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La Cgil, il governo Renzi e il gap tra Nord e Sud

"Bisogna chiudere quella forbice di diseguaglianza che si è aperta tra il Nord e il Sud"

14 marzo 2014

I provvedimenti annunciati dal governo "hanno bisogno di un passo successivo", quello di "chiudere quella forbice di diseguaglianza che si è aperta tra il Nord e il Sud" perché "non si possono infatti immaginare provvedimenti che riguardano solo una parte".
Così ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso parlando ieri con i giornalisti a margine del congresso provinciale del sindacato a Catania.
"Insieme all'investimento importante che è stato annunciato sulla scuola, sulla manutenzione degli edifici scolastici - ha aggiunto il segretario della Cgil - noi pensiamo che bisogna qualificare ulteriormente l'intervento pubblico perché l'altro grande tema è come si crea lavoro e come si danno le risposte, soprattutto perché il Paese ha bisogno di chiudere il gap tra Nord e Sud".

"Il governo per favorire la ripresa della domanda in questo Paese dovrebbe fare un passo in più, ovvero guardare ai tanti pensionati poveri che hanno pensioni basse. Anche a loro è dovuta una restituzione fiscale". "I provvedimenti che sono stati adottati dal governo hanno un risultato importante: l'abbassamento della pressione fiscale sul lavoro dipendente, sia per la parte dei lavoratori, per quella dei para-subordinati e anche per quell'area dei lavoratori che hanno reddito insufficiente per essere un contribuente". "Tutto questo - ha aggiunto Susanna Camusso - va letto in maniera positiva come una risposta alla richiesta che il sindacato ha fatto in tutti questi anni spendendo molto in mobilitazione e scioperi per ottenerlo".
"Io credo che un governo sbagli quando sottovaluta la rappresentanza, quando non riconosce i corpi intermedi", ha poi affermato. "Noi siamo molto abituati però a valutare concretamente gli effetti e, - ha aggiunto - quando un governo dice che non parla con noi, ma come primo provvedimento fa la nostra richiesta da 4 anni, comincio, intanto, ad incassare questo".

Susanna Camusso, parlando poi in maniera più specifica della Sicilia e del governo Crocetta ha detto: "In varie occasioni abbiamo detto che mentre è indiscutibile l'attività sul versante della legalità fatta dalla Regione Siciliana, in termini di sviluppo, di utilizzo delle risorse, di investimento dei fondi strutturali e anche di riorganizzazione della macchina amministrativa dell'Isola, non mi pare che ci siano dei risultati". "Mi pare giusto e necessario invocare la politica nazionale che riduca la diseguaglianza tra nord e sud, ma è altrettanto necessario che nelle Regioni del Sud si decida di cambiare il passo dal punto di vista dell'utilizzo delle risorse e delle scelte per gli investimenti".

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14 marzo 2014
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