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La Lega vuole la moratoria sulla costruzione di nuove moschee

Il ministro Maroni: ''In Italia ci sono realtà islamiche da cui possono nascere concrete minacce''

04 dicembre 2008

Una moratoria sulla costruzione di nuove moschee. A chiederla è la Lega all'indomani dell'arresto dei due marocchini - uno dei quali predicatore - accusati di associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale.
"Chiediamo una moratoria a tempo indeterminato sulla costruzione di nuove moschee e presunti centri culturali finché il Parlamento non approverà una legge che regolamenti l'edificazione di luoghi di culto che non abbiano sottoscritto intese con lo Stato", ha affermato il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota. "Presenteremo una mozione parlamentare in tal senso. Esiste già - ha sottolineato Cota - una nostra proposta di legge per la regolamentazione della costruzione di questi luoghi di culto di cui abbiamo chiesto la calendarizzazione in aula".
In particolare, la proposta prevede che le moschee siano costruite solo con il permesso della regione interessata, se prima ci sarà stato un referendum sui cittadini che avrà dato esito positivo e purché vengano edificate ad almeno un chilometro di distanza da chiese o sinagoghe.

Ieri sera anche ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto sull'argomento, puntando l'attenzione sul fatto che spesso le moschee non sono luoghi di culto ed ha avvertito: "Gli arresti effettuati ieri a milano dimostrano che ci sono delle realtà maghrebine, di matrice islamica, ben radicate nel territorio italiano e da cui possono scaturire concrete minacce".
Maroni ha spiegato come il ministero abbia fatto una ricognizione completa sulle moschee esistenti in Italia. "Il ministero dell'Interno - ha detto Maroni - ha fatto una ricognizione completa sulle moschee esistenti in Italia. Purtroppo non è mai agevole distinguere tra luoghi culto e luoghi in cui si svolgono altre attività, come anche reclutamento e la raccolta di fondi per finanziare il terrorismo e la preparazione di attentati". Maroni è poi intervenuto direttamente per difendere la moratoria: "Il Parlamento farà le sue valutazioni, ma dire no pregiudizialmente solo perché la proposta arriva dalla Lega è il solito balletto dettato dal pregiudizio ideologico".

LE REAZIONI - Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente degli Intellettuali Musulmani e consulente per l'immigrazione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, ha espresso le sue perplessità su una moratoria che "non serve a a prevenire il fenomeno terrorismo". Al contrario, ha aggiunto, bisogna "cercare di mettere ordine nella galassia dei centri culturali islamici, dove in mancanza di meglio i musulmani si ritrovano a pregare".
Per il Pd quella della Lega è una proposta "rozza e sommaria", che "manifesta l'ossessione per l'Islam del partito di Bossi". Mentre per il segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero è "anticostituzionale e inefficace", nonché "l'ennesimo, disgustoso e vergognoso atto di una campagna becera e folle".

Ma le moschee non sono l'unico fronte su cui si batte il Carroccio. Per oggi è previsto nella sala conferenze della Camera dei deputati un incontro dal titolo "Macellazione islamica: una barbarie da evitare". Verrà presentata una proposta di legge di modifica che "impegna il governo a rivedere le norme relative alla protezione degli animali durante la macellazione e l'abbattimento". L'8 dicembre, infatti, i musulmani celebrano la "Festa del sacrificio", tra le più importanti del calendario islamico, che prevede riti come l'uccisione di ovini, contestati da molti animalisti.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

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04 dicembre 2008
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