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La Dr Motor stringe i tempi e cerca l'accordo con i sindacati

L'imprenditore molisano, Massimo Di Risio, si dice fiducioso. I rappresentanti delle tute blu di Termini Imerese pretendono certezze

04 novembre 2011

Prosegue al ministero dello Sviluppo economico la trattativa tra sindacati e Dr Motor per la riconversione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, dove il Lingotto cesserà la sua produzione a fine anno. Si sta lavorando a una bozza di accordo, da sottoporre a Fiat in un secondo momento.
Il patron della Dr Motor, Massimo Di Risio, si è detto "ottimista" sul raggiungimento di un accordo con i sindacati già oggi per subentrare alla Fiat nello stabilimento di Termini Imerese. L'aggiornamento del tavolo è stato già fissato per questa mattina, sempre al ministero.

I sindacati si sono detti attendisti. Infatti, vogliono vedere prima di accettare le procedure di mobilità incentivata per circa 700 lavoratori dello stabilimento siciliano. "Domani ci presenteranno una bozza di possibile accordo -ha spiegato ieri Enzo Masini, responsabile del settore auto della Fiom Cgil, al termine dell'incontro - Domani quindi non firmeremo nulla, si tratta solo dell'ipotesi di un accordo. Ci sono alcune questioni ancora da sciogliere, alcune le potremo affrontare già domani ma altre vanno discusse con la Fiat. Tra queste la mobilità incentivata senza la quale salta l'accordo. Le persone che possono andare in pensione con gli incentivi sono quasi 700".
Sulla stessa linea anche gli altri sindacati. "L'ipotesi di accordo andrà sottoscritta solo dopo la definizione dell'impegno della Fiat e quindi sul processo di mobilità per circa 700 lavoratori. Questo è solo il primo pezzo di un mosaico", ha sottolineato Leonardo Burmo, della Fim Cisl nazionale.
"Domani possiamo ragionare sulla bozza, che migliora la trattativa avuta finora. Da tempo - ha detto Antonio D'Anolfo dei metalmeccanici dell'Ugl - chiediamo di mettere nero su bianco la nostra trattativa. Ora bisogna mettere in campo gli incentivi per chi deve andare in pensione".

L'amministratore delegato di Invitalia (advisor del ministero), Domenico Arcuri, a margine della riunione su Termini Imerese ha detto che: "Con l'incontro al ministero dello Sviluppo Economico si è fatto un altro passo in avanti, continuiamo domani mattina, venerdì, ed entro la giornata confidiamo di arrivare ad un accordo tra Governo, Dr Motor e sindacati". L'intesa, ha spiegato Arcuri, "è subordinata alla condivisione di Fiat, con cui ci confronteremo immediatamente dopo, se l'accordo si farà domani - ha sottolineato - già da lunedì".
"Mi pare che il processo sia lineare, che sia condiviso da tutti e che ci siano le condizioni per arrivare in fondo", ha aggiunto Arcuri. Nel merito, ha detto ancora, "esiste la necessità di garantire ai dipendenti dello stabilimento lo stesso trattamento economico che hanno oggi, bisognerà lavorare sulla composizione".
Quanto ai posti di lavoro, l'ad di Invitalia ha fatto sapere che, se oggi si raggiungerà l'intesa con Dr Motor, "le organizzazioni sindacali dovranno condividere definitivamente il piano di assunzioni elaborato da Dr, alla fine del processo non resterà nessun lavoratore ancora occupato senza lavoro". "Di Risio ha lavorato - ha evidenziato infine Arcuri - per migliorare, anticipare lo step delle assunzioni".

Nei giorni scorsi, Massimo Di Risio ha smentito alcune voci su una presunta partnership con la cinese Chery proprio per Termini Imerese. "La Dr Automibiles Groupe non ha stipulato alcun accordo con Chery o con altri partner industriali per rilevare lo stabilimento di Termini Imerese", è stato precisato con una nota dall'azienda di Macchia d'Isernia.
La Dr, inoltre, nella stessa nota, ha schematizzato tutti gli obiettivi per Termini Imerese che escludono altri partner industriali. "Il piano industriale ipotizzato per il rinnovamento dell'impianto siciliano esclude partnership industriali con altri gruppi del settore automotive. Il progetto della Dr punta al raggiungimento di una produzione quanto più possibile italiana, facendo leva sull'indotto di Termini Imerese ed escludendo qualsiasi tipo di accordo industriale con altri brand. Le trattative con le rappresentanze sindacali procedono in maniera spedita in un clima di piena collaborazione (il 3 e 4 novembre sono in agenda altri incontri presso il Mise). L'obiettivo è di raggiungere nel più breve tempo possibile un'intesa che consenta di attuare il piano a partire dall'1 gennaio 2012".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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04 novembre 2011
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