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La condizione dei bambini stranieri in Italia in un convegno organizzato dalla Caritas e dall'Unicef

28 giugno 2006

Si è svolto nei giorni scorsi a Roma il primo Convegno Interregionale promosso dalla Caritas Italiana e dall'Unicef Italia, dal titolo ''Uscire dall'invisibilità. La condizione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera. Analisi, buone pratiche, prospettive''.
Lo scopo del convegno è stato quello di sollecitare un dibattito sui temi relativi alla presenza dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia e stimolare le autorità nazionali e locali competenti, il mondo della ricerca e l'associazionismo ad avviare nuove forme di confronto e collaborazione.

''Dopo la realizzazione del rapporto congiunto, questo convegno di Roma - hanno dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia, Antonio Sclavi e il Direttore della Caritas Italiana sac. Vittorio Nozza - vuole aprire una seconda fase dell'impegno comune tra Unicef Italia e Caritas Italiana a favore dell'infanzia straniera in Italia, una seconda fase più legata al territorio, aperta ai soggetti istituzionali e non attivi in questo ambito. L'impegno comune tra Unicef e Caritas è scaturito dalla constatazione dell'invisibilità che, troppo spesso, avvolge i bambini e gli adolescenti di origine straniera che vivono nel nostro Paese''.
''Un'invisibilità
- hanno aggiunto - nei dati e nelle analisi che non riescono ancora a fornire una panoramica globale di come vivono questi bambini e questi ragazzi, di quanto i loro diritti siano rispettati nei diversi ambiti nei quali vivono, famiglie, scuole, servizi sociali, istituti. È necessario favorire occasioni di scambio e crescita comune a tutti gli operatori, affinché i diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia vengano attuati per tutti i bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro paese''.
''È necessario promuovere maggiormente - hanno ricordato Sclavi e Nozza - i diritti di questi bambini e adolescenti, superando così, ogni forma di discriminazione. Per questo ci è sembrato importante partire proprio dalle buone pratiche per sviluppare politiche complessive per e con i bambini e gli adolescenti di origine straniera, politiche che non siano più attuate 'a macchia di leopardo', ma che anche nella loro realizzazione territoriale riescano a rispettare il principio di non discriminazione che dovrebbe guidare ogni nostro impegno a favore dei bambini e degli adolescenti''.

Al Convegno, aperto dal Vicepresidente vicario dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora, sono intervenuti, tra gli altri: Renato Marinaro, responsabile Ufficio Studi e Ricerche della Caritas Italiana, Mara Tognetti Bordogna, docente di Politiche sociali e Politiche immigratorie all'Università di Milano-Bicocca, Vinicio Ongini, Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri del MIUR, Gaetano De Leo, docente di Psicologia giuridica all'Università La Sapienza di Roma, Salvatore Geraci, Presidente Società Italiana Medicina delle Migrazioni.
Nella giornata sono stati organizzati anche dei gruppi di lavoro, per promuovere lo scambio di buone pratiche e di conoscenze sul tema tra istituzioni e il Terzo settore (l'associazionismo sociale). Partendo dai principali ambiti di approfondimento che il Rapporto Caritas-Unicef propone (famiglia, scuola, salute, devianza), durante il convegno sono stati analizzate le principali problematiche relative all'integrazione dei minori immigrati. Ciò è stato possibile grazie agli interventi di esperti nei vari settori e di rappresentanti di enti locali e associazioni che a vario titolo, conoscono e lavorano con la realtà dell'infanzia e dell'adolescenza straniera.
Il convegno di Roma è il primo di tre a carattere interregionale; dopo Roma (per l'area del centro Italia: Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Toscana, Sardegna, Umbria), verranno organizzati altri due Convegni, a Modena (nel prossimo autunno, per l'area del Nord: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Valle D'Aosta) e nel Sud (per Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia).

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28 giugno 2006
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