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La Cina viene a 'scuola' di energia alternative in Sicilia

Una delegazione di imprenditori e banchieri cinesi per tre giorni hanno visitato i luoghi strategici dell'energia alternativa in Sicilia

12 marzo 2011

Nei giorni scorsi  una delegazione istituzionale cinese, guidata dal vice presidente della China Development Bank, e i rappresentanti di una decina di aziende cinesi,   interessate al mercato delle energie alternative hanno partecipato ad una serie di incontri bilaterali organizzati in Sicilia dall'Istituto per il commercio estero e dalla Presidenza della Regione. "Il mercato siciliano - ha spiegato il direttore generale del dipartimento degli Affari extraregionali, Francesco Attaguile - è di grande interesse per gli operatori cinesi, che guardano con curiosità sia alle applicazioni tecnologiche, che a quelle finanziarie". "Il nuovo piano energetico regionale, le interessenze con il piano regionale dei rifiuti, l'avanzato livello di progettazione e sperimentazione caratteristico dell'Etna valley - ha proseguito - sono gli elementi di un grande, nuovo, mercato dell'energia che ha come fulcro la Sicilia, che rappresenta il luogo fisico in cui in modo del tutto naturale convergono gli interessi del mondo della ricerca, della produzione, della finanza e del mercato".

Gli imprenditori cinesi hanno visitato il parco tecnologico e scientifico di Catania, dove Marco Romano, dirigente del dipartimento Attività produttive, ha illustrato le prospettive di sviluppo del settore dell'energia in Sicilia.
La delegazione orientale, guidata dal vice presidente della China Development Bank, ha visitato poi l'autostrada Catania-Siracusa e, in particolare, gli impianti alimentati da energia alternativa, prodotta grazie a pannelli fotovoltaici sulle volte delle gallerie artificiali, quale esempio italiano di alta tecnologia applicata alle infrastrutture viarie.
"Ci riempie di grande soddisfazione la visita ufficiale della delegazione cinese - ha affermato il presidente dell'Anas Pietro Ciucci -, che si è realizzata nell'ambito del memorandum di intenti siglato tra il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e la China Development Bank e che ha per oggetto infrastrutture, tecnologie, credito, ma anche turismo ed energia rinnovabile. E' noto che negli ultimi anni la Repubblica Popolare Cinese ha realizzato un vasto programma di costruzione di nuove autostrade e questa visita dimostra un interesse specifico per la qualità della nostra opera". "L'autostrada Catania-Siracusa, realizzata dall'Anas in un tempo record di 4 anni e completata nel 2009 - ha aggiunto Ciucci - è riconosciuta a livello internazionale come più alto esempio tecnico infrastrutturale, attualmente in esercizio in Europa. Particolare attenzione è stata posta dall'Anas all'impatto ambientale, attraverso innovative soluzioni progettuali, con le più avanzate tecnologie, per offrire agli utenti i più alti standard di sicurezza". "Proprio sulla Catania-Siracusa - ha detto ancora il presidente dell'Anas - sono stati effettuati i rigorosi test Euro Tap sulla sicurezza dei tunnel europei, e per la prima volta una galleria italiana (San Demetrio, 2.895 metri) ha meritato la valutazione massima di 'ottimo'. Il riconoscimento all'attività dell'Anas è da attribuire ad un'attenta progettazione che ha previsto i più moderni impianti di ventilazione, di Sos, di telecontrollo, di pannelli a messaggio variabile e di illuminazione, il tutto disposto e dimensionato secondo le Linee Guida Anas per la sicurezza in Galleria che recepiscono, e sotto certi aspetti superano, le più recenti disposizioni europee in materia di sicurezza".

"La sicurezza degli utenti - ha spiegato Ciucci - è garantita anche da un costante monitoraggio del traffico, che si avvale di un sistema di sorveglianza in diretto collegamento con una sala di controllo situata a Passo Martino, dove pervengono 24 ore su 24, in tempo reale, le immagini relative a tutta l'autostrada. In particolare in galleria, fra i dispositivi utilizzati, vi sono le luci guida che indicano il percorso da seguire in caso di evacuazione, attraverso vie di fuga illuminate da corpi tubolari con fonte luminosa a led". "Le telecamere - ha concluso il presidente - sono in grado di valutare la presenza di fumo in galleria, anticipando quindi la rilevazione del cavo ottico antincendio, la presenza di veicoli fermi o contromano ovvero le condizioni anomale della circolazione. In caso di incendio dentro la galleria, oltre a moderni sistemi di rilevamento fumi e di ventilazione, sono state create stanze a tenuta stagna, dove è garantita la fornitura di ossigeno con un'autonomia di 36 ore".

Ieri, l'assessore per l'Economia della Sicilia, Gaetano Armao, ha accolto a Palazzo d'Orleans gli imprenditori e banchieri cinesi. "L'incontro con la delegazione cinese, che da tre giorni si trova in Sicilia, apre nuove e interessanti prospettive all'economia siciliana, in un momento in cui l'Africa del Nord è colpita da una grave crisi. Questa circostanza deve rafforzare la nostra centralità mediterranea, che dobbiamo saper mettere anche a servizio delle popolazioni del Maghreb così duramente provate in questo periodo".
Presenti all'incontro,tra gli altri il dirigente generale del dipartimento per i rapporti internazionali, Francesco Attaguile, il capo della segreteria tecnica dell'assessorato per l'Energia, Tullio Pagano, il dirigente dell'assessorato alle Infrastrutture e Trasporti, Giacomo Monteleone, il dirigente generale dell'Irfis, Roberto Cassata, Antonino Laspina, direttore della sede di Pechino dell'Ice (Istituto commercio estero), Antonio Marano, in rappresentanza di Unicredit, Fortunato Covelli, per la società Ponte sullo Stretto, Vincenzo Coniglio, del Servizio di internazionalizzazione del Ministero degli esteri.
"La visita della delegazione cinese - ha spiegato Attaguile - fa parte dell'impegno che la Regione porta avanti da tempo nell'internazionalizzazione del sistema economico regionale coinvolgendo le economie mondiali emergenti". L'incontro segue quello che si è svolto nell'estate scorsa a Pechino tra una delegazione del governo regionale e le autorità centrali della Repubblica popolare cinese. Successivamente nell'ottobre scorso a Roma è stato siglato un 'memorandum d'intenti' tra la Regione siciliana e la 'China developpemente bank corporation' (organismo del governo cinese per gli investimenti nelle infrastrutture), individuando nel fotovoltaico un primo settore di collaborazione.
Le visite della delegazione hanno suscitato interesse per future collaborazioni imprenditoriali. Nella tre giorni siciliana i cinesi hanno espresso interesse anche per operazioni finanziarie a supporto di investimenti infrastrutturali strategici, tra cui il porto di Augusta, che si candida ad essere punto di approdo privilegiato per le merci cinesi che giungono in Italia e che troveranno nel Ponte sullo stretto una risorsa fondamentale per la penetrazione nei mercati europei.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa]

 

 

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12 marzo 2011
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