misurazioni delle emissioni elettromagnetiche prodotte dal MUOS, rilevazioni che dovrebbero concludersi oggi alle 14:00 (e che alla fine non sono state effettuate con l’impianto acceso alla massima potenza, così come spiegano Salvo Catalano e Simone Olivelli in questo articolo per MeridioNews), dalla Corte di Cassazione è arrivata la conferma del sequestro del Mobile User Objective System di proprietà statunitense.

È "certamente sussistente quantomeno per la prosecuzione dei lavori in epoca successiva all'annullamento del provvedimento di revoca delle revoche" la consumazione a livello indiziario del reato di abuso edilizio nella realizzazione di infrastrutture militari costituenti il sistema radar Usa 'Muos' in Sicilia.
Così ha scritto la Cassazione nelle motivazioni del sequestro - depositate ieri - che, rileva il verdetto, è stato disposto con finalità di salvaguardia dell'ambiente e della salute degli abitanti. Ad avviso della Cassazione, non ha meritato accoglimento la tesi dell'Avvocatura dello Stato che, per conto del Ministero della Difesa, chiedeva l'annullamento della conferma del sequestro del 'Muos'.
Secondo l'avvocatura erariale, "il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha sostanzialmente sancito le piena regolarità urbanistica dell'opera e la validità dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta e del nulla-osta dell'Azienda Regionale Foreste, residuando solo accertamenti su eventuali pericoli per la salute umana".

Nella sua memoria difensiva, l'Avvocatura dello Stato ha insistito nel dire che i rischi per la salute degli abitanti sono "del tutto estranei alle esigenze cautelari perseguite con il decreto di sequestro che esulano dalla contestazione provvisoria".
La Cassazione ha replicato che la sentenza amministrativa "non solo non ha affermato la illegittimità dei provvedimenti di revoca delle revoche, ma ha disposto ulteriori accertamenti sui pericoli per la salute dell'uomo nell'insediamento in questione". "Pericoli che - prosegue la sentenza 9950 della Terza sezione penale relativa all'udienza svoltasi lo scorso 21 gennaio - non sono certamente estranei ai valori tutelati dalle norme in materia paesaggistica e ambientale".
"Va ricordato al riguardo - concludono gli 'ermellini' - che l'ambiente non costituisce solo un valore estetico da salvaguardare nella sua staticità, ma luogo nel quale l'uomo esprime la propria personalità individuale e sociale senza pregiudizio per la salute, elevata a diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività".
Con questa decisione la Suprema Corte ha confermato l'ordinanza con la quale il Tribunale della libertà di Catania, lo scorso 27 aprile 2015, aveva confermato il sequestro del 'Muos'.

Il prossimo 20 Maggio, davanti al Tribunale monocratico di Caltagirone, saranno processati un dirigente della Regione Siciliana e sei imprenditori, per abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale per la costruzione a Niscemi (Caltanissetta) del sistema di telecomunicazione militare Usa "Mobile User Objective System".
A disporre ciò è stato il procuratore Giuseppe Verzera che ha firmato un decreto di citazione diretta a giudizio. Dal fascicolo è stata stralciata la posizione di un cittadino statunitense, non un militare, ma un civile, Mark Gelsinger, la cui posizione dell'autorità giudiziaria statunitense.
Secondo l'accusa, sostenuta dal procuratore Verzera, gli imputati avrebbero realizzato l'impianto "senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa". Ed avrebbero "eseguito ed eseguire i lavori per la realizzazione del Muos, insistenti su beni paesagistici, all'interno della riserva orientata denominata Sughereta di Niscemi, in zona A, di inedificabilità assoluta, in un sito di interesse comunitario".
"È la notizia più bella che potessi mai ricevere, finalmente la tutela della salute degli abitanti di Niscemi e la salvaguardia del nostro territorio vengono riconosciuti come un diritto inalienabile dalla Cassazione". Queste le parole del sindaco di Niscemi (Caltanissetta) Franco La Rosa, riferendosi alle motivazioni contenute nel verdetto della Cassazione, depositate ieri.

- Le misurazioni sono iniziate (Guidasicilia.it, 09/03/16)

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11 marzo 2016
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