La lunga marcia dei sindaci madoniti
Fino a Palermo, dal neo prefetto, per protestare contro la chiusura del punto nascite a Petralia Sottana
Venerdì scorso, dopo una marcia lunga due ore dalle Madonie fino a Palermo, i nove sindaci del comprensorio (Petralia Sottana, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Polizzi Generosa) sono arrivati a Palermo, per protestare contro la chiusura del punto nascite a Petralia Sottana.
Il corteo di auto si è fermato davanti alla sede della Prefettura, dove sindaci e sindacati hanno incontrato il neo prefetto Antonella De Miro alla quale hanno chiesto l'apertura di un tavolo nazionale con il ministero per la Salute, la Regione e l'Asp di Palermo per la riapertura del punto, chiuso dal primo gennaio.
I sindaci con indosso le fasce tricolore e con i mano i gonfaloni hanno sostenuto con forza che "la loro è una battaglia di civiltà per la tutela del diritto alla salute dei cittadini".
"La nostra comunità - ha detto il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato - è stata offesa, altrove sono state concesse deroghe dal sapore clientelare. Rivendichiamo il diritto alla salute dei nostri concittadini. Per raggiungere l'ospedale di Termini Imerese in condizioni ottimali di viabilità si impiega un'ora e trenta minuti. Rivendichiamo la riapertura dell'ospedale in sicurezza, potenziando gli organici. A Petralia c'è una sala operatoria dedicata alle emergenze, mentre negli altri punti nascita a cui è stata concessa la deroga no".
Alla mobilitazione per chiedere la riapertura del punto nascite hanno preso parte in segno di solidarietà anche i sindaci di San Mauro Castelverde e Resuttano.
"Sono soddisfatta dell'incontro avuto questa mattina con il Prefetto di Palermo. L'attenzione dimostrata e la disponibilità ad aprire un dialogo con il governo regionale e nazionale sarà un ulteriore megafono per dare voce alle Madonie" ha commentato il sindaco di Pollina e deputato del Pd Magda Culotta, al termine dell'incontro con il prefetto De Miro.
Magda Culotta, che nei prossimi giorni presenterà alla Camera un'interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni al Ministro Beatrice Lorenzin su quanto deciso, ha partecipato all'incontro in prefettura, assieme ai nove sindaci del comprensorio madonita.
[Informazioni tratte da ANSA, Corriere del Mezzogiorno]
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