La musica che unisce i popoli in un concerto al Duomo di Catania
Con l'Arab Music Orchestra di Nazareth l'unione possibile fra arabi e israeliani
L'evento si terrà oggi (sabato 21 dicembre), nel Duomo di Catania.
L'Arab Music Orchestra è un ensemble di musicisti israeliani e palestinesi che, con la loro pacifica coesistenza sul palco, cercano di essere un esempio di pace. Ad organizzare il concerto è stata la Curia catanese, in collaborazione con l'amministrazione locale e con l'impresario Pompeo Benincasa.
L'orchestra è stata fondata nel 1990 dal maestro Nizar Radwan ad Haifa, dove ha sede uno dei Conservatori più importanti d'Israele dal quale provengono tutti i musicisti dell'Orchestra.
Haifa è anche la seconda città israeliana, la più industrializzata e, al tempo stesso, la più tollerante. Da secoli, ad Haifa ebrei e musulmani vivono insieme senza problemi, sino ai nostri giorni. La popolazione oggi è composta al 60/70% da israeliani ed il resto da arabi e drusi. Non è un caso che il nuovo leader del Partito laburista israeliano, prossimo sfidante di Sharon nelle elezioni di gennaio 2003, è proprio l'attuale sindaco di Haifa, Mintzna, che da più di otto anni è votato sia dagli ebrei che dai musulmani.
La stragrande maggioranza dei componenti dell'orchestra, pur diplomandosi ad Haifa, proviene da Nazareth, città quasi interamente araba, anche se appartenente a tutti gli effetti allo Stato d'Israele e, dal punto di vista religioso, a prevalenza musulmana, ma con una forte presenza cattolica.
L'ensemble israelo-palestinese di Nazareth intende e riesce a trasmettere un messaggio di tolleranza politica e religiosa che ha pochi eguali, visto che da dodici anni calca i palcoscenici di tutto il mondo, a dimostrazione di come la musica a volte sia più forte di qualunque steccato ideologico, politico e religioso.
Il repertorio che eseguirà l'Orchestra sarà composto dalla musica dei grandi interpreti arabi del dopoguerra, in particolar modo sulle canzoni di Oum Koultum, vera leggenda per tutti gli arabi, la più famosa cantante araba sinora esistita. Oum Koultum, egiziana, è morta nel 1975, i suoi funerali sono stati i più grandi della storia egiziana dei tempi moderni, nessuno, neanche i capi di stato, hanno avuto una massa così imponente di persone.
L'orchestra, in linea con la tradizione classica araba, suona interamente in acustico (violini,violoncelli,contrabasso, oud, qanun e percussioni) con l'ausilio di due voci, su cui spicca quella di Loubna Slameh, giovane cantante palestinese, sulle cui spalle ricade il compito più impegnativo, che è proprio quello di misurarsi con le canzoni della inarrivabile Oum Koultum. L'Orchestra ha effettuato numerose tourneè, partecipando a prestigiosi festival come lo Sfinks Festival in Belgio,Theatre de la Ville a Parigi, Montpellier Festival, l'Orient Festival di Stoccolma, il World Festival di Amsterdam.
Il concerto di Catania è la prima nazionale del loro breve tour che si concluderà a Roma il 23 dicembre.
Fonte: Sicilynews