La mafia in un piatto di pasta, da masticare lentamente e a fondo
La pasta con il marchio "Libera Terra" sarà infatti ottenuta dal grano duro coltivato biologicamente su terreni appartenuti a Totò Riina.
La produrrà la Cooperativa Placido Rizzotto in collaborazione con il Conapi, il consorzio di apicoltori e agricoltori biologici italiani che raccoglie 155 produttori singoli, quattro associazioni e dieci cooperative, e sarà distribuita da Mediterrabio.
La Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, che fa parte dell'Associazione Libera nata nel '95 per iniziativa di Don Luigi Ciotti e di Rita Borsellino, coltiva grano duro con metodo biologico sui circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia che gestisce in comodato nel comune di Corleone.
La pasta "Libera Terra" sarà prodotta in sette formati tradizionali con metodo artigianale in un antico pastificio palermitano ed essiccata a 40 gradi per circa 48 ore.