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La mobilitazione della Formazione

L'assessore Scilabra rassicura i lavoratori, ma questi scendono in piazza

10 maggio 2013

"Intendiamo portare avanti la riforma del settore per consegnare alla Sicilia un nuovo sistema basato sulla qualità e sulla trasparenza. Terminata la prima annualità dell'avviso 20 garantiremo la continuità dell'attività lavorativa senza alcun vuoto, proprio perché abbiamo a cuore il futuro dei lavoratori".
Queste le parole dell'assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, dopo l'incontro con le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori, insieme al Presidente Rosario Crocetta.

"Nessuno ha mai paventato l'ipotesi di uno stop del settore, intendo ribadirlo a tutti i lavoratori - ha detto l'assessore - Cessino le favole su presunte riqualificazioni a 600 o 700 euro al mese per i lavoratori, si spenga l'incendio dei licenziamenti collettivi poichè in nessuna occasione abbiamo ipotizzato uno stop delle attività. Fino ad oggi la programmazione dei corsi di formazione è stata destinata alla volontà degli enti di formazione professionale, oggi rovesciamo questo modello: i corsi della nuova formazione professionale siciliana li determinerà il Governo regionale in base alle esigenze del mercato siciliano, dobbiamo assumerci la responsabilità di programmare lo sviluppo e il futuro formativo delle nuove generazioni". "Il nuovo sistema, infatti - ha continuato - sarà rivolto ai giovani siciliani tra i 19 e i 35 anni per formarli e attribuirgli qualifiche spendibili nel mercato del lavoro. Non intendiamo mai più finanziare corsi con un solo allievo e percorsi formativi non aderenti alle necessità del mercato. Una vera riforma non può prescindere da un nuovo sistema di accreditamento per gli enti rigoroso e capace di innalzare il livello di qualità. Un sistema già pronto e che ufficializzeremo la prossima settimana. In questo percorso l'azione del Governo non può prescindere dal riaggiornamento dell'Albo di tutto il personale della formazione professionale, uno strumento previsto dalla legge 24 del 1976 che è stato disapplicato nel tempo, e che intendiamo rafforzare quale strumento di garanzia per i lavoratori".

Nonostante le "rassicurazioni" dell’assessore, la Flc Cgil, la Cisl Scuola e la Uil Scuola hanno confermato lo sciopero e le manifestazioni di oggi per le quali hanno sollecitano "la più ampia partecipazione per sostenere la grave vertenza in corso e per la riforma del settore della formazione".
E sono migliaia i lavoratori giunti da tutta la Sicilia nel capoluogo per partecipare alla manifestazione di protesta. Venti i pullman arrivati nel capoluogo dalle nove province.

"Abbiamo ricevuto diversi input dal governatore Crocetta che mostrano l'interesse a risolvere la vertenza positivamente, buone intenzioni ancora da concretizzare, ma sembrano essere lontane da una capacità di intervento immediata da parte dell’amministrazione, anzi al momento sono state evidenti le difficoltà", hanno spiegato Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola al termine di un lungo vertice fra parti sociali e Regione. "Abbiamo ribadito la necessità - aggiungono Giorgio Tessitore, segretario regionale Cisl Scuola, e Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola - di giungere presto ad un accordo contenente le linee fondamentali per la riforma del sistema, che attraverso il nuovo accreditamento ed una migliore finalizzazione delle progettualità, garantisca un servizio al mercato del lavoro, ai cittadini ed ai giovani siciliani, assicurando anche la continuità occupazionale".
Nel corso dell’incontro il Governo ha dichiarato di volere superare gli ostacoli per l’emanazione dei mandati e il loro pagamento, e ha illustrato anche le linee sulle quali intende procedere per consentire l'avvio delle attività formative della nuova annualità (dopo giugno 2013).

"L’assessore Scilabra ha assicurato che tutte le attività compatibili con gli obiettivi del Piano giovani saranno finanziate in continuità all’Avviso 20, se coerenti con i fabbisogni del mercato del lavoro identificati insieme all’Istituto di ricerca Censis, dopo la riedizione dei progetti già valutati e precedentemente ammessi a finanziamento - spiegano Tessitore e Migliore -. L’intenzione del Governo è di utilizzare le risorse del Piano giovani, pari a 286 milioni complessivi, sia per la seconda che anche per la terza, noi abbiamo espresso le nostre riserve sull'insufficienza delle risorse e chiesto chiarimenti maggiori sulle tutele del personale eventualmente non impegnato nelle attività corsuali".
Crocetta, riferiscono i due sindacalisti, ha detto di voler tutelare il personale impegnato negli sportelli, ma "queste dichiarazioni - concludono - non sono state supportate da atti leggibili né illustrate nei dettagli. Anche su questo ci siamo riservati di valutare gli atti concreti ancora non esistenti".

[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Italpress-Corriere del Mezzogiorno]

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10 maggio 2013
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