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La Corte Suprema cinese ordina ai suoi giudici d'avere più ''giudizio'' nel sentenziare condanne a morte

17 settembre 2007

Secondo Amnesty International, nel 2005 le condanne a morte eseguite in Cina sono state pari all'80 per cento di quelle portate a termine in tutto il mondo.
Secondo i dati del Rapporto 2007 sulla pena di morte nel mondo dell'associazione Nessuno tocchi Caino, nel 2006 la Cina ha raggiunto il triste primato dell'89% del totale mondiale delle esecuzioni con almeno 5000 condanne portate a termine.
Dati, tuttavia, non certi perché Pechino considera la pena capitale un segreto di stato, dunque non si hanno certezze sulla reale ed effettiva portata del fenomeno (leggi).

Nei giorni scorsi con una direttiva ufficiale la Corte Suprema cinese (riportata dall'agenzia Xinhua), ha ordinato ai giudici di utilizzare la pena di morte in modo più cauto, applicandola solo ad un numero ristretto di persone condannate per reati gravi.
L'ordine rientra nello sforzo da parte di Pechino di riformare il sistema delle esecuzioni. ''La pena capitale dovrà essere inflitta soltanto a un ristretto numero di criminali'', si legge nel comunicato diffuso sul sito della Corte Suprema. Quest'ultima dallo scorso mese di novembre ha il potere di rivedere tutte le sentenze di condanna a morte comminate dai tribunali provinciali, più volte criticati per l'arbitrarietà dei giudizi e per le segnalazioni sempre più numerose di esecuzioni di innocenti. Le nuove disposizioni chiedono sì una riduzione dell'applicazione della pena capitale, ma la considerano ancora un efficace deterrente per frenare i crimini.

Secondo le nuove disposizioni, i delitti passionali come l'omicidio di un familiare o di un vicino di casa, non dovrebbero più automaticamente risultare in una condanna a morte se viene pagata un'adeguata compensazione alla famiglia della vittima. Chi è stato condannato per reati finanziari ed economici dovrebbe anche poter ottenere una pena ridotta a patto che collabori con le autorità e contribuisca al recupero del denaro sottratto: a giugno ad esempio un dirigente della Banca dell'Agricoltura cinese è stato fucilato per aver sottratto fondi all'istituto di credito per circa 2 milioni di dollari. Un altro settore che potrebbe beneficiare del nuovo corso è quello dei reati di tipo politico, come pure di quelli relativi all'adulterazione di cibi o di medicinali.

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17 settembre 2007
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