La corsa per la presidenza della Regione da sinistra...
Claudio Fava e Rosario Crocetta pronti a correre per diventare governaatori della Sicilia
"Mi candidato alla presidenza della Regione siciliana, senza la mediazione dei partiti. Non offro la mia candidatura, mi candido e basta. Ma non da uomo solo".
Lo ha detto Claudio Fava (Sel) in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana.
"Sono un dirigente di partito e ho contribuito a fondare Sel, ma questa candidatura prescinde anche da Sel ma non vuole essere contro i partiti - ha aggiunto Fava -. Non è una sfida che ci siamo cercati, ma più che aspettare convenienze e oppurtunità serve l'azione dei gesti. Tocca a noi cambiare le cose in questa terra".
Fava dunque non parteciperà a eventuali primarie. "Le primarie non sono una liturgia o una ricetta ma una occasione - ha spiegato -. Si fanno tra partiti che condividono un progetto, difficile immaginarle con partiti che appoggiano Lombardo".
E Sel? "Farà la sua scelta - ha continuato Fava - non c'è Nichi Vendola con me, presumo che avranno voglia di condividere la sfida con me [...] Leoluca Orlando ha ragione, è cominciata la Terza Repubblica. La gente è annoiata dai ragionamenti dei partiti, io mi candido a prescindere perché ci sono delle persone che me lo hanno chiesto e non posso dire di no. Lo faccio a prescindere dai partiti ma non contro i partiti. Sono a disposizione di chiunque voglia ragionare sui contenuti del progetto ma non sono a disposizione su chi voglia ragionare sulla mediazione della mia candidatura. Inizia la Terza Repubblica e ci possono essere due strade: il populismo di piazza o la strada dell'orgoglio e della responsabilità".
Fava ha parlato poi di consociativismo "opaco" in Sicilia e di un autonomismo agitato "in modo accattone". "In Sicilia si gioca una partita più importante della scelta di un presidente", ha affermato Fava che ha citato l'appello firmato da un gruppo di intellettuali ed esponenti della società civile, anche non siciliani che gli hanno chiesto di candidarsi (LEGGI).
E nello stesso giorno anche Rosario Crocetta ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana. "La prossima settimana ufficialmente presenterò la mia candidatura, che nasce dal basso, in particolare da facebook e dalla rete", ha detto l'ex sindaco di Gela, eurodeputato del Pd.
Commentando la candidatura di Fava, Crocetta dice: "Claudio Fava? E' un unto dal Signore", e non condivide il metodo con cui ha annunciato la sua candidatura. "Quello dell'appello degli intellettuali è un metodo vecchio, lo usava il Pci e Fava sembra un tardo-comunista. Io sono il candidato della gente. So di urtare i giochi dei palazzi e delle lobbies, come quella che sostiene la candidatura del segretario dell'Udc Gianpiero D'Alia. Leggo il suo nome sulla stampa, lui non ha mai confermato né smentito, evidentemente ci sono gruppi di potere che lo sostengono".
Sono due i gruppi nati a sostegno dell'europarlmentare: "Crocetta presidente" e "Adesso sì". "In meno di una settimana - racconta l'ex sindaco di Gela - si sono registrate 7.500 persone".
Crocetta, a differenza di Fava è invece pronto a misurarsi con le primarie, "ma credo che non si faranno, non ci sono i tempi per farle per la crisi alla Regione e per la lentezza dei partiti. Cercherò di operare un lavoro di ricucitura nel Pd, non faccio parte di correnti come indica chi mi attribuisce vicinanza al senatore Beppe Lumia, se gli sto a fianco è perché mi ha salvato la vita quando la mafia voleva uccidermi per la mia attività amministrativa a Gela. Parlando con i singoli dirigenti democratici, credo di avere il partito dalla mia parte, almeno il 70%". Ma nel Pd anche il senatore Vladimiro Crisafulli ha offerto la propria candidatura. "E' tutto grasso che cola", ride Crocetta, alludendo alla mole fisica del suo collega di partito.
[Informazioni tratte da Ansa, GdS.it, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]