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La meritocrazia entra nella politica

Ok dell'Ars al Ddl M5s sulle nomine dei dirigenti: "Da oggi più spazio al merito e meno alla politica"

20 giugno 2014

"Una legge che si evolve dopo quasi 40 anni. Finalmente l’Ars approva una misura che tende a riequilibrare i rapporti tra governo e parlamentari. Da questo momento sarà più facile approvare una norma".
Così il deputato Cinquestelle Salvo Siragusa, primo firmatario del Disegno di legge n.127-30/A approvato mercoledì in Aula. "Fin dall’inizio della legislatura - affermano Siragusa e il capogruppo M5s all’Ars Francesco Cappello - ci siamo accorti che le nomine, più che al merito e alle competenze, mirano sempre a spartizioni di tipo politico, soprattutto quando più ci si avvicina a periodi elettorali. Grazie a questa norma tutto ciò non sarà più possibile".

Il testo che modifica una legge regionale del 1976, ha lo scopo di rafforzare il ruolo della Commissione parlamentare competente a valutare le nomine e designazioni governative. Le modifiche riguardano diversi aspetti del procedimento; in prima istanza quelli attinenti il termine per l’espressione del parere da parte della Commissione nei casi d’urgenza, che da 15 giorni passa a 30 giorni (garantendo, quindi, la possibilità di esaminare meglio il merito della richiesta). Altro aspetto rivoluzionario della norma: "Basta alle nomine effettuate durante la campagna elettorale; lo stop dal quarantacinquesimo giorno prima delle votazioni". Ulteriore modifica riguarda la maggioranza richiesta per esprimere il parere contrario, infatti il testo prevede che sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti della Commissione e non più la maggioranza di due terzi. Infine, si introduce una norma specifica riguardante le nomine di dipendenti regionali, attualmente non sottoposte al parere dei parlamentari ma effettuate direttamente dal governo. "Grazie al ddl M5s si prevede l’obbligo di dare comunicazione alla Commissione delle nomine relative a dirigenti e funzionari dell’amministrazione regionale".

Il disegno di legge del Movimento 5 stelle entra, quindi, anche nel merito delle nomine dei presidenti degli Ersu, gli enti che si occupano del diritto allo studio universitario e privi di guida da più di un anno e mezzo, come nel caso di quello palermitano. "Il testo - afferma Cappello - rappresenta un utile deterrente all’indecente spettacolo a cui stiamo assistendo da numerose sedute in una commissione che si è arenata sulla questione. Siamo spettatori di un braccio di ferro tra governo e maggioranza, dove l’opportunismo dell’uno e dell’altro sta di fatto impedendo che l’Ersu abbia una guida capace e competente". "Basta più balletti, - concludono i due parlamentari all’Ars del Movimento - il governo sarà tenuto a dare conto delle proprie scelte e le procedure saranno velocizzate".

- www.sicilia5stelle.it

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20 giugno 2014
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