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La discarica di Bellolampo resta chiusa

A Palermo è emergenza rifiuti, mentre si continua a lavorare per spegnere gli ultimi focolai nella discarica

07 agosto 2012

La spazzatura si accumula attorno ai cassonetti, sia in periferia che in centro, e in tutta Palermo si susseguono roghi di immondizia. Nelle traverse della via Roma, una delle principali arterie cittadine, i rifiuti coprono parte delle vetrine dei negozi. Una vera e propria minidiscarica si è creata in via Monte San Calogero, vicino lo svincolo di via Belgio, ma la situazione resta critica in gran parte della città.
Si riescono a smaltire 700 tonnellate di rifiuti al giorno che vengono in parte conferite nelle discariche siciliane dagli autotrasportatori contrattualizzati dall'Amia per l'emergenza. Ma il loro numero non è sufficiente e spesso sono i mezzi dell'Amia a raggiungere la discarica di Mazzarò (Messina). "Fino a quando non riusciremo a raccogliere 900-1000 tonnellate di spazzatura al giorno, la situazione rimarrà critica", spiega il direttore generale dell'Amia Nicolò Gervasi.

Dall’altro ieri è entrato in azione il "gruppo" pale meccaniche che sta operando in via Brunelleschi, via Olimpo, nella zona della Fiera e a piazza Magione. E sette squadre stanno operando disinfestazioni e derattizzazioni nelle zone dove si sono accumulati rifiuti.
Il più colpito è il quartiere di Bonagia, nella periferia, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere gli incendi appiccati in diversi contenitori in via della Giraffa e in via del Levriere.

Continuano intanto a Bellolampo i lavori di spegnimento della discarica, in fiamme da nove giorni. Sul posto vigili del fuoco, operai dell'Amia e l'esercito coprono con il terreno gli ultimissimi focolai presenti, poi - in attesa dei dati definitivi sull'eventuale presenza di diossina nell'aria - bisognerà procedere alla riapertura della discarica. Al momento si sta continuando a lavorare sulla quarta vasca, una di quelle da cui è divampato il rogo, che presenta ancora focolai attivi. Potrebbe volerci una settimana. "Sarà necessario fare una verifica geologica dopo aver scaricato molta terra in zone con forte pendenza", sottolinea su Twitter il Comune di Palermo.

L'inchiesta della Procura di Palermo, frattanto si sposta sulla gestione dell'emergenza. I pm, che hanno aperto un'inchiesta per incendio a carico di ignoti, vogliono accertare chi, tra l'Arpa e l'Asp, avrebbe dovuto monitorare la qualità dell'aria nelle zone vicine al sito subito dopo che le fiamme sono divampate, e tenere sotto controllo la situazione. Solo l'Agenzia regionale per l'Ambiente ha provveduto ad accertare se nell'aria si fosse sprigionata diossina - dato escluso dai tecnici che hanno invece trovato sostanze tossiche come policarbonati aromatici -, mentre l'Asp, che ha la competenza sulla gestione sanitaria dell'emergenza, non sarebbe intervenuta.
Il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e il pm Geri Ferrara, che coordinano l'inchiesta, stanno scrivendo una relazione che oggi integrerà l'intervento che il Governo farà alla Camera sull'incendio di Bellolampo. Dai sopralluoghi, infine, oltre all'assenza dell'impianto antincendio e alla presenza di sterpaglie accanto al sito, che avrebbero alimentato le fiamme, gli inquirenti hanno accertato che i teloni che coprono i cumuli di immondizia sono fermati con grossi pneumatici, quindi con materiale altamente infiammabile.

Le raccomandazione dell'Assessorato regionale per la Salute - "Lavare accuratamente prima dell'uso tutti gli alimenti di origine vegetale per rimuovere le eventuali polveri deposte, non sospendere l'allattamento al seno; adottare tutte le buone prassi igienico-sanitarie e attenersi alle regole già individuate dall'assessorato della Salute per affrontare l'emergenza caldo".
Sono le principali raccomandazioni ai cittadini emerse dal tavolo tecnico interistituzionale, insediato ieri dall'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, per affrontare l'emergenza rogo della discarica palermitana di Bellolampo.
"Si fa anche appello alla cittadinanza - aggiunge la nota - affinché si ponga fine immediatamente agli incendi di rifiuti e cassonetti che non fanno altro che peggiorare la situazione".

"In queste circostanze - ha sottolineato l'assessore Russo - è molto importante il coordinamento delle azioni di tutti i soggetti coinvolti in questa emergenza. La situazione è sotto controllo ma soltanto la raccolta, l'analisi e il monitoraggio di tutti i dati più importanti potrà darci l'esatta misura del reale allarme per la popolazione".
"Il tavolo tecnico - conclude la circolare - ha deciso il monitoraggio costante dei potenziali inquinanti sull'ambiente (acqua, aria e suolo) e sulla catena alimentare a tutela della salute pubblica a cui seguiranno bollettini informativi destinati alla cittadinanza. Un'altra riunione del tavolo tecnico è prevista per domani".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Repubblica/Palermo.it, LiveSicilia.it]

- “Non solo vapore acqueo, Bellolampo è una questione seria” (SiciliaInformazioni.com)

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07 agosto 2012
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