La crisi dei birrifici siciliani è colpa dell'aumento delle accise
Il Movimento 5 Stelle presenta alla Camera una serie di emendamenti per frenare le tasse
Da settore in crescita a comparto in marcia verso una crisi irreversibile. Il comparto della birra, rischia di essere schiacciato da una pressione fiscale insopportabile, concretizzatasi in una lievitazione delle accise del 93% negli ultimi 10 anni.
Per correre ai ripari i deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera hanno presentato una risoluzione in commissione agricoltura e emendamenti al ddl di stabilità in esame in questi giorni a Montecitorio.
"Cerchiamo di bloccare - afferma la deputata palermitana Loredana Lupo - quantomeno la terza tranche dell’aumento delle accise, deliberata con il decreto dell’ottobre 2013. E’ un atto doveroso per cercare di frenare l’emorragia di posti di lavoro di un settore che rischia il collasso. Ho scritto proprio in questi giorni ai birrifici siciliani per assicurare la nostra vicinanza e garantire che faremo tutto il possibile per frenare l’escalation della pressione fiscale".
Altri posti di lavoro rischiano di andare in fumo a causa dell’articolo 32 della legge di stabilità che contempla la fusione di due importanti enti di ricerca come Cra e Inea, "cosa che - afferma la deputata - sancirebbe la morte della ricerca in agricoltura. Per questo chiediamo con forza di stralciare questo articolo, che sancirebbe il licenziamento di almeno 600 ricercatori da gennaio".
"E’ cosi - conclude la Lupo - che il ministro Martina vuole rilanciare la ricerca nel settore? Alla Leopolda il Pd ha mostrato tutt’altro volto parlando di slowfood e chilometro zero, ma evidentemente il vero volto di questo partito è quello mostrato dall’articolo 32".