La cultura è come il pane, infatti i prezzi dei libri di scuola ''lievitano'' sempre più
Sull'aumento delle spese scolastiche
Lo dice l'Istat, e lo dimostrano i genitori disposti a tutto pur di risparmiare.
Disposti anche a mattinate intere di pellegrinaggio nelle varie librerie dell'usato di via Vittorio Emanuele, a Palermo, e altrove, con code di più di mezz'ora in locali angusti e traboccanti di persone.
I prezzi dei libri della scuola dell’obbligo insomma, lo ammettono anche gli addetti ai lavori, ha raggiunto la quotazione dei migliori testi universitari. Che si tratti di scuole medie o superiori poco importa: l'aumento c'è e lo vedono tutti.
Il danno sta poi nel fatto che nella stessa scuola, stessa classe, stessa sezione, i libri cambiano da un anno all'altro e sulle nuove edizioni è difficile fare un rapporto del costo con l'anno precedente. Eppure una nuova edizione, spesso è tale solo per la copertina, un modo per gli editori di combattere il commercio del libro usato, la cui richiesta cresce continuamente.
Morale della favola: chi fa la scelta di comprare solo libri nuovi si ritrova a spendere tra i 400 e i 600 euro.
E, come se non bastasse, oltre al danno la beffa: la beffa dell'euro. Sì, perché prima dell'entrata in vigore della moneta unica gli aumenti annui si aggiravano intorno alle 500 lire, oggi si va da 50 a 70 centesimi, un aumento che sembra solo impercettibile ma che negli ultimi anni, complessivamente, ha raggiunto un aumento di almeno il dieci per cento.
Per far fronte al caro prezzi in tutti i settori l'assessore alle Attività produttive Eugenio Randi ha messo a disposizione dei cittadini un numero della propria segreteria per segnalare le irregolarità. Il numero, già attivo, è 0917404661.