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La commissione "spending review" dell'Ars

Antonello Cracolici eletto all’unanimità alla presidenza della commissione

21 giugno 2013

Antonello Cracolici del Pd è stato eletto presidente della commissione speciale dell'Ars per l'applicazione in Sicilia dei parametri di "spending review" individuati dal decreto Monti; i suoi vice sono Francesco Cappello del M5s e Mimmo Turano dell'Udc, segretario Vincenzo Fontana del Pdl. Della commissione, insediatasi ieri mattina, fanno parte anche i parlamentari Alice Anselmo (Udc), Anthony Barbagallo (Pd), Giancarlo Cancelleri (M5S), Giovanni Di Giacinto (Megafono), Giovanni Di Mauro (Mpa-Pds), Santi Formica (lista Musumeci), Baldo Gucciardi (Pd), Riccardo Savona (Drs), Carmela Sudano (Art. 4).

La commissione dovrà anche regolamentare i rapporti fra governo e Parlamento dal momento che, con l'elezione diretta del presidente della Regione e la possibilità di nominare 'esterni' in giunta, questi non hanno un 'rapporto formale' con il Parlamento e i deputati regionali.
"È una commissione che deve riscrivere regole importanti - ha detto il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone - Dobbiamo chiudere entro la sessione estiva il recepimento del decreto Monti che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014. Interverremo anche sullo Statuto per regolare i rapporti fra governo e Parlamento. Non escludo - ha aggiunto - che questa commissione in futuro possa esaminare altri aspetti che riguardano lo Statuto".

"Il primo provvedimento - ha detto Cracolici - sarà il recepimento del decreto Monti all'Ars: è necessario rivedere gli aspetti legati ai costi del parlamento e della politica, e dello status di deputato regionale. Dopo cinquant'anni vareremo nuove norme per regolare le modalità della spesa dei fondi pubblici necessari al funzionamento del parlamento siciliano, modificando la legge regionale che nel 1965 'agganciò' il funzionamento dell'Ars a quello del Senato". "La commissione lavorerà sugli aspetti legati alla cosiddetta spending review: l'Ars dovrà approvare un testo entro l'estate - ha proseguito Cracolici - dal momento che le nuove norme dovranno entrare in vigore dal prossimo gennaio 2014. Subito dopo ci dedicheremo al secondo tema, quello dei rapporti fra governo e parlamento, ovvero la cosiddetta 'legge statutaria'".
"Sono passati 13 anni dall'introduzione dell'elezione diretta del presidente, ci sono molti aspetti da affrontare e integrare: penso ad esempio alla mozione di "censura" o di "sfiducia" del singolo assessore, o alla questione della "fiducia" e della "sfiducia" al governo. Insomma, questioni importanti che modificheranno gli assetti e gli equilibri dei poteri fra governo e parlamento, anche alla luce del fatto che dalla prossima legislatura i deputati all'Ars scenderanno da 90 a 70". "Ma più in generale - ha concluso Cracolici - abbiamo l'occasione per aprire un grande confronto con l'opinione pubblica siciliana e nazionale sulle ragioni e sulle opportunità connesse all'istituto dell'Autonomia".

[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Lasiciliaweb.it]

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21 giugno 2013
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