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La città italiana con la peggiore qualità della vita?

Tutte le città siciliane alle ultime posizioni della classifica stilata da ItaliaOggi

02 gennaio 2012

Ogni anno il quotidiano ItaliaOggi, insieme all'Università La Sapienza di Roma, stilano la classifica delle città italiana per qualità della vita. La classifica, elemento conclusivo del Rapporto Qualità della vita 2011, viene stilata impiegando una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un'architettura caratterizzata da nove dimensioni d'analisi - affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita17 sottodimensioni e 93 indicatori di base.

In prima e seconda posizione troviamo rispettivamente Trento e Bolzano. Insomma, il Trentino si rivela ancora una volta la regione dove le città sono a misura d'uomo. E per Trento una conferma, visto che la città era già in testa anche nella rilevazione del 2010. Trento dal 1999 è stabilmente nel gruppo di eccellenza e non è mai scesa al di sotto del 7° piazzamento.
Sulle oltre cento province analizzate si riscontra un arretramento dei valori presi a parametro per la rilevazione. Nel 2011 sono 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile. Diventano maggioranza le province (58 contro le 48 del 2010) in cui la qualità della vita risulta scarsa o addirittura insufficiente. Con l’Italia meridionale e insulare che resta confinata negli ultimi posti.

A chiudere la classifica, fanalino di coda è per il 2011 Trapani (terz'ultima nella precedente indagine). La città siciliana precede Napoli che sale di un posto, attestandosi al penultimo posto dopo la maglia nera delle ultime due precedenti edizioni del rapporto.
I grandi centri si attestano a metà classifica: Roma si piazza al 51esimo posto (salendo dal 57), Milano è ora al 46esimo (era 49esima), Torino passa al 47esimo (dal 51). In controtendenza Bologna, che scende dal 21esimo al 40esimo posto e Firenze (dal 31esimo al 42esimo).
Nell’anno appena trascorso, la qualità della vita scarsa o insufficiente riguarda 9 province del Nordovest, 3 del Nordest, 1 provincia dell’Italia centrale e le 36 province del Mezzogiorno. Le aree in cui, invece, si vive meglio sono nell’arco alpino centrale e orientale, nella Pianura Padana e nell’Appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana e Marche. Ma è un quadro a macchia di leopardo, dove ci sono aree del paese del nordovest in difficoltà. Male ancora, come nel 2010, le province che vanno dal litorale adriatico meridionale a parte dello Ionio fino a estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, con una scarsa o addirittura insufficiente, qualità della vita.

Tornando alla coda della classifica, l'ultimo posto di Trapani, bisogna comunque dire che le altre città siciliane non sono messe bene. Infatti, la città siciliana più in alto nella classifica è Ragusa al 63esimo posto in una classifica di 103 posizionamenti; al 74esimo troviamo Siracusa; 89esimo Palermo, seguita da Messina al 90esimo; Caltanissetta 96esima posizione;  Agrigento, Catania ed Enna, rispettivamente al 99esimo 100simo e 101 posto. Ultima, lo abbiamo già detto, la città di Trapani.

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02 gennaio 2012
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