La Guardia di Finanza ha arrestato cinque scafisti dopo un inseguimento nel mare di Agrigento
Tentavano di allontanarsi dopo avere scaricato decine di clandestini lungo il litorale agrigentino
Due unità della Guardia di Finanza, dopo un inseguimento, hanno abbordato a 40 miglia a largo di Capo Rossello un peschereccio mentre tentava di allontanarsi dopo avere scaricato un numero imprecisato di clandestini lungo il litorale agrigentino, tra Porto Empedocle e Siculiana.
Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte quando alcuni cittadini di Porto Empedocle hanno segnalato lo sbarco nelle vicinanze della costa di diversi clandestini, che sono arrivati davanti alle coste siciliane a bordo del peschereccio, lungo 20-25 metri.
Vi è stata una battuta in mare e a terra, ma dei clandestini non è stata trovata traccia: avevano probabilmente già raggiunto la costa.
E' stato allora deciso di inseguire il peschereccio il quale, durante la fuga, ha tentato di speronare le motovedette.
Raggiunto il barcone, le forze dell'ordine sono salite a bordo del peschereccio per identificare gli scafisti.
A bordo sono stati trovati una ottantina di extracomunitari, quasi tutti nordafricani. I militari della Guardia di Finanza hanno subito identificato cinque scafisti, che facevano parte dell'equipaggio, arrestati in flagranza di reato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e resistenza alle forze dell'ordine.
Il barcone, che sarebbe partito dalle coste libiche, è stato trainato a Porto Empedocle.
Le decine di clandestini, che erano invece riusciti a sbarcare sulla spiaggia di Giallonardo, sono stati bloccati a terra dalle pattuglie dei Carabinieri e della Polizia. Il loro numero non è ancora stato quantificato dalle forze dell'ordine. Alcuni immigrati sono stati intercettati quando avevano già raggiunto il paese di Siculiana, o lungo la strada per Agrigento.