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La fiaccola olimpica per ora non passerà dal Tibet

Il passaggio, previsto per il 19 e 20 giugno, probabilmente avverrà senza preavviso

17 giugno 2008

Il suo transito lunghe le vie che portano verso il "tetto del mondo", il Tibet, era previsto per il 19 e 20 giugno, ma il Bocong, il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino, ha deciso di rinviare il passaggio della fiaccola olimpica senza indicare quando avverrà.
A chiedere l'annullamento del passaggio della torcia dalla Regione autonoma della Cina erano stati alcuni gruppi di tibetani in esilio, per timore di nuovi e violenti incidenti dopo la lunga serie di manifestazioni anticinesi, sfociate nella violenza, che sono avvenute a partire dal marzo scorso e hanno provocato, secondo fonti tibetane, la morte di almeno duecento persone.
Fino a ieri le autorità cinesi, in particolare i dirigenti della Regione autonoma del Tibet, avevano respinto l'idea dell'annullamento. Anzi, per loro il passaggio della fiaccola da Lhasa era diventato un punto d' onore, un modo per dimostrare che la situazione è sotto controllo e si è tornati alla normalità.

Per ora il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino non ha fissato una nuova data per il passaggio della fiaccola. Alcuni media di Hong Kong sostengono, però, che potrebbe attraversare Lhasa, la capitale del Tibet, sabato 21 giugno. Sembra certo, tuttavia, che non verrà dato alcun preavviso. L'obiettivo è infatti quello di evitare le probabili proteste, dopo le violenze in Tibet e nelle zone a popolazione tibetana di altre tre province cominciate il 10 marzo scorso, anniversario della rivolta tibetana del 1959. Anche per questo il governo cinese ha prolungato il divieto di entrare in Tibet ai giornalisti. Da marzo, infatti, la Regione è chiusa alla stampa e agli altri osservatori indipendenti, inclusi i turisti non cinesi.
Ma non è il primo stop per i tedofori nel tragitto attraverso il Tibet. A parte il rapido passaggio per la vetta dell' Everest l' 8 maggio scorso - lontano dagli occhi del pubblico e dei media - la parte tibetana della staffetta era già stata accorciata dopo il terremoto che a maggio ha colpito la regione del Sichuan, al confine col Tibet.
Intanto, fino al 19 giugno la fiaccola sarà nella Regione autonoma del Xinjiang. Il Bocog ha fatto sapere che solo al termine del giro del Xinjiang annuncerà il resto del programma.

[Nella foto un'opera di Francesca Leone]

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17 giugno 2008
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