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La monotonia del posto fisso

Tutte le reazioni provocate dalla frase sulla "monotonia del posto fisso" detta dal premier Monti in televisione

03 febbraio 2012

Il posto fisso non esiste! Il premier Mario Monti l'altra sera ospite a Matrix, lo ha spiegato in poche parole, utilizzando, certamente per lui, solo quelle necessarie. Una spiegazione da... tecnico. Insomma, i giovani devono abituarsi a questa idea: "Tutte le cose che stiamo cercando di fare sono operazioni di ricerca della consapevolezza. I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia".
Le parole di Monti, come sappiamo, hanno scatenato mille polemiche e discussioni. Certo, poi il premier ha spiegato (spiegato, e non smentito, come usava fare una certa persona prima di lui): "La finalità principale della riforma è quella di ridurre il terribile apartheid che esiste tra chi per caso o per età è già dentro e chi fa fatica ad entrare".

Niente da fare. Le sue parole e le sue spiegazioni, in linea di massima non hanno convito, e l'uscita del premier è stata definita, quando è andata bene, una frase inopportuna visto il grave periodo che gli italianoi stanno affrontando.
Francesco Storace, leader de La Destra, per commentare la frase di Monti si è affidato all'ironia, ricordando che "Monti farà il senatore a vita e avrà il suo posto fisso, quindi dovrebbe fare molta attenzione quando usa le parole". "Mi indigno per la leggerezza con cui vengono dette certe cose - ha aggiunto - davvero Monti pensa che si possa saltellare da un lavoro all'altro con tanta facilità come accade negli altri Paesi?".
L'ex ministro Renato Brunetta (finito spesso al centro delle polemiche per parole pronunciate in occasioni pubbliche) ha detto invece: "Ho una grande simpatia per il luogo comune di Monti perchè è coraggioso. Ho detto anch'io tanti luoghi comuni e sono stato crocifisso, insultato ma anche apprezzato, dai fannulloni ai panzoni e così via: ma questo Paese, la stampa soprattutto, ha dei tassi di ipocrisia spaventosi".
Ad un altro ex ministro di Berlusconi, Giorgia Meloni, che si è occupata di Politiche giovanili, le parole di Monti non sono proprio piaciute: "Monti sa benissimo che i giovani non inseguono più da tempo la chimera del posto fisso. Ormai, loro malgrado, se ne sono fatta una ragione. Chi sembra invece non averlo capito sono le banche e gli istituti di credito che, senza busta paga e, appunto la garanzia di un lavoro a tempo indeterminato, non fanno nulla e non concedono mutui per l'acquisto della prima casa. Il nodo quindi non la mobilità, ma il precariato e l'instabilitá del posto di lavoro, che rendono la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze al primo impiego, figli di un dio minore dal punto di vista delle prospettive di vita".
Le dichiarazioni del premier non hanno destato la meraviglia dell'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: "Monti ha ragione, nessuno scandalo. Il Presidente Monti - ha spiegato - ha correttamente constatato che nelle economie moderne cambiano velocemente i modi di produrre ed organizzare i beni e i servizi cambiando conseguentemente i rapporti di lavoro. Ed ha ancora ragione quando indica ai nostri giovani il diritto e il dovere di cogliere tutte le opportunità che questi cambiamenti inducono perché le insicurezze possono essere rovesciate in sicurezze attraverso la possibilità e la volontà di accedere alle competenze".

Critiche al presidente del Consiglio sono arrivate anche dal fronte del centrosinistra. "È stata una delle peggiori performance televisive del presidente del Consiglio - ha tagliato corto Nicola Latorre, vicepresidente del Pd al Senato -. Teorizzare che la società non è dinamica perchè c'è l'articolo 18, perché c'è il posto fisso è una sciocchezza. Teorizzare che il posto fisso è noioso credo sia discutibile e io non la penso proprio così".
"Il posto fisso diventa monotono quando uno ce l'ha, e ti puoi guardare intorno. Quando non ce l'hai è desiderabile", ha commentato il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, che ha poi sottolineato: "Quella del premier è stata una battuta. Il pensiero di Monti, che conosco, è un po' più articolato".
Il senatore del Pd ed ex ministro del Lavoro Tiziano Treu ha cercato di ridimensionare la polemica: "Non credo proprio che Monti abbia voluto tessere l'elogio della precarietà. E credo che il premier volesse dire che il posto fisso non esiste più, e questo lo si sa, e che per quanto riguarda la necessità di cambiamento del posto di lavoro, se questo è volontario ed è legato a un arricchimento professionale, si tratta di una dinamica già presente in molti altri Paesi". Quello che però "è veramente importante - ha concluso l'ex ministro - non sono le parole, ma i fatti: stiamo a vedere cosa si farà nell'ambito della riforma del mercato del lavoro".
Parla invece di un "Monti invasato irresponsabile che guarda alla società dal buco della serratura di una banca", Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, che aggiunge: "Il suo attacco al posto fisso, in un momento in cui la gente ha paura del domani, è tipico di un signore ricco che letteralmente non sa come vivono le persone normali. Ed è anche -prosegue - un affronto ai giovani: ma quale monotonia? Lo vada a dire alle centinaia di migliaia di precari, sfruttati, sotto pagati, senza diritti. La flessibilità in Italia è stata declinata solo e soltanto come precarietà: ed è vergognoso che un premier usi certi termini di fronte al dramma di tanti lavoratori".
Critiche anche dall'Idv. Per Antonio Di Pietro Monti "prova a fare il furbo ai danni di milioni di ragazzi. E' come dire a uno che non mangia da giorni che la dieta fa bene". "E' molto sgradevole" ha scritto il leader Idv sul suo blog, perché il premier "non lo dice a professionisti che possono scegliere tra un lavoro ben pagato e un altro" ma a "ragazzi e disoccupati".
Per niente "stupito" infine Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà: "Lo ripetiamo da tempo: Monti è la variante colta della destra europea. Questa volta è però anche la variante sgraziata di quella destra. I milioni di giovani e meno giovani che hanno a che fare con quella vera piaga sociale che si chiama precarietà, non si meritano certo tale considerazione da parte delle istituzioni. Una cosa è chiara - ha concluso Vendola - un'Italia migliore non la si può certo costruire su questi propositi".
La Cgil si è affidata invece al twitter istituzionale per commentare l'uscita del capo del governo: "Precari per tutta la vita? Ma che noia e che monotonia". Certo, prosegue il sindacato, con la "disoccupazione oltre l'11%, un giovane su tre disoccupato, due su tre al Sud. Quanto tempo libero, chissà come si annoiano e che monotonia". Insomma, si sottolinea, "i professori stanno lavorando con impegno ma di tanto in tanto spunta il loro snobismo. I ministri non vivono fra noi".

La risposta del popolo dei social network al premier - Ovviamente non si sono fatte attendere sul web le reazioni alle dichiarazioni del presidente del Consiglio. Sono tre gli hashtag - parole chiave che nei tweet definiscono l'argomento di discussione globale - dedicati a questa vicenda: oltre a '#monti', infatti, c'è spazio anche per '#postofisso' e '#monotonia'. Alessandro scrive: "caro Monti, vallo a spiegare alle banche che il posto fisso è una monotonia e quindi i prestiti e i mutui li danno solo a chi è monotono". Come spesso accade, è l'ironia a prevalere nei commenti, malcelando una certa indignazione. Scrive Cristina: "Posto fisso monotono? A casa sul divano invece è tutta un'avventura!", le fa eco Daniela: "il posto fisso è monotono ma il mutuo variabile è veramente eccitante". La polemica si accende soprattutto quando entrano in gioco le esperienze personali degli utenti: "In tre anni da laureato - scrive Simone - ho fatto soltanto stage gratuiti, quindi al posto fisso nemmeno ci pensavo. Sogno un contratto a termine, pagato!", "i giovani più che il mito del posto fisso hanno il mito del posto e basta", aggiunge Chiara. "Che monotonia il posto fisso, disse il senatore a vita", sentenzia Davide, "Mario Monti è stanco del posto fisso. Sono disposto a bere questo calice amaro e prendere la sua posizione trentennale da ordinario", tweetta Roberto, mentre Salvatore si domanda: "Cosa sarebbe successo se la frase sul posto fisso l'avesse detta Berlusconi?". "Io - scrive Fabio - sono d'accordo con Monti se va fino in fondo: non solo è noioso il posto fisso, è noioso lavorare". "Quel monotono del mio direttore di banca - scrive invece Franz - prima di concedermi il mutuo si è assicurato che fossi abbastanza monotona anch'io".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Repubblica.it]

 

 

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03 febbraio 2012
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