La fiducia di Raffaele Lombardo
I legali del governatore hanno presentato due memorie difensive legate all'inchiesta Iblis. "Rispetterò qualunque decisione della Procura"
Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha presentato due memorie difensive per l'inchiesta Iblis in cui è indagato per concorso esterno all'associazione mafiosa. I documenti, firmati dagli avvocati Guido Ziccone e Grazia Volo, sono stati depositati nella segreteria della Procura di Catania.
Il deposito degli atti non è stato accompagnato da una richiesta di interrogatorio. I magistrati valuteranno gli atti e successivamente decideranno sull'eventuale richiesta di rinvio a giudizio o meno del governatore.
Negli atti c'è anche la trascrizione integrale di una conferenza stampa. Gli avvocati Ziccone e Volo hanno infatti depositato la trascrizione integrale dell'incontro con i giornalisti che si è tenuto a Palermo il 19 novembre del 2010 e delle dichiarazioni spontanee rese dal governatore una alla Procura di Catania e l'altra a quella di Palermo. "Da questi atti e dalle memorie - hanno affermato gli avvocati del governatore - emerge puntuale e chiara la posizione del presidente Lombardo. Per questo non abbiamo chiesto che venga interrogato e sollecitato la Procura di Catania a chiedere l'archiviazione del governatore".
Le due memorie difensive, di 20 e 90 pagine, sono incentrate rispettivamente: sulla giurisprudenza con, ad esempio, un confronto con la sentenza Mannino, e sui fatti specifici contestati al Presidente della regione nelle 80mila pagine dell'inchiesta.
Il presidente Lombardo, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sull'inchiesta che lo vede, ha detto: "Sono assolutamente sereno e ho piena fiducia che i magistrati valuteranno le ragioni che poniamo a fronte delle accuse che mi sono state mosse. Sarò rispettoso di qualunque decisione". "Negli atti dell'inchiesta Iblis depositati ed esaminati puntigliosamente dai miei difensori non c'è nulla di rilevante. Contro di me ci sono solo millanterie ed insulti da parte di personaggi come Di Gati, che la stessa Procura di Catania giudica inaffidabile ed inattendibile", ha proseguito Lombardo. "Il mio governo - ha aggiunto - contrasta il malaffare con mille azioni e ci sono atti inoppugnabili che lo dimostrano e, sul tema dei rifiuti, anche una fonte terza come la commissione Pecorella".
Sull'inchiesta antimafia 'Iblis' si è consumata una "speculazione politica". Ne è convinto il governatore. "Mi auguro che questa vicenda possa concludersi al più presto, in modo tale da consentire al mio governo di tornare a lavorare sulle riforme, operando più serenamente". "Ho reso spontanee dichiarazioni ai magistrati di Catania e Palermo e ho fatto un'ampia conferenza stampa. Tutto e' finito agli atti dell'inchiesta - ha spiegato ancora Lombardo -. Io e i miei legali pensiamo che questo materiale sia più che sufficiente per soddisfare l'esigenza di verità". Sui tempi dell'eventuale rinvio a giudizio o dell'archiviazione il governatore aggiunge: "Non ne ho idea. Penso ci sarà la valutazione degli atti, in ogni caso saremo rispettosi di tutte le decisioni prese dai magistrati, che saranno in grado di fare valutazioni giuste".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, Lasiciliaweb.it]