Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

La Fiat crede nello stabilimento di Termini Imerese, ma ci vuole l'impegno dei governi regionale e centrale

13 febbraio 2007

''Il nostro è un impegno serio, vogliamo in tutti i modi trovare una soluzione che porti lo stabilimento a un livello di industrializzazione e non solo di utilizzazione. C'è una differenza enorme fra produrre 300 vetture al giorno o 700-800. Credo che arrivare a questi livelli creerebbe un ambiente in Sicilia che è totalmente diverso dall'attuale. Ma bisogna creare anche le condizioni necessarie per lo sviluppo di un indotto''. Così, la scorsa settimana, l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha ribadito l'intento positivo che il Lingotto ha nei confronti dello stabilimento di Termini Imerese.
Marchionne, ha poi sottolineato che la condizione necessaria è quella di creare un clima, un ambiente favorevole al rilancio del sito produttivo. ''Aiuterebbe molto lo sviluppo industriale della regione - ha detto il top manager -, ma per fare ciò serve non solo il nostro impegno, che significa portare un modello a Termini Imerese, ma anche un impegno di tutte le altre parti sociali: governo regionale e governo centrale, per cercare di colmare il problema della logistica, della mancanza di infrastrutture industriali''.

La Regione siciliana si è detta pronta a sostenere il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese su infrastrutture e contratti d'area, ma, ha sottolinea il presidente Totò Cuffaro, ''deve trattarsi di un rilancio in grado di risolvere i problemi e di produrre effetti positivi per i prossimi 30 anni''.
''Ho già incontrato i vertici della Fiat - ha affermato Cuffaro - ed ho più volte detto che la Regione è pronta ed interessata ad un rilancio vero dello Stabilimento di Termini Imerese e non a interventi di emergenza. Continuo a pensare che un ragionamento comune si possa fare sulle infrastrutture, e su questo peraltro abbiamo già cominciato a lavorare, e sono disponibile anche ad ulteriori contratti d'area o contratti di programma, se la Fiat su questo campo volesse ulteriormente intervenire''.
La Regione ha già destinato i primi 15 milioni di euro alla realizzazione dell'interporto Termini Imerese, necessario ad assicurare lo scambio intermodale delle merci. Un progetto inserito nell'Accordo di programma quadro sulla Logistica e per il quale è stata ribadita la priorità: il primo passo concreto, insomma, di quella infrastrutturazione del territorio richiesta a gran voce dalla casa automobilistica torinese.

E a proposito di infrastrutture, Cuffaro non si è lascito sfuggire l'occasione per sottolineare che ''l'assenza del ponte sullo Stretto penalizza la Sicilia e anche la Fiat. Tra le infrastrutture al servizio dell'azienda torinese speriamo davvero di metterci anche il ponte''. ''Penso - ha concluso il Cuffaro - che in un territorio le imprese private debbano avere quanto è giusto che abbiano da parte delle strutture pubbliche. Ma le grandi imprese che dallo Stato hanno avuto molto, anzi moltissimo, credo che abbiano qualche dovere in più nei confronti di quei territori che sono in uno stato di disagio produttivo e che hanno bisogno di essere aiutati. Tra queste imprese metto anche la Fiat''.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

13 febbraio 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia