La crisi dell'agricoltura siciliana
Confagricoltura Sicilia lanciano l'allarme: ''I prezzi medi sono scesi fino al 40%''
"Tutti i principali comparti agricoli dell'Isola versano in uno stato di profonda crisi, aggravata dalle recenti piogge torrenziali, che hanno provocato notevoli danni sia alle produzioni che alle strutture. Per i cereali, in particolare, i prezzi medi sono scesi del 40% mentre il costo dei mezzi tecnici, sempre nell'ultimo anno, è aumentato del 63%".
La Confagricoltura siciliana lancia l'allarme.
"Stessa sorte per l'olio di oliva - prosegue l'organizzazione - il cui mercato è fermo ormai da mesi, per il vino e la carne con il crollo dei prezzi all'origine e la riduzione della consistenza degli allevamenti. Tutti i comparti soffrono per l'elevata incidenza dei costi di produzione, specialmente di quelli energetici, e di quelli finanziari a causa della mancata attuazione della normativa regionale in materia di assestamento delle passività. A tal proposito è stato sollecitato un incontro con gli istituti di credito operanti in Sicilia per rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la concreta attuazione".
L'organizzazione ha ricordato che "in tema di oneri previdenziali pende ancora il rischio di vedere cancellate, a livello nazionale, le agevolazioni per le zone montane e quelle svantaggiate del Mezzogiorno previste dalla 81/2006 (Legge Alemanno). Sono infatti oltre 300 mila le aziende agricole che con il loro fatturato contribuiscono alla formazione del 12 per cento del Pil regionale e assicurano mediamente 12 milioni di giornate lavorative all'anno. La mancata riproposizione della fiscalizzazione provocherebbe un ridimensionamento dell'intero assetto occupazione". [La Siciliaweb.it]