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La data delle dimissioni

Raffale Lombardo si dimetterà il 28 luglio. In Sicilia nuove elezioni regionali in autunno

19 maggio 2012

In Sicilia si voterà il 28 e 29 ottobre, Raffaele Lombardo si dimetterà il 28 luglio. Lo ha annunciato lo stesso governatore della Sicilia in una conferenza stampa a Palermo, nella sede di Palazzo d'Orleans.
Il governatore, come anticipato nelle scorse settimane, rimetterà il mandato perché indagato per mafia nell'inchiesta Iblis a Catania. "Il termine giusto per spiegare la mia vicenda giudiziaria è travisamento. Se Dio vuole non mancherò a nessuna udienza - ha detto - questa vicenda mi coinvolge e mi interessa seguirla da vicino".

"Autosospendermi? Non mi piacciono le mezze misure - ha detto Lombardo - Non c'è alternativa alle dimissioni. Con gli alleati abbiamo convenuto di votare in modo disgiunto dalle elezioni nazionali. La data del 28-29 ottobre è certa e concordata con gli alleati un mese e mezzo fa, e si va avanti".
E ha anticipato: "Ho preferito il voto a fine ottobre perché in questo modo aumenta il margine di tempo con il voto nazionale. Si parla di elezioni politiche a marzo".
Lui però non sarà candidato: "Confermo, sottolineo e sottoscrivo tre volte con firma autenticata che non mi ricandiderò".

A chi gli ha chiesto un'ipotesi su un sostituto, nello specifico il vice presidente Giosuè Marino, Lombardo ha replicato che "chi si dimette resta presidente della regione fino all'ultimo giorno, fino al giorno della proclamazione dell'altro presidente. Non c'è nessun vicepresidente che deve sostituirmi tranne che io non venga rimosso ma non si parla di questo".
Lombardo ha parlato anche di alleanze future: "Con il Pd abbiamo lavorato insieme spero la collaborazione continui anche nella prossima legislatura".
Sul suo futuro, Lombardo ha dichiarato fermamente: "Confermo, sottolineo e sottoscrivo tre volte che non mi ricandiderò. Mi auguro che mi succeda sia competente, trasparente e appassionato". Ma sull'attività del suo Movimento per l'autonomia non ha dubbi: "Non ho detto che l'esperienza del Mpa sia da concludere. Anzi penso che sia un peccato rinunciare all'esperienza riformista e autonomista che abbiamo fin qui svolto. Sul movimento per l'autonomia c'è certamente un filo da riprendere. Faremo un congresso con 400 persone, nulla di plateale e rilanceremo la nostra attività".

Rispondendo ai cronisti sui tempi del rimpasto di governo, il presidente della Regione siciliana ha detto: "Devo ancora decidere sulle persone da inserire in giunta". "Sicuramente c'è da assegnare la delega al Lavoro che al momento detengo io - ha detto Lombardo - e sostituire Sebastiano Di Betta che si è dimesso da assessore all'Ambiente. Poi, se qualche altro assessore tecnico lascia perchè gli è stato offerta un'altra opportunità, dovra essere certamente sostituito". Dimissioni in vista per gli assessori Giosuè Marino e Marco Venturi? "Veramente non mi risulta".
Infine una rivelazione: "Ho ricevuto l'invito della Prefettura a partecipare alle iniziative per la strage di Capaci. Ma non andrò da nessuna parte, l'ho scritto anche al Capo dello Stato spiegandone le ragioni".

LE REAZIONI - Varie e di diverso tenore le reazioni politiche all'annuncio di Raffaele Lombardo che ha anticipato oggi di voler lasciare la presidenza della Regione il prossimo 28 luglio.
Francesco Cascio- "Un atto di responsabilità nei confronti della Sicilia". Ha detto il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, Francesco Cascio. "Troppe - ha continuato Cascio - sono le questioni ancora aperte da risolvere: dalla vicenda dei forestali alle carenze dei collegamenti marittimi e del trasporto pubblico locale, dalla Fiat ai fondi per finanziare le attività culturali dell'Isola. Dimettendosi adesso, Lombardo avrebbe gettato la Sicilia in una situazione di criticità e disperazione peggiore di quella in cui versa oggi. Così invece ci sono ancora almeno due mesi in cui mi auguro che il Governo regionale collabori più assiduamente con l'Ars per dare le risposte che i cittadini siciliani chiedono e meritano".

Domenico Nania (Pdl) - "Finalmente si vota. Il prossimo ottobre i siciliani potranno giudicare il comportamento di Raffaele Lombardo che ha tradito il voto degli elettori espresso nel 2008 provocando, insieme con la sinistra, il disastro sotto gli occhi di tutti". Così il vicepresidente del Senato e co-coordinatore regionale del Pdl, Domenico Nania.

Fabio Giambrone (Idv) - "Finalmente giunge una notizia che può permettere alla nostra terra di vivere una nuova stagione anche se le dimissioni di Lombardo sono tardive". Lo afferma il segretario regionale dell'Idv, Fabio Giambrone. "L'Italia dei valori è pronta ad aiutare la Sicilia a voltare pagina - aggiunge Giambrone - tramite la costruzione di una coalizione composta da forze riformiste, aperte alla società civile, al mondo dell'associazionismo e radicalmente alternative al Cuffarismo e al Lombardismo, che hanno provocato solo disastri".

Gianpiero D'Alia (Udc) - "Per la prima volta sono d'accordo con Raffaele Lombardo: le sue dimissioni fanno cessare l'agonia della Sicilia e dei siciliani. Grazie presidente!". Scrive così sul suo Twitter il presidente dei senatori dell'Udc e segretario regionale del partito, Gianpiero D'Alia.

Antonello Cracolici (Pd) - "Adesso c'è una data certa per le prossime elezioni regionali: è un passaggio importante, che accoglie quanto avevo chiesto nel corso di queste settimane". Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars. "Siamo di fronte ad una novità assoluta - aggiunge l'esponente del Partito democratico - un presidente della Regione che comunica la data delle dimissioni e del voto, nonostante non vi sia un formale rinvio a giudizio. E' una decisione che fa onore a chi l'ha assunta - conclude Cracolici - perché tutela le istituzioni ed evita un pericoloso logoramento".

Pippo Fallica (GS) - "Nessuno rimpiangerà Lombardo. Il voto anticipato è solo la conseguenza di una palese incapacità amministrativa e politica che ha portato la Sicilia sull'orlo del baratro". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud in Sicilia Pippo Fallica. "E adesso - aggiunge l'esponente del movimento arancione - dopo la certezza di una data per le elezioni regionali si eviti alla nostra terra la beffa del rimpasto di governo. La Sicilia ha bisogno di politiche efficaci non di nuove e vecchie clientele".

Carmelo Briguglio (Fli) - "Raffaele Lombardo annunciando la data delle sue dimissioni e ridando la parola agli elettori ha dato una lezione di stile e di bella politica in Sicilia e oltre, anche a chi diceva non le avrebbe mai date ora farebbe bene ad andare oltre il rancore e a riconoscerlo lealmente. Quanti in Sicilia e in tutto il Paese si sono comportati o si sarebbero comportato come lui?". Lo afferma Carmelo Briguglio vice presidente dei deputati di Fli e coordinatore del partito in Sicilia.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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19 maggio 2012
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