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La foresta dei pugnali volanti

Dopo ''Hero'', Zhang Yimou continua con il filone cinematografico di cappa e spada, fantastico e mirabolante

21 gennaio 2005







Noi vi segnaliamo...
La foresta dei pugnali volanti
di Zhang Yimou

Dopo ''Hero'', il regista di ''Lanterne rosse'' sembra essersi dato definitivamente al wuxia.
Presentato al Festival di Cannes, ''La foresta dei pugnali volanti'' è il suo tributo più sincero e maturo al cinema asiatico di cappa e spada e al maestro del genere, King Hu. Immancabili, la Battaglia nella Foresta di Bambù, il Cavaliere Errante, i duelli a scherma e le lotte per una causa politica. A far la differenza rispetto al genere, è la centralità dell'amore, feroce e lirico che travolgerà i tre protagonisti del film: due capitani e una bellissima ballerina cieca, presunta figlia del capo della Casa dei pugnali volanti, un esercito di ribelli nella Cina del IX sec. d.C., che rubano ai ricchi per dare ai poveri. Sospeso tra pacifismo e femminismo, un incisivo racconto di raffinata bellezza visiva. Definito dal Manifesto "il Via col vento del 2004, parte cinese" e "un inchino a tutto il mondo che batte bandiera arcobaleno"

Distribuzione BIM
Durata 119'
Regia Zhang Yimou
Con Takeshi Kaneshiro, Andy Lau, Zhang Ziyi
Genere Azione

La critica
"Per due ore, il trio si batte con spade, lance, frecce e in numeri coreografati secondo l'estetica aerea della 'Tigre e il dragone': alcuni sono molto belli; però la moltiplicazione produce, alla lunga, un effetto di saturazione prima del sanguinoso epilogo biancorosso sulla neve. A ben guardare, tuttavia, anche il più tradizionale fra i generi del cinema d'Oriente è stato contaminato, come accade in Occidente, dall'estetica post-moderna. Così, il regista mescola intrecci e sottointrecci, film di spada e trama di spionaggio, esibizione d'effetti speciali e storia d'amore. Confezione accurata; però il regista dell'indimenticato 'Lanterne rosse' è praticamente irriconoscibile. "

Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 maggio 2004

PRESENTATO FUORI CONCORSO AL 57mo FESTIVAL DI CANNES (2004)

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21 gennaio 2005
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