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La Fincantieri perde un appalto da 45 mln di euro

I "certificati non idonei" escludono la Fincantieri dalla ristrutturazione del bacino galleggiante nel porto di Palermo

13 luglio 2012

La Fincantieri è stata esclusa da un appalto da 45 milioni di euro per certificazioni non idonee. La decisione è stata presa mercoledì mattina dalla Commissione regionale siciliana che ha completato, nella sede dell'assessorato regionale per le Attività produttive, la celebrazione della gara per i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52 mila tonnellate del Porto di Palermo.
Lo scorso 4 aprile la Fincantieri era risultata aggiudicataria, con riserva, dei lavori. Per sciogliere la riserva la Commissione aveva chiesto la presentazione di alcuni requisiti previsti sia dal bando, sia dall'articolo 12 del disciplinare di gara. L'azienda ha presentato certificazioni inidonee, dice la Regione, e ha prodotto una certificazione camerale che l'abilita solo alla progettazione interna, per cui non risulta abilitata ai lavori di progettazione all'esterno.
La ditta Cimolai di Pordenone rimane l'unica impresa ammessa all'appalto e la Commissione ha, altresì, deliberato nei suoi confronti l'assegnazione provvisoria, che sarà commutata in definitiva con successivo decreto del dirigente generale del dipartimento Attività produttive.

"Può dispiacere questa decisione - ha afferma l'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi - ma l'amministrazione ha fatto tutto quello che doveva e in tempi, tutto sommato, celeri. Abbiamo iniziato l'iter a giugno del 2010 e in 24 mesi siamo giunti all'epilogo con la chiusura dei bandi per la ristrutturazione dei bacini. La legalità e il rispetto delle regole sono punti fermi su cui non ci possono essere, e non ci sono, scontri e divergenze di pareri".
"Certamente - ha aggiunto Venturi - colpisce il fatto che un'azienda leader a livello mondiale come Fincantieri non abbia una documentazione completa e certa in grado di farla competere e superare bandi di questo genere, stilati secondo le regole previste dall'Unione europea".

"Apprendiamo con sommo stupore l'esito della gara per l'assegnazione dei lavori di ristrutturazione del bacino da 52 mila tonnellate dello stabilimento di Palermo", si legge in una nota di Fincantieri. "Premesso che Fincantieri opera su scala mondiale sempre nel pieno rispetto delle regole dei vari Paesi per i quali nel corso della sua lunga storia ha progettato e costruito più di 7.000 navi, - si legge ancora - si precisa che è stato già avviato l'esame della documentazione che ha decretato la sua esclusione al fine di intraprendere le azioni per la tutela legale delle proprie ragioni. Ci auguriamo comunque che la vicenda riguardante la ristrutturazione dei bacini, che si prolunga ormai da oltre dieci anni, si possa concludere nel più breve tempo possibile e con il rispetto di standard qualitativi adeguati". "Diversamente si dovrebbe giungere alla conclusione - conclude la nota - che, al di là delle proclamazioni di occasione da parte delle istituzioni locali, con le quali sono stati sottoscritti numerosi protocolli d'intesa, non esiste alcuna volontà di far proseguire l'attività del cantiere navale di Palermo".

L’assessore Venturi ha comunque voluto tranquillizzare i lavoratori dei Cantieri Navali. "Nessun posto di lavoro è a rischio ai Cantieri Navali di Palermo in seguito all’esclusione di Fincantieri dai lavori di ristrutturazione del bacino di carenaggio".
Inoltre la Commissione regionale di gara ha precisato che la ditta aggiudicataria, nel procedere alle assunzioni, è obbligata a garantire il diritto di precedenza ai lavoratori appartenenti al bacino portuale di Palermo colpito dalla crisi occupazionale, così come previsto dal bando di gara al punto III.2 (Condizioni di Partecipazione).
''Per tali operazioni verranno mobilitate le forze sindacali - ha aggiunto l'assessore - per la consultazione sulle assunzioni, che avverrà presso l'assessorato regionale Attività produttive, il quale vigilerà sugli atti che definiranno l'avvio dei lavoratori".
Infine l'Ufficio del Genio Civile di Palermo progettista e responsabile unico del procedimento dei lavori dei bacini galleggianti del porto di Trapani e Palermo, interpellato dalla Commissione di Gara, ha dichiarato espressamente di condividere l'iter seguito nella celebrazione della gara e l'esclusione.

[Informazioni tratte da ASCA, ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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13 luglio 2012
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