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La contraccezione, questa sconosciuta

Un gran numero di giovani italiani sono disinteressarsi alla contraccezione

04 ottobre 2008

Lo scorso 26 settembre si è celebrata la giornata mondiale della contraccezione e qualche giorno prima la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha presentato a Londra i risultati dall'annuale indagine sul rapporto che esiste tra i giovani e il sesso. Risultati che, per dirla in una sola frase, determinano una sonora bocciatura dei giovani italiani in materia di sessuologia.
L'indagine ha coinvolto 1.200 ragazzi giocando, quest'anno, sul binomio 'sesso e sport' per dimostrare come, in entrambi i casi, sia importante conoscere le regole per raggiungere risultati vincenti. Ma, dati alla mano, i risultati non sono incoraggianti. "Il 22% - afferma Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano - non raggiunge la sufficienza nel prendersi cura del proprio corpo, il 31% non considera la contraccezione sicura come un modo per rispettarsi e prendersi cura di se stessi. Oltre che del partner. Solo il 30% la considera una responsabilità di entrambi".

Per il 62% non correre rischi durante il rapporto sessuale è una preoccupazione, e un compito, della donna. Ed è proprio il gentil sesso a pensarla così, visto che ben il 78% di tutti gli intervistati è femmina. "E' positivo - ha commentato la Graziottin - che le ragazze vogliano decidere da sé la propria salute contraccettiva, ma non - ha sottolineato - che considerino il maschio esonerato da qualsiasi responsabilità". Non solo. Se capita una gravidanza indesiderata, per il 41% dei giovani si tratta di un "colpo basso" del partner. Solo il 54% la considera un 'autogol', una propria leggerezza che si sarebbe potuta evitare. L'unica nota positiva, conclude la dottoressa Graziottin, è che la pillola viene ritenuta, da un intervistato su tre, una vera e propria 'compagna di squadra' della forma fisica.

Proprio sul tema delle gravidanze indesiderate, l'indagine ha riscontrato tra il 2001 e il 2007, un aumento del 59,5% della pillola del giorno dopo: in particolare, si è passati da 320 mila scatole nel 2006 alle 374 mila dello scorso anno. A prenderle sono donne dai 14 ai 20 anni nel 55% dei casi. Cala, invece, l'uso del preservativo, e non certo per il prezzo: dopo un pesante ribasso, si nota una lieve ripresa negli anni 2006/07, ma ancora molto lontana dal picco di massima protezione del periodo 1995/99. Solo un 20% di donne, infine, assume la pillola.

Infine una curiosità. Abbandonato ormai il titolo di latin lover, i giovani del Belpaese si rivelano dei bamboccioni in fatto di prima esperienza sessuale, iniziando ad avere rapporti più tardi rispetto ai coetanei del resto d'Europa: la prima volta, in media, è a 19,2 anni. Più precoci di tutto il Vecchio continente, secondo un'indagine Ipsos, sono i finlandesi che hanno il primo rapporto a 16 anni. Un primato condiviso anche dalle finlandesi (16,7), mentre a quasi 20 hanno la loro prima volta le maltesi, le più riflessive. Primato all'Italia invece per quanto riguarda il numero di single, ben il 28% degli intervistati rispetto a una media europea del 20%.

[Informazioni tratte da Adnkronos Salute]

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04 ottobre 2008
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