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La mafia dietro gli spettacoli classici del Teatro greco di Siracusa

Dieci condanne, due assoluzioni e otto prescrizioni: così si è concluso il processo "Agamennone"

24 maggio 2011

I giudici del tribunale di Siracusa hanno emesso condanne per 63 anni di reclusione al termine del processo "Agamennone" sulle infiltrazioni mafiose nella gestione degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa.
Sono dieci le persone giudicate colpevoli, mentre ammontano ad otto le assoluzioni. Alla sbarra c'erano pure i vertici dell'Inda, l'istituto nazionale del dramma antico, che organizza le rappresentazioni nell'antica cavea.


"Agamennone", opera di Emilio Isgrò

Nel marzo di 10 anni fa vennero svelati gli interessi di ambienti mafiosi nella gestione di alcuni servizi collaterali agli spettacoli classici del Teatro Greco di Siracusa.
Sono stati condannati gli imputati che dovevano rispondere del reato di associazione mafiosa, ma non è stata accolta la richiesta per le aggravanti contestate soprattutto a funzionari, dirigenti ed impiegati dell'Inda in carica negli anni oggetto dell'indagine. In questo caso i reati sono stati coperti dalla prescrizione.
La sentenza ha riguardato il prof. Filippo Amoroso, l'avvocato Antonino Greco, Vincenza De Vita, Stefania De Angelis, Concetto Gilè Giorgio Punzo. Assolti, invece, Sebastiano Garro e Salvatore Barchi. La condanna più severa, 14 anni di reclusione, è stata inflitta a Sebastiano Cassia.
Condannati pure i fratelli Antonio e Gerardo Spinoccia, a nove anni e quattro mesi ciascuno. Cinque anni e otto mesi sono stati inflitti a Salvatore Bongiovanni, sei anni e mezzo a Roberto Ferrara. Un altro imputato, Ernando Di Paola, è stato condannato a cinque anni e mezzo, Michele Midolo a due anni, ma in continuazione con una precedente sentenza della Corte d'assise di Siracusa. Il Tribunale ha poi inflitto sei anni di reclusione a Francesco Planeta, cinque anni e quattro mesi a Giuseppe Procopio.
L'ex direttore amministrativo dell'Inda, Loreto Ferranti, è stato condannato a due anni e otto mesi, pena interamente condonata. Non luogo a procedere anche per l'ex presidente dell'Inda, il prof. Umberto Albini, scomparso a gennaio. Gli imputati condannati dovranno pure pagare all'Inda, che si è costituita parte civile, una provvisionale di mezzo milione di euro.

[Informazioni tratte da AGI, Ansa, Lasiciliaweb.it]

 

 

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24 maggio 2011
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