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Là dove c'era la Fiat ora c'è ...

Sono 5 le aziende selezionate che dovrebbero occupare il posto della Fiat a Termini. Ma, rimarrebbero fuori 700 lavoratori...

08 settembre 2011

Alla fine per Termini Imerese il collegio di vigilanza per l'attuazione dell'accordo di programma ha selezionato cinque aziende. Ieri il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, che costituiscono il collegio di vigilanza, si sono riuniti presso il dicastero di via Veneto con Domenico Arcuri, ad di Invitalia, soggetto attuatore dell'accordo, hanno selezionato in particolare tre delle aziende che hanno presentato progetti per accedere alle agevolazioni previste dal contratto di sviluppo: DR Motors (settore automotive), Lima Group (elettromedicali e protesi sanitarie), Biogen (energetico e biomasse).
"Queste aziende - ha spiegato il ministero in una nota - selezionate sulla base del rispetto degli adempimenti procedurali, della qualità progettuale e della solidità finanziaria, investiranno complessivamente 341 milioni di euro, ottenendo agevolazioni pubbliche per l'investimento pari a 67 milioni di euro (cui si aggiungeranno le agevolazioni regionali sull'occupazione e la formazione) e impiegheranno a regime circa 1.500 addetti".
Nel sito di Termini Imerese, che la Fiat lascerà a fine anno, si insedieranno inoltre Medstudios (produzione tv) e Newcoop (piattaforma logistica per la grande distribuzione), già selezionate in base alle procedure previste da altre misure agevolative nazionali e regionali. Investiranno oltre 20 milioni di euro per un'occupazione complessiva di ulteriori circa 150 addetti. "Invitalia - conclude la nota - proseguirà dunque nelle attività previste dall'accordo di programma".
Il ministro Romani, il presidente Lombardo e Domenico Arcuri, hanno poi incontrato una delegazione Fiat per comunicare all'azienda l'esito del collegio di vigilanza e concordare le fasi successive propedeutiche alla soluzione, prevista entro il 31 dicembre, della vicenda inerente lo stabilimento. "Tale soluzione - ha fatto sapere inoltre il ministero - verterà tra l'altro sul contestuale trasferimento dello stabilimento, degli impianti nonchè del personale di Termini alle subentranti iniziative imprenditoriali, agevolate ai sensi dell'accordo di programma. Per concludere nei tempi e nelle modalità previste la complessa operazione di riqualificazione strategica del sito, è stato definito per le prossime settimane un calendario dei lavori, anche con il coinvolgimento del ministero del Lavoro, delle parti sociali e delle istituzioni locali".

Soddisfatto il Presidente della Regione siciliana: "Per salvaguardare la tradizione automobilistica di Termini Imerese la proposta più congrua è quella della Dr Motor, che immagina di continuare la produzione di auto nel sito industriale siciliano. I vertici dell'azienda molisana hanno presentato un piano completo e dettagliato. Adesso si dovrà sottoscrivere tra le parti un accordo circostanziato e da gennaio il sistema si farà carico dei lavoratori. Quella di oggi è stata una riunione molto positiva".
Soddisfatto il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato: "Finalmente si inizia a delineare una prospettiva sul futuro di Termini Imerese. Avendo individuato quale interlocutore principale per il rilancio industriale DR Automobilies - ha spiegato il sindaco - che avrà nella sua disponibilità lo stabilimento siciliano di Fiat, è bene, da subito, avviare un confronto per centrare l'obiettivo del reimpiego di tutti i lavoratori della casa automobilistica torinese e dell'indotto. Confronto che deve vedere protagonisti soprattutto le rappresentanze sindacali dei metalmeccanici". "Auspico anche - ha aggiunto Burrafato - che il presidente Lombardo, dopo aver contribuito a delineare una nuova missione produttiva per Termini Imerese, ponga in essere ogni utile iniziativa per sbloccare l'utilizzo dei 150 milioni di euro previsti dalla finanziaria regionale del 2010 per la riqualificazione infrastrutturale del polo industriale di Termini Imerese".

Più che soddisfatto il presidente della DR Motor, Massimo Di Risio: "Apprendiamo con orgoglio che il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo hanno selezionato il piano industriale e imprenditoriale presentato da DR Automobiles Groupe per lo sviluppo di un polo costruttivo automobilistico italiano negli impianti di Termini Imerese". "Siamo molto soddisfatti - ha aggiunto Di Risio - per la preferenza accordata al nostro progetto, ma è soprattutto da notare come l'intera procedura per l'attuazione dell'Accordo di Programma di Termini Imerese sia un fiore all'occhiello per l'intero sistema-paese e debba essere presa a modello per l'assoluta trasparenza dell'iter di selezione e per la certezza e rispetto dei tempi decisionali". "Un orgoglio che si accompagna ad un grande senso di responsabilità nei confronti in primo luogo delle maestranze e delle loro famiglie, delle istituzioni locali e nazionali che hanno dato fiducia al nostro progetto, dei fornitori e dei partner commerciali che hanno accompagnato la crescita del nostro gruppo fino ad oggi. La possibilità di conservare a Termini Imerese il know-now automobilistico è una scelta strategica di grande rilevanza perchè consente al nostro paese di mantenere e rafforzare ulteriormente il presidio e il volano di competenze, ricerca e sviluppo tecnologico sempre garantito da questo settore".
"Termini Imerese, che andrà ad affiancarsi allo stabilimento di Macchia d'Isernia in Molise, consente a DR Automobiles Groupe di rafforzare la propria posizione di secondo costruttore italiano di automobili e di portare in linea, secondo una serrata tempistica produttiva, i nuovi modelli già interamente progettati dal centro stile del gruppo. In attesa - ha concluso Di Risio - di completare tutti gli adempimenti previsti dalla procedura, mi preme ringraziare il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, la Fiat, l'advisor Invitalia, i sindacati e tutte le maestranze che collaboreranno con noi, per averci accordato la loro fiducia".

Ma, per la Fiom-Cgil la proposta della Dr groupe di Di Risio, preferita alla De Tomaso di Rossignolo nella trattativa per l'acquisizione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese "presenta alcuni punti interrogativi, che meritano immediate risposte".
Analizzando l'impatto sull'occupazione anche delle altre quattro offerte selezionate da Invitalia per installarsi nell'area industriale con l'avallo del ministero e della Regione, il sindacato estende i propri dubbi sull'intera operazione. Sulla Dr le perplessità della Fiom riguardano l'occupazione e alcuni aspetti legati al piano industriale.
"L'azienda, dall'inizio dell'anno a fine agosto - ha detto il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone - ha venduto 2.300 auto, chiuderà il 2011, presumibilmente, a quota 3000-3500. Deve spiegarci in che modo intenda raggiungere l'obiettivo di 60mila vetture l'anno nel 2016, come previsto nell'offerta per lo stabilimento Fiat". I dubbi sono legati anche alla rete commerciale e di vendita. "Una cosa è esporre un'auto in un centro commerciale - ha aggiunto Mastrosimone - altra cosa è dotarsi di una rete. Aspettiamo risposte".
Il piano Dr prevede l'assemblaggio a Termini Imerese di quattro modelli nei segmenti A, B, C e D. Per il 2012 l'obiettivo prefissato è di 10mila auto con l'occupazione di 241 addetti. L'organico aumenterà gradualmente: 561 occupati nel 2013 con l'assemblaggio di 24.900 vetture; 909 nel 2014 con 38.300 auto; 1.272 nel 2015 con 52mila pezzi fino ai 1.312 operai a regime nel 2016 e 60mila vetture.
"Sappiamo soltanto che a Termini i lavoratori si occuperanno di assembleare pezzi che arriveranno con container dalla Cina - ha affermato Mastrosimone - Dove sono le officine, i centri di assistenza, le rimesse con i pezzi di ricambio".
Secondo quanto si apprende sarà Fiat a fornire alla Dr i motori e alcuni componenti meccanici. Dr dunque assorbirà a regime 1.312 lavoratori e dal 2012 al 2016 centinaia di lavoratori saranno in cassa integrazione. "Ma tra diretti e indotto gli operai sono attualmente 2.200", ha ricordato Mastrosimone. Altre 282 persone dovrebbero essere assorbite dagli altri tre gruppi selezionati da Invitalia: Lima (elettrodomestici e protesi sanitarie) ne ha previsti 117, Biogen (energia e biomasse) 70 e Medistudios (produzione tv) 95. Newcorp, la quinta azienda, non ha chiesto finanziamenti, dunque non è tenuta ad assumere persone diretto o indiretto di Fiat (organico previsto 70 unità). "Rimangono fuori 700 lavoratori, che fine faranno? Siamo perplessi - ha concluso Mastrosimone - non vorremmo che quella di Dr sia un'operazione commerciale invece che industriale, speriamo di essere smentiti al più presto. Noi comunque vigileremo per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, diretti e indotto".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, AGI]

 

 

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08 settembre 2011
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