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LA GRANDE BATOSTA

Dal Cdm via libera alla manovra: "Tirare la cinghia e crescere". E il ministro pianse sui sacrifici...

05 dicembre 2011

"L'Italia ha il potenziale per far vedere che è un grande Paese in grado di risolvere i suoi problemi". Mario Monti si rivolge così direttamente agli italiani nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ieri ha dato il via libera alla manovra. Dopo tre ore di riunione, infatti, l'esecutivo ha approvato il pacchetto di interventi 'anticrisi', contenuti in un unico decreto legge che lo stesso premier ha definito "salva Italia".
La manovra, ha spiegato il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, "garantisce alla Commissione Ue e ai mercati" che le entrate per 4 miliardi, previsti dalla clausola di salvaguardia della delega fiscale. Nel provvedimento vi sono poi "misure aggiuntive strutturali per 20 miliardi nel triennio". Una riduzione di spesa, spiega, pari a circa "12-13 miliardi", mentre l'aumento delle entrate dovrebbe attestarsi "a trenta miliardi".
"Il governo ha ricevuto un mandato di corta durata e di severo impegno per aiutare l'Italia a uscire da una crisi gravissima" ha detto Monti, annunciando che rinuncerà "al compenso come presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell'Economia". "Nel momento in cui mi tocca chiedere sacrifici a tutti i concittadini - ha spiegato -, mi è sembrato doveroso, come atto di sensibilità individuale, rinunciare al mio compenso". "Vogliamo aiutare la politica, che rispettiamo, a recuperare il rapporto con l'opinione pubblica. Della buona politica un paese ha bisogno". D'altra parte, spiega Monti, "abbiamo fatto in modo che le tasse non gravino sui soliti noti". Nella manovra, ha sottolineato, è previsto "un intervento una tantum dell'1,5% per i capitali fatti rientrare con lo scudo fiscale". La manovra prevede, inoltre, diverse misure per la lotta all'evasione, con il presupposto di "escludere la possibilità stessa di evadere", ma allo stesso tempo, precisa Monti, "è esclusa ogni possibilità di ricorrere a condoni".

L'alto debito pubblico dell'Italia, ha spiegato ancora il professor Monti, "è colpa degli italiani che in passato non hanno dato abbastanza peso e attenzione al benessere delle generazioni future". Molte volte, ha aggiunto, in Italia ha prevalso la politica che mirava più all'orizzonte breve delle prossime elezioni che all'interesse lungo dei figli e dei nipoti "ed è a causa di quella politica che oggi i giovani italiani fanno così fatica a trovare lavoro, che c'è squilibrio tra Nord e Sud e debito pubblico".
Il premier Mario Monti conferma che nella manovra non ci sono misure per il mercato del lavoro. Saranno messe in campo solo "nelle prossime settimane", perché non c'è stato il tempo necessario per procedere alla necessaria concertazione con le parti sociali. "Questo Governo ha una durata nel tempo - ha detto il premier Monti -, ma non è detto che la vita del nostro Governo sia finita qui". "Ci sono cose che non abbiamo fatto oggi, siamo determinati ad andare oltre sul capitolo del lavoro e welfare".
Interventi anche sulle "Province che - spiega la presidenza del Consiglio in una nota - vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento. Vengono abolite le giunte, ridotti a dieci i consiglieri provinciali".
Tra le misure anti-crisi varate dal Cdm sono state deliberate anche "un insieme di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasporti e per gli orari degli esercizi commerciali". Monti ha annunciato, infatti, un decreto legge che incide profondamente sull'organizzazione delle province.

Con la nuova riforma delle pensioni, ha spiegato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, "vogliamo introdurre il principio di flessibilità". Dunque età minima a 62 anni per le donne, precisa, "con una fascia di flessibilità fino a 70 anni". L'età minima per gli uomini "oggi è a 65, ma più 1, quindi 66. Noi anticipiamo: inglobiamo una finestra, quindi arriviamo a 66. Nel 2018" si arriverà "a 66 di età minima" per uomini e donne. E proprio mentre parlava della deindicizzazione delle pensioni, il ministro Fornero sulla parola "sacrifici" si è commossa ed è scoppiata in lacrime.
Per quanto riguarda l'Irap, il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera ha detto che è stato deciso di "defiscalizzare il costo del lavoro sul computo dell'Irap". E' stato lo stesso Passera ad annunciare un intervento fiscale per favorire chi mette capitale nella propria azienda. E' questo l'obiettivo della misura Ace, prevista nel pacchetto crescita, varato dal Governo.
Niente interventi correttivi sull'Irap, ha annunciato il ministro dei Rapporti col Parlamento, Piero Giarda, "rettificando quanto scritto sui giornali in questi giorni". Mentre aumenterà l'Iva dal secondo semestre del 2012. Attraverso i "4 miliardi che recuperiamo con l'aumento dell'Iva", ha aggiunto il ministro Giarda, il progetto è di fare un intervento pubblico "a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne". Previsto, sul fronte delle imprese, lo sgravio dell'Irap sul costo del lavoro per chi prevede l'assunzione di "donne e di giovani".

A chi ha chiesto al presidente del Consiglio se c'è la possibilità che il governo metta la fiducia sulla manovra in Parlamento, Monti ha risposto: "Non escludo né confermo nessuna ipotesi per quanto riguarda le modalità e sarò nelle mani dei presidenti delle due Camere". Quanto a una sua possibile discesa in campo, taglia secco: "Se vincerò la partita ne avrò abbastanza".

LE MANOVRE PRINCIPALI NELLA MANOVRA CORRETTIVA APPROVATA DAL CDM

MANOVRA DA 20 MILIARDI NETTI - La manovra è di 20 miliardi al netto e di 30 al lordo. Lo ha detto il viceministro Vittorio Grilli, aggiungendo che tale entità risponde in pieno alle richieste della Ue: "Se prendiamo - ha detto Grilli - un anno medio, di riduzione di spesa ci sono circa 12-13 miliardi e il resto (17-18 miliardi, fino ad arrivare a 30 miliardi) di aumento delle entrate".

IRPEF, NON CAMBIANO ALIQUOTE - A sorpresa, è stato escluso l'intervento sull'Irpef. Nelle prime bozze c'era il ritocco al rialzo delle aliquote del 41 e del 43%, che avrebbe toccato i redditi superiori ai 55mila e 75mila euro. Entrambi gli aumenti sono stati accantonati nella bozza finale. La rinuncia al ritocco è compensata con un leggero aumento dell'addizionale Irpef (con corrispondente diminuzione dei trasferimenti alle regioni) dallo 0,9 all'1,23%.

TASSA PER SCUDO FISCALE - E' prevista una "tassa" una tantum dell'1,5% sui capitali rientrati tramite l'ultimo scudo fiscale. Le somme, ha detto il premier Mario Monti, serviranno a coprire l'inflazione per le pensioni fino a 960 euro.

CASA - L'imposta municipale unica sostituisce la vecchia Ici e si pagherà anche sulla prima casa con un'aliquota dello 0,4%, con una detrazione di 200 euro, rispetto allo 0,76% dell'aliquota ordinaria per la seconda casa. E' prevista anche una rivalutazione degli estimi del 60%.

RECUPERO EDILIZIO, IL 36% A REGIME - Diventa strutturale l'agevolazione del 36% (finora sempre in proroga da 10 anni) sulle ristrutturazioni edilizie di abitazioni e viene estesa a edifici non residenziali per le zone colpite da calamità naturali. Le agevolazioni del 55% per l'efficienza energetica dovrebbero essere prorogate al 2014.

IVA - E' previsto un aumento dell'imposta sul valore aggiunto: sarà del 2% (dal 21 al 23%) dal primo settembre 2012. Sarà a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare "solo nel caso in cui sia necessario". L'aumento è a copertura della delega fiscale del precedente governo che ha previsto risparmi di 4 miliardi nel 2012 tagliando sgravi e agevolazioni. Le somme recuperate, ha detto il sottosegretario Giarda, andranno "a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne".

LIMITI AL CONTANTE - La soglia della tracciabilità del denaro viene abbassata a mille euro. Al di sopra di questo tetto non saranno possibili operazioni in contanti. La soglia è abbassata a 500 euro per i pagamenti effettuati da pubbliche amministrazioni per stipendi e prestazioni d'opera.

AUTORITA' RIDOTTE O SOPPRESSE - Il governo prevede la riduzione dei componenti delle varie Authority operanti in Italia, dalla Consob al Garante per la concorrenza ecc. ecc. E' prevista inoltre la soppressione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, dell'agenzia per il terzo settore, dell'agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, dell'ente nazionale per il microcredito e dell'autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. Sono inoltre soppressi gli enti previdenziali Inpdap ed Enpals; le loro funzioni passeranno all'Inps.

FONDO GARANZIE PER IMPRESE - La manovra prevede un potenziamento del fondo di Garanzia con almeno 20 miliardi di credito a disposizione delle piccole e medie imprese, ma anche la ricostituzione dell'Istituto per il commercio estero e la creazione di un'autorità nei trasporti per accompagnare il processo di liberalizzazioni.

IRAP - Le imprese potranno dedurre dall'Ires e dall'Irpef la quota di Irap "relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato". L'Irap alle imprese "verrà sgravata" anche "per chi prevede" l'assunzione di "donne e giovani". La misura in questione "va a ridurre il gettito dell'Irap per le Regioni e sarà perciò compensato con un aumento dei trasferimenti statali".

TAGLI A ENTI LOCALI - Per le regioni si prevedono ulteriori tagli per 3,1 miliardi a decorrere dal 2012. Le Regioni a statuto ordinario concorrono per 2,1 miliardi, mentre le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano per 1,035 miliardi. Per i Comuni oltre i cinquemila abitanti sono previsti tagli per 1,450 miliardi nel 2012; della stessa entità, ma dal 2013, i tagli ai Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti. Per le Province, la riduzione dei trasferimenti sarà di 415 milioni a partire dal 2012.

FARMACI LIBERALIZZATI - Via libera alla liberalizzazione dei farmaci di fascia c, quelli a pagamento, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie, ma "nell'ambito di un apposito reparto delimitato, rispetto al resto dell'area commerciale, da strutture in grado di garantire l'inaccessibilità ai farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura al pubblico che di chiusura".

TASSA SU ELICOTTERI E AEREI PRIVATI - La bozza prevede un'imposta erariale annuale sugli aeromobili privati immatricolati nel registro aeronautico nazionale. La tassa è calcolata in base al peso ed è raddoppiata per gli elicotteri privati.

TASSA SU AUTO DI LUSSO - La tassa sul lusso è prevista anche per le auto più potenti: "A decorrere dai pagamenti dovuti dal 1° gennaio 2012 - si legge nella bozza - per le autovetture è dovuta un'addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt (231 hp), da versare alle entrate del bilancio dello Stato".

VIA DOPPI STIPENDI PER MEMBRI DEL GOVERNO - "I soggetti chiamati all'ufficio della presidenza del consiglio, di ministro e sottosegretario per tutta la durata dell'incarico cessano da qualunque altro trattamento retributivo gravante sul bilancio dello stato". Lo prevede una norma inclusa nella manovra varata dal governo.

BOLLO SU DEPOSITI TITOLI - E' prevista l'estensione del bollo dai conti correnti ad altri strumenti finanziari quali depositi titoli, polizze vita e fondi mobiliari.

STATO GARANTE PER LE BANCHE - Una norma contenuta nella manovra prevede che il ministero dell'Economia "fino al 30 giugno 2012 è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da 3 mesi fino a 5 anni, o a partire dal 1° gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite".

IL RUOLO DELL'ISEE - La manovra prevede un maggiore ricorso all'Isee, l'Indice della situazione economica equivalente, per la concessione o meno di una serie di agevolazioni, come la detrazione degli interessi sul mutuo prima casa. I meccanismi verranno stabiliti nel 2012 per entrare in vigore nel 2013.

ACCISE CARBURANTI - Dal 1° gennaio 2012 l'imposta di fabbricazione sulla benzina salirà a 704,20 euro per mille litri, mentre quella del diesel a 593,20 euro per mille litri. Secondo quotidianoenergia.it, considerando anche l'effetto moltiplicatore dell'iva, "l'impatto sui prezzi al consumo sarà di quasi 10 centesimi per la verde e di 13,6 centesimi per il gasolio .Rialzi sono previsti anche per il gpl". Le somme così recuperate serviranno a rifinanziare il trasporto pubblico locale.

LA STRETTA SULLE PENSIONI
Estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori, aumento anticipato dell'età di vecchiaia per le donne del settore privato, abolizione delle finestre mobili (e assorbimento di questi periodi nell'età effettiva di pensionamento), stretta sull'anzianità e aumento delle aliquote per i lavoratori autonomi: sono le principali misure previste per la riforma della previdenza prevista dalla manovra correttiva.

FINESTRA MOBILE ASSORBITA NELL'ETA' EFFETTIVA - Scompare il meccanismo della "decorrenza" di 12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi" previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011 che allungava di fatto i tempi per l'accesso al pensionamento. Il periodo sarà assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini dipendenti saranno dall'anno prossimo pari a 66 anni (65 anni attuali più 12 mesi di finestra). I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi.
DONNE IN PENSIONE DI VECCHIAIA A 62 ANNI - Si accelera sull'aumento dell'età di vecchiaia delle donne dipendenti del settore privato. Dal 2012 andranno in pensione a 62 anni, mentre entro il 2018 saranno a quota 66 come gli uomini e le donne del settore pubblico (a 66 anni già dal 2012). Lo scalino tra 2011 e 2012 sarà quindi di fatto di un anno, dato che quest'anno le donne dipendenti del settore privato uscivano a 60 anni più 12 mesi di finestra mobile (quindi a 61).
STRETTA SULL'ANZIANITA' - Si potrà andare in pensione in anticipo rispetto all'età di vecchiaia solo se sarà stata maturata un'anzianità contributiva di 42 anni e un mese per chi li matura nel 2012, 42 anni e due mesi per chi li matura nel 2013 e 42 anni e 3 mesi per chi li matura nel 2014.
Per chi esce in pensione anticipata prima dei 63 anni di età dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento prima dei 63 anni di età.
AUMENTANO LE ALIQUOTE PER GLI AUTONOMI - Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha parlato di un aumento delle aliquote contributive degli autonomi (adesso al 20-21% per i commercianti e gli artigiani a fronte del 33% dei dipendenti): potrebbero crescere di due punti percentuali.
FASCIA FLESSIBILE PER PENSIONAMENTO - Per le donne prevista una fascia flessibile per il pensionamento tra i 63 e i 70 anni mentre per gli uomini sarà tra i 66 e i 70. Ci saranno vantaggi per chi esce più tardi e penalizzazioni per chi esce dal lavoro prima.
STOP ALLA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI - Le pensioni in essere saranno congelate per il 2012 rispetto all'inflazione. Saranno escluse dal blocco solo quelle fino a 935 euro al mese, che avranno la rivalutazione piena.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' - "Abbiamo chiesto un contributo di solidarietà alle pensioni più ricche e avvantaggiate", ha detto il ministro Fornero nella conferenza stampa dopo il varo della manovra.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it, Corriere.it]

 

 

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05 dicembre 2011
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