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La discarica a Chiaiano si può aprire, secondo Bertolaso

I comitati cittadini e gli enti locali continuaranno la loro protesta

23 giugno 2008


La discarica nelle cave di Chiaiano si farà.
La conferma è arrivata ieri dal sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, dopo aver incontrato nella prefettura di Napoli i rappresentanti delle istituzioni locali. Tempo di realizzazione, tre mesi. L'area verrà prima bonificata e, al pari delle altre, sarà presidiata dall'esercito.
Forte del sostegno di Silvio Berlusconi, Bertolaso ha però assicurato che il confronto continuerà e ha annunciato da subito un'immediata riconvocazione del tavolo tecnico. "Andremo avanti secondo un percorso che vogliano condividere con le autorità locali - ha assicurato Bertolaso - abbiamo tutte le soluzioni per rendere minimo il disagio per tutte le popolazioni interessate". In particolare dovranno essere discussi il problema dell'impatto ambientale relativo ai mezzi di trasporto, e la tipologia dei rifiuti da conferire nella discarica. Si ipotizza che, in una prima fase, a Chiaiano debba essere sversato solo "tal quale" e, successivamente, con l'aumento a Napoli della raccolta differenziata, solo frazione secca.
Anche la cava di Chiaiano, al pari delle altre discariche campane, diverrà sito di interesse strategico nazionale e quindi "verrà presidiata sia dalle forze dell'ordine che dall'esercito". Confermando ciò Bertolaso ha voluto ricordare che "questo significa anche che vi sarà la massima certezza di quello che verrà conferito".
Bertolaso ha poi aggiunto che "bisogna partire con un piano di raccolta differenziata serio, realistico già a partire dalla fine del mese di luglio". I primi quartieri interessati da questo piano sono quelli della zona a Nord di Napoli e in particolare l'VIII Municipalità.

Nonostante l'apparente aurea conciliatoria delle parole di Bertolaso, i comitati cittadini continuano a stare sul "chi va là" e annunciano battaglia: "La mobilitazione continua". Ferma opposizione anche da parte degli enti locali: "Presenteremo un esposto in Procura evidenziando tutti i motivi della inidoneità della discarica nella cava di Chiaiano - ha annunciato nel pomeriggio il presidente della Commissione ambiente del Comune di Napoli, Carlo Migliaccio - e tutte le nostre relazioni che attestano che quella discarica non si può fare, anche perché c'è un parco di 500 appartamenti che sorge a meno di un chilometro dall'invaso". I rappresentanti delle istituzioni locali hanno preso contatto con il commissario europeo Dimas con il quale si dovrebbero incontrare già la prossima settimana.
E i comitati restano sul piede di guerra: "le parole di Bertolaso si autosmentiscono perchè quando ammette che la cava è da bonificare (e quindi inquinata) - denuncia Ivo Poggiani - quando dice che bisogna cementare le pareti (perchè a rischio crollo), quando afferma che non c'è ancora un piano trasporti credibile, ci ripete come la cava di Chiaiano non sia idonea per una discarica".

- "La piazza non si arrende, no alla discarica" di F. Tedesco (ANSA)

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23 giugno 2008
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