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La Gesip non può fallire

La decisione dei giudici: "E' un organismo di diritto pubblico e non può fallire"

10 gennaio 2013

La Gesip non può fallire né essere sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria, perché organismo di diritto pubblico. Lo ha stabilito la sezione fallimentare del tribunale di Palermo, che ha rigettato l'istanza di fallimento.
A rendendolo noto è liquidatore della partecipata, di cui il Comune Palermo è socio unico. "Oggi è stato comunicato alla società - ha scritto il liquidatore Giovanni La Bianca in una nota - il decreto con cui la sezione fallimentare del tribunale di Palermo ha rigettato l'istanza di fallimento, che ho depositato nella qualità di liquidatore e fortemente voluta dal Comune per far fronte alla crisi della società, che come si legge nel provvedimento giudiziale è stata "determinata essenzialmente dal mancato adeguamento da parte del Comune di Palermo delle tariffe corrisposte, a fronte dei servizi effettivamente erogati, con conseguente fisiologico squilibrio della gestione caratteristica"".

"Il rigetto dell'istanza - prosegue ancora il liquidatore - è stato motivato dalla natura di organismo di diritto pubblico rivestita dalla società che ne impedisce l'assoggettabilità alla disciplina del fallimento. Questa circostanza esclude, altresì, che la società possa essere sottoposta ad altra procedura concorsuale. Per gli stessi motivi sfuma anche l'ipotesi ventilata d'ufficio dal tribunale fallimentare dell' amministrazione straordinaria".
Il liquidatore ha già convocato per il 30 e 31 gennaio prossimi l'assemblea dei soci della Gesip per procedere alla ricapitalizzazione e al ripianamento delle perdite. La società ieri ha informato i lavoratori di essere "in astensione forzata dal lavoro e dalla retribuzione dal primo gennaio 2013", fino a nuova comunicazione.
Fino al 31 dicembre scorso ai 1805 dipendenti della Gesip è stata concessa la cassa integrazione in deroga per quattro mesi. Nei giorni scorsi il liquidatore, su indicazione del Comune, ha presentato una richiesta di cig in deroga per altri quattro mesi.

Il Tribunale fallimentare ha rigettato l'istanza di dichiarazione di stato di insolvenza e di avvio della procedura fallimentare, rilevando una serie di gravi lacune e insufficienze nella documentazione presentata dal liquidatore. "L'amministrazione comunale - si legge in una nota - ha immediatamente incaricato l'Avvocatura comunale di esaminare la situazione determinatasi e ciò al fine di esperire ogni azione a tutela dell'amministrazione e a garanzia dei diritti dei lavoratori, per accertare e far valere in ogni sede competente eventuali responsabilità con riferimento alla gestione della società".

Intanto Orlando fa il bilancio di sei mesi... - "Col lavoro sul bilancio abbiamo evitato il fallimento e che i costi delle aziende comunali trascinassero nel baratro la città". Lo ha detto il sindaco Palermo Leoluca Orlando replicando ai consiglieri comunali nel giorno in cui presenta la sua relazione semestrale.
Nel 2012, ha aggiunto, "grazie alla ripresa della lotta all'evasione" sono stati emessi nuovi ruoli per 30 milioni di euro. Nel bilancio 2013 ci sarà la fiscalità premiale, "con una riduzione di tasse per chi è in regola o per incentivare la piccola impresa". E', inoltre, in via di completamento il monitoraggio del patrimonio immobiliare.

"Abbiamo trovato - ha proseguito - le aziende partecipate in uno stato gravissimo in termini finanziari e organizzativi. Ma da agosto c'è una regia unica".
Nel 2012 è stato ridotto l'indebitamento verso l'azienda trasporti Amat di 44 milioni ed è stato sbloccato l'appalto dei tram: la prima linea "sarà attiva entro il prossimo Festino di Santa Rosalia". Ma non solo tram, anello ferroviario e passante: "E' stato ripreso lo studio per la metropolitana De Gasperi-stazione centrale. Tornando alle partecipate, oggi si riunisce il gruppo di coordinamento tra le aziende per la gestione delle segnalazioni dei disservizi".
Su Amia "più volte abbiamo lamentato la scandalosa gestione dei commissari che fa perdere 2 milioni di euro al mese e non garantisce i servizi. Speriamo che a febbraio il tribunale fallimentare dia la possibilità di chiudere con la gestione commissariale".
Riguardo Gesip, "con la Cig la vertenza è entrata in un sistema di gestione ordinaria delle vertenze, garantendo reddito ai lavoratori e servizi alla città". L'obiettivo è la società consortile, che metterà ordine alle partecipate: "Il piano industriale - assicura il primo cittadino - sarà fatto da e con il consiglio comunale e i sindacati. Sarebbe scandalosa la nomina di commissari straordinari Gesip pagati come quelli Amia. Gesip va chiusa e i lavoratori devono lavorare. Il piano industriale per tutte le aziende ridurrà i costi di gestione del personale e garantirà il coordinamento dei servizi".

Orlando ha poi sottolineato la discontinuità con la giunta Cammarata anche sul fronte dei rapporti con la Regione, prima molto tesi: "La Giunta ha riavviato il dialogo con tutte le istituzioni e a breve ci sarà una riunione congiunta Comune-Regione". Orlando ha chiesto al Consiglio di introdurre il question time nel regolamento.

[Informazioni tratte da ANSA, GdS, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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10 gennaio 2013
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