La Natura dei Nebrodi messa a... nudo. Polemiche sul calendario ''osè'' per il Parco dei Nebrodi
In nuda veritas, quel calendario spoglia da ogni possibile interpretazione
''La nuda natura messa sotto gli occhi di tutti''. Questa potrebbe essere una possibile lettura del calendario 2006 del Parco dei Nebrodi. Oppure: ''Nuda Natura. Ecco quel che offre il Parco dei Nebrodi!''.
Noi vogliamo scherzarci, ma le modelle nude, o in tanga, fotografate per il calendario 2006 in difesa del Parco dei Nebrodi, agli amministratori e agli ambientalisti sono sembrate un po' troppo eccessive.
Eppure l'iniziativa era istituzionale, a cura dell'Ente che gestisce il Parco. ''Ecco come possiamo invogliare la gente a rispettare la natura!'', avranno pensato gli ideatori: splendide ragazze in posa tra i boschi più pittoreschi, nelle acque del lago Maulazzo, nei pressi delle cascate del Catafurco o con maliziose scollature di fronte al cancello di una chiesa di Mistretta.
E forse la polemica è montata proprio perché si è trattato di iniziativa istituzionale.
Il preciso punto di detonazione la polemica l'ha avuta con la pubblicazione delle foto in anteprima sul sito di Repubblica (guarda). Sotto gli occhi di tutti sono apparse le ''meravigliose bellezze dei Nebrodi'' (a patto che pure le modelle siano della zona), e visto che il calendario, come consuetudine, dovrebbeessere consegnato anche agli enti istituzionali e alle scuole, tanta nuda natura ha sconvolto come una botta di iperossigenzione da alta montagna.
''Non è in questo modo che si valorizza il parco - ha commentato il neo-segretario regionale di Legambiente, Salvatore Granata - si tratta di una iniziativa di pessimo gusto per la quale chiederemo le dimissioni di chi l'ha ideata e finanziata. Questa iniziativa non si addice ad un ente regionale''.
Più ironico (e un pizzico compiaciuto dalla visione) l'intervento del sindaco di Mistretta Enzo Provenzale: ''Ho attraversato un momento di turbamento quando ho visto le foto per la prima volta. Credo che l'iniziativa è fuori di ogni dubbio originale. Se si voleva destare l'attenzione sull'ambiente ricorrendo alla bellezza femminile il risultato è stato raggiunto, comunque, non giudico il resto''.
L'imbarazzo (!) tra i vertici dell'Ente Parco, che hanno deciso di sospendere per il momento la distribuzione del calendario, è riassunto nel commento del direttore Bartolomeo Virruso: ''Evidentemente siamo riusciti a far parlare delle nostre bellezze paesaggistiche coniugandole con quelle delle modelle''. ''Comunque - ha sottolinea - è chiaro che quest'anno usciremo con due calendari: quello istituzionale, che sarà pronto la prossima settimana, conterrà rigorosamente flora e fauna dei Nebrodi; quello con le modelle sarà distribuito a parte''. Sì, magari come gadget di una rivista maschile.
F.M.