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La Giornata del Ricordo

Un omaggio dovuto a tutte le vittime innocenti della crudeltà del regime comunista del Maresciallo Tito

10 febbraio 2006

''Il sottosuolo dei vasti altipiani carsici nasconde un mondo di tenebre: abissi verticali e cupi cunicoli che si perdono nel silenzio delle profondità terrestri, caverne immense, tortuose gallerie percorse da fiumane urlanti, sale incantate rivestite di cristalli, antri selvaggi che la fantasia del volgo popolò di paurose leggende''. [prof. R. Battaglia]

La parola ''foiba'' è una corruzione dialettale del latino ''fovea'', che significa fossa. Le foibe, infatti, sono voragini rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall'erosione di corsi d'acqua; possono raggiungere i 200 metri di profondità.
Spiegate così si può pensare alla foiba come una delle tante meraviglie che si possono trovare nella natura, e invece...
E invece le foibe furono utilizzate, in particolare, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, per infoibare (''spingere nella foiba'') migliaia di italiani, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all'espansionismo comunista slavo propugnato da Josip Broz meglio conosciuto come ''Maresciallo Tito''.
Pulizia etnica ai danni degli italiani, tanto che Kardelj (vice di Tito) poté affermare orgogliosamente che ''ci fu chiesto di far andar via gli Italiani con tutti i mezzi e così fu fatto''.
Nessuno sa quanti siano stati gli infoibati: stime attendibili parlano di 10/15.000 sfortunati.

Le vittime del regime di Tito venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba. Qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro ad ogni singola persona con l'ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri sempre con il fil di ferro. I massacratori si divertivano, nella maggior parte dei casi, a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava rovinosamente nella foiba spingendo con sé gli altri.

Nel corso degli anni questi martiri sono stati vilipesi e dimenticati.
A Trieste, a differenza delle altre città italiane, la liberazione alla fine della II Guerra Mondiale, è coincisa con l'inizio di un incubo: per quaranta giorni le truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito hanno imperversato a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini innocenti, o talvolta colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.
A sessantuno anni di distanza il bisogno di capire il perché, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perché, per così tanti anni, la storia d'Italia è stata parzialmente cancellata.
Infatti, le atrocità delle ''Foibe'', furono cancellate dai libri di storia, e in troppi alla domanda ''cosa sono le foibe?'' non hanno avuto una risposta.

Oggi, finalmente, l'Italia rivolge il proprio pensiero a tutte quelle vittime innocenti e celebra la ''Giornata del Ricordo'', per non dimenticare la barbarie delle Foibe. Una data da commemorare affinché tutti sappiano quali aberranti azioni siano state compiute dall'uomo accecato dall'odio e dal desiderio di dominio.
Una giornata istituita ''con decisione pressoché unanime del Parlamento per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale''. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con queste parole ha sottolineato l'importanza di questo ''atto dovuto'' a tutte le vittime e ai parenti di queste, perché ''E' giusto che agli anni del silenzio faccia seguito la solenne affermazione del ricordo''.
Il capo dello Stato ha poi aggiunto, durante l'incontro al Quirinale con tutti gli esponenti dei partiti avvenuto l'altro ieri: ''L'Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro''.
Consegnando le onorificenze in memoria delle vittime delle foibe ai familiari, il presidente Ciampi ha rimarcato poi che ''il riconoscimento del supplizio patito è un atto di giustizia nei confronti di ognuna di quelle vittime e restituisce le loro esistenze alla realtà presente, perché le custodisca nella pienezza del loro valore, come individui e come cittadini italiani. L'evocazione delle loro sofferenze e del dolore di quanti si videro costretti ad allontanarsi per sempre dalle loro case in Istria, nel Quarnaro e nella Dalmazia ci unisce oggi nel rispetto e nella meditazione''.

La barbarie dimenticata
L'agenzia di stampa Astro9colonne ha fatto un conteggio dei lanci di agenzia pubblicati dal dopoguerra ad oggi sul tema delle foibe per dimostrare come si tratti di una vicenda che solo negli ultimi anni ha ricevuto attenzione.
Nel 1981 non c'è stato alcun lancio di agenzia su questo argomento. Fino al 1990 sono state appena poco più di 30. In aumento negli anni '90: oltre 100 fino al 1995. Poi il netto incremento: 155 nel 1996. Fino agli anni recenti con oltre 200 lanci ogni anno.

Alcune iniziative in Sicilia per la ''Giornata del Ricordo''

CATANIA
Le attività inerenti alla Celebrazione della Giornata del Ricordo organizzate dalla Sezione Provinciale di Catania del Comitato 10 Febbraio:
Dal 6 al 12 Febbraio Mostre celebrative presso: Comune di Acireale; Facoltà di Lettere Filosofia e Lingue di Catania; Comune di Riposto Facoltà di Ingegneria, Catania; Comune di Giarre; Facoltà di Scienze Politiche, Catania; Comune di Bronte; Facoltà di Giurisprudenza, Catania; Comune di Paternò; Comune di Mineo; Comune di Caltagirone
Venerdì  10 Febbraio, ore 10, presso Monumento ai Caduti P.zza del Tricolore (Lungomare Catania): deposizione corona d'alloro in memoria dei martiri delle Foibe alla presenza del Prefetto, del Sindaco e delle Autorità, nonché con la partecipazione di associazioni combattentistiche e degli esuli.
Venerdì 10 Febbraio ore 17 presso Collegio D'Aragona v. Ventimiglia 184 Catania: conferenza sul tema: ''Esule e infoibati: 'vittime del dovere' di essere italiani''. Parteciperanno rappresentanti delle associazioni degli esuli e combattenti, esponenti del mondo accademico, del giornalismo, dello sport e dello spettacolo.(info tel. 3492617746)

AGRIGENTO
Canicattì: la Commissione Straordinaria, di concerto con l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri ''G. Galilei'', ha organizzato un incontro dibattito per ricordare i martiri delle foibe e dell'esodo.
Sciacca: il 09 febbraio si è tenuto un incontro-dibattito presso il Liceo Scientifico ''E. Fermi'' (col patrocinio dell'Amministrazione comunale) al quale ha partecipato il Dott. Francesco Pisano (laureato in Storia Contemporanea); è stata poi celebrata una Messa solenne in memoria degli Infoibati; il 10 febbraio, si svolgerà una manifestazione in ricordo delle ''Vittime delle foibe'' presso i locali del Comune.

PALERMO
Palermo: presso il Liceo Classico "Garibaldi", si terrà un incontro sulle foibe organizzato dai rappresentanti degli studenti.
Partinico: Azione Studentesca in collaborazione con Azione Giovani, in memoria dei martiri delle foibe hanno organizzato una manifestazione in collaborazione con l'Associazione Giuliano Veneta Dalamata. La manifestazione si terrà presso il Palazzo dei Carmelitani, dove verrà proiettato un video, con la partecipazione di tutte le scuole superiori di Partinico.

MESSINA
Giardini Naxos: il 10 febbraio, alle ore 18:00, in occasione della ''Giornata del Ricordo'', si terrà un incontro-dibattito a cui prenderanno parte i rappresentanti di diversi Comuni della Valle dell'Alcantara.

Alcuni siti sulle ''Foibe''
- www.lefoibe.it

- ''Foibe: 60 anni di silenzi''

- ''Foibe e Fobie'' di Giacomo Scotti

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10 febbraio 2006
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