La convinzione di Alfano
Il ministro dell'Interno ne è convinto: "Ci avviciniamo alla cattura di Messina Denaro"
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ne è convinto: "Ci avviciniamo alla cattura di Matteo Messina Denaro, come indicano le recenti operazioni di sequestro di beni al suo clan. Non daremo tregua nella sua caccia".
"La strategia di contrasto - ha proseguito Alfano, intervenendo alla conferenza di presentazione del bilancio 2014 della Direzione investigativa antimafia - è netta: arresto dei latitanti, carcere duro, confisca dei beni. Ora la sfida che abbiamo davanti è quella di una ridistribuzione rapida alla collettività dei patrimoni illeciti sequestrati e confiscati alla criminalità. Molti boss sono in galera e al carcere duro, cattureremo anche gli altri latitanti e non avremo tregua nella caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro finché non venga assicurato alla giustizia".
Sul territorio, ha quindi indicato Alfano, "l’azione dello Stato deve impedire la riorganizzazione delle cosche, sempre più camaleontiche nelle loro strategie criminali, e occorre impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti, piccole o grandi opere. Da questo punto di vista - ha rivendicato Alfano - le interdittive antimafia hanno creato un modello di buone pratiche che si può estendere anche ad altri ambiti. Si può ampliare il ruolo e l’azione della Direzione investigativa antimafia".