La mostra ''Visionari di Sicilia'' mette in luce le ''affinità elettive'' tra la Germania e la Sicilia

Friburgo ama la Sicilia e una "porzione" (o pozione?) di magico fascino siciliano vivifica da alcuni mesi il cuore della città dove, nella sede della Accademia Cattolica, è stata allestita una mostra dal titolo suggestivo "Visionari di Sicilia" che ha riscosso un tale successo da rimanere aperta per circa quattro mesi e chiuderà i battenti solo il 10 luglio prossimo.

Si tratta infatti di una iniziativa di assoluta completezza in cui due artisti palermitani, Elena Ilardi e Martin Emschermann, hanno saputo trasporre il proprio immaginario ideativo, sì da costituire una sorta di specchio fedele non solo del loro percorso creativo, ma anche di aspetti salienti della cultura siciliana di cui si sono fatti ambasciatori in Germania.
La pittrice Elena Ilardi e lo scultore Martin Emschermann, originario di Friburgo ma ormai stabilmente trapiantato ai piedi del Monte Pellegrino, dimostrano nelle loro opere come l'arte sia prima di tutto una condizione, una testimonianza di vita, memoria e vissuto quotidiano.

Un vero "Viaggio in Sicilia" a Friburgo quindi, in grado di svelare, con la serie "varchi sonori" di Elena Ilardi, la realtà che sta dietro agli stereotipi della Sicilia vista da lontano. Così "l'isola del sole", come viene spesso definita, rivela nei quadri della Ilardi il suo aspetto ombroso, ad occhi chiusi, perché, come sostiene l'artista "la luce siciliana è talmente accecante che si vede e sperimenta solo dall'ombra. Contrariamente a quanto si crede, il siciliano cerca il buio".
Elena Ilardi mostra di voler narrare, grazie alla pittura, la vita nella società siciliana e nella serie "recinti" esplora il mondo della famiglia, della scuola, della vita di chi resta e di chi parte, come gli emigranti. 

La vita dei quartieri di Palermo, con richiami al mondo del teatro dei Pupi siciliani e ai templi di Selinunte, traspare con forza dalle sculture di Martin Emschermann, in cui materia "povera", come la terracotta, è lavorata in modo da trasmettere un intreccio di luce e di ombre che sono la confluenza di suggestioni astrattiste e dinamismi di matrice classica e mediterranea.
Si coglie tutta l'esuberante irrequietezza di un artista in cui convivono due anime, quella tedesca e quella italiana, incline a ricercare moduli espressivi sempre nuovi per esprimere l'impellenza della sua creatività.

La mostra "Visionari di Sicilia", patrocinata dal Consolato d'Italia a Friburgo e dall'Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, ha segnato l'avvio di una promettente collaborazione con la locale Accademia Cattolica, una delle istituzioni culturali più attive nella capitale del Baden del Sud.
A delineare le aspettative riposte in questa collaborazione è Hanna Lehmann, "Studienleiterin" e responsabile per le questioni ambientali della prestigiosa Istituzione friburghese.

L'Accademia Cattolica, nata nel 1956, é una delle strutture di una rete di Istituti affini diffusi sul territorio federale, con il compito di promuovere conferenze e convegni su argomenti di attualità dalla politica alla sociologia, dalla medicina all'ambiente. La futura collaborazione con il Consolato italiano si articolerà su più livelli. Innanzitutto inserendo l'Accademia Cattolica nel programma di visite delle numerose delegazioni interessate alla politica ambientale praticata nella capitale del Südbaden. In secondo luogo intensificando il numero di iniziative congiunte, da quelle culturali in senso stretto ad eventi che coniughino ambiente ed impresa. Una nuova frontiera di un settore vitale per tante regioni italiani così come per il Baden del sud, dove il nostro Paese può vantare realtà di primo piano a livello internazionale e la cui affermazione sul mercato tedesco potrebbe cominciare dalle porte della Selva Nera.

Fonte: Aise