La maledizione di Verbumcaudo
Il sindacalista Cgil, Vincenzo Liarda, ancora nel mirino: fiamme nella sua casa di campagna
Una nuova intimidazione mafiosa è stata compiuta ai danni di Vincenzo Liarda, il sindacalista della Cgil da tempo impegnato per l'assegnazione a una cooperativa sociale del feudo di Verbumcaudo confiscato al boss Michele Greco. La sua casa di campagna è stata bruciata.
Gli attentatori hanno accatastato i mobili in una stanza e hanno appiccato il fuoco. Quindi sono fuggiti. L'episodio risale a un paio di giorni fa ma è stato scoperto questa sera dal sindacalista che ha avvertito i carabinieri. La casa presa di mira, che ha subito gravi danni, si trova nel terreno di contrada Chiavelli, sulla strada tra Polizzi Generosa e Scillato, dove l'anno scorso era stato compiuto un altro atto di intimidazione: centinaia di alberi di ulivo erano stati tagliati.
Liarda è da tempo oggetto di minacce e di attentati. Oltre a ricevere buste con proiettili ha subito il danneggiamento dell'auto. I messaggi intimidatori sono cominciati quando Liarda ha intrapreso, con manifestazioni e prese di posizione, un'iniziativa per l'assegnazione del feudo confiscato ai giovani di una cooperativa.
"Sono molto preoccupato - ha dichiarato il sindacalista - anche perché già nelle scorse settimane avevo già ricevuto una lettera minatoria che coinvolgeva la mia famiglia. Adesso non so proprio cosa fare".
A novembre il bene, una grande azienda agricola e di un terreno di 150 ettari, è stato assegnato, dall'Agenzia nazionale dei beni confiscati, alla Regione, che lo ha "girato" al "Consorzio sviluppo e legalità". La richiesta del governo regionale è di utilizzare il bene per il "futuro occupazionale ed economico dei residenti nel comprensorio".
[Informazioni tratte ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]