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La LAV parte civile contro i boss di Partinico

Gli affiliati alla cosca di Partinico sparavano ai randagi per provare armi da fuoco

22 gennaio 2009

"Siamo pronti a fare la nostra parte presentandoci parte civile contro questi delinquenti nella convinzione che i crimini contro gli animali debbano essere puniti severamente e che spesso sono forieri di ben altre illegalità. Nella psiche mafiosa le prime azioni violente, una sorta di vero e proprio addestramento, spesso avvengono contro animali, facendo uccidere dai futuri killer cani randagi, animali al pascolo o appartenenti a persone da intimorire. La violenza contro gli animali precede quella contro le persone".
Questo il primo commento di Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, alla notizia secondo la quale gli affiliati alla cosca di Partinico (PA) uccidevano i cani randagi per provare pistole e fucili, armi che poi venivano utilizzate per gli omicidi.

La sconcertante notizia emerge dall'indagine dei Carabinieri denominata "Cartagho" che ieri ha portato a 16 ordinanze di custodia cautelare (LEGGI). Dalle intercettazioni ambientali si è scoperto che alcuni "picciotti", affiliati alla cosa di Partitico provavano nelle campagne fra Partitico e Borgetto armi da fuoco, a volte modificate artigianalmente, sparando ai cani randagi. Il giorno dopo i militari dell'Arma recandosi sui luoghi trovavano le carcasse degli animali uccisi.
Il reato contestato sarebbe quello di uccisione di animale punito ai sensi dell'art. 544-bis del Codice Penale che sanziona con la reclusione da tre a diciotto mesi chiunque cagiona la morte di un animale.

Dal "Rapporto Zoomafia 2008: animali e sicurezza" scaricabile dal sito www.lav.it emerge come l'uso di animali da parte della criminalità organizzata sia diventato un business da 3 miliardi di euro l'anno. Lo sfruttamento illegale di animali ad opera dei malavitosi si realizza soprattutto nelle corse clandestine di cavalli, nella "cupola del bestiame", nel traffico di animali esotici e nella pesca illegale, tutti reati fortemente presenti in Sicilia come hanno dimostrato le numerose operazioni delle Forze di Polizia messe in atto in tutta l'isola.

INFO
Osservatorio Nazionale Zoomafia
Tel. 3204730679
-
www.lav.it

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22 gennaio 2009
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