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La lunga notte degli operai Fiat

Continua la protesta delle tute blu di Termini Imerese contro il piano di riconversione dello stabilimento siciliano

19 novembre 2009

Gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno trascorso la notte nell'aula consiliare del Comune che occupano da ieri mattina (LEGGI).
Le tute blu siciliane, da ieri nuovamente in cassa integrazione per due settimane, protestano contro il piano dell'azienda che prevede la "riconversione" dello stabilimento siciliano e lo spostamento in Polonia dell'unica vettura attualmente in produzione, la Lancia Ypsilon.
Un occupazione per attirare la giusta attenzione delle istituzioni, regionali e nazionali, che gli operai e i sindacati richiedono con forza. "La nostra - ha detto ieri Roberto Mastrosimone segretario della Fiom di Termini Imerese - non è un’occupazione simbolica perché bloccheremo realmente l’attività amministrativa. Chiediamo attenzione sulla vertenza in atto. Siamo qui perchè vogliamo incontrare il vicesindaco, cioè il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, con delega al Cipe, Gianfranco Miccichè. E fino a quando non si riuscirà ad avere un incontro, non renderemo operativo il Comune. In questo percorso abbiamo la necessità di avere a nostro fianco tutte le istituzioni e tutti i parlamentari siciliani perchè da questa vertenza dipenderà il futuro del nostro territorio".
I sindacati, che hanno chiesto anche un incontro con il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola oggi in Sicilia, hanno annunciato che la protesta andrà avanti ad oltranza e minacciano lo sciopero generale nel comprensorio di Termini Imerese.

Oggi, nel primo pomeriggio, è in programma una riunione di tutti i sindaci del comprensorio di Termini Imerese nella sala consiliare del municipio occupato. All'incontro sono attesi i sindaci di Termini Imerese, Cerda, Collesano, Caccamo, Campofelice di Roccella, Sciara e Trabia, Alia, Aliminusa, Baucina, Casteldaccia, Ciminna, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sclafani Bagni, Ventimiglia di Sicilia.
Ricordiamo che i dipendenti della Fiat di Termini Imerese sono 1370, circa 800 quelli occupati nelle aziende terziarizzate e nell'indotto.

La Regione Siciliana promette di "fare la sua parte" - Al tavolo di verifica con la presidenza del Consiglio, il 21 dicembre, Fiat auto porterà un piano industriale che preveda il rilancio della produzione nello stabilimento di Termini Imerese. E' questo l'impegno che il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, è riuscito a concordare ieri con il ministro Claudio Scajola, che ha incontrato insieme all'assessore regionale all'Industria, Marco Venturi.
"La Regione, comunque, dovrà fare la sua parte - si legge in una nota della Presidenza della Regione siciliana - formalizzando iniziative che garantiscano: la realizzazione nell'area di Termini di nuove infrastrutture per la intermodalità; il reperimento delle aree necessarie all'espansione dello stabilimento; la disponibilità delle risorse dell'Accordo di programma quadro sulla ricerca, che potranno finanziare gli studi attivati da St e Fiat per lo sviluppo dell'auto elettrica. Sul buon esito della vicenda influirà anche l'avvio a regime della nuova legge regionale sul credito d'imposta, che è un potente incentivo agli investimenti".
Il ministro Scajola ha rassicurato il presidente Lombardo e l'assessore Venturi, affermando che "il vecchio piano industriale della Fiat che prevedeva il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese ha subito una battuta d'arresto perché l'esplodere della crisi aveva fatto registrare, all'inizio dell'anno, un calo nelle vendite del settore auto, stimato intorno al 35 per cento. Nel frattempo la Fiat ha perfezionato e portato a termine l'acquisto della Chrysler, mentre la ripresa economica ha consentito di far attestare la flessione delle vendite nel settore auto alla quota del tre per cento".
Inoltre, secondo il ministro Scajola, la Fiat ha garantito il mantenimento delle attività produttive dello stabilimento di Termini Imerese, anche a fronte di una riconversione produttiva, e prossimamente il ministro chiederà precisi impegni all'amministratore delegato di Fiat Auto, Sergio Marchionne, sull'occupazione nel Mezzogiorno.
"L'occupazione sarà salvaguardata - si legge in una nota del ministero dello Sviluppo economico - e il governo, insieme alla Regione siciliana, è pronto a sostenere con un contratto di programma l'eventuale riconversione produttiva". "La situazione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese non va drammatizzata. [...] La Fiat ha infatti garantito il mantenimento dell'attività produttiva dell'impianto, anche se dopo il 2011 la produzione di auto potrebbe essere sostituita con quella di altri prodotti, sempre nel settore automotive", si legge ancora nella nota.
Il primo dicembre Scajola incontrerà Marchionne per un punto sul piano industriale Fiat. L'appuntamento è fissato per valutare la proposta di prolungamento del regime degli ecoincentivi destinati al sostegno del mercato dell'auto, in preparazione del successivo vertice presieduto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. "In quella occasione chiederò a Marchionne impegni precisi sul futuro di tutti gli stabilimenti italiani, in particolare di quelli del Mezzogiorno. Dopo l'incontro a Palazzo Chigi mi impegno a convocare uno specifico tavolo su Termini Imerese con l'azienda, la Regione e i sindacati", ha aggiunto Scajola nella nota.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, Reuters]

 

 

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19 novembre 2009
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