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La notizia è il boom del MoVimento 5 Stelle

Elezioni politiche 2013: il movimento di Beppe Grillo è il primo partito in Italia

26 febbraio 2013

La notizia, quella vera, e per molti aspetti sconvolgente (anche se non propriamente sorprendente) è il fragoroso botto fatto dal MoVimento 5 Stelle in tutte le regioni italiane.
Infatti, in queste elezioni politiche l'eccezionale rimonta di Berlusconi, la vittoria scappata di mano a Bersani, lo scarso risultato di Monti e la pessima fine di Ingroia, sono stati tutti eventi abbastanza prevedibili. Anche il grande risultato del movimento di Grillo, dirà sicuramente qualcuno, e con questo qualcuno effettivamente bisogna essere d’accordo. La differenza, però, sta nella storicità del fatto. Sì perché il dato storico di queste ultime elezioni è, e rimarrà il 30% delle preferenze ad un movimento fatto di normali cittadini, sponsorizzato da un comico e diffusosi via web. Insomma, si può tranquillamente affermare che, dopo le dimissioni del Papa, la notizia più potente degli ultimi anni è quella della vittoria del MoVimento 5 Stelle alle elezioni politiche italiane del 2013.

Dunque, boom di Grillo (con il MoVimento 5 Stelle primo partito), rimonta di Berlusconi (partito da sondaggi che due mesi fa assegnavano al Pdl percentuali  inferiori al 20%), centrosinistra avanti nelle percentuali e vincitore del premio di  maggioranza a Montecitorio. Ma il dato centrale è che nessuna coalizione ha al Senato i numeri per governare da sola.
Le urne hanno avuto un sapore amaro per Mario Monti, che non raggiunge il 10 per cento alla Camera, inoltre, i suoi alleati centristi, Udc e Fli, escono con le ossa rotte dalla prova elettorale. Fini resterà fuori dal Parlamento mentre Casini, che ammette la sconfitta, dovrebbe invece farcela al Senato. Con questo risultato (appena migliore al Senato) il progetto centrista non può nemmeno giocare il ruolo di ago della bilancia: i voti del  professore  non danno la maggioranza  né al centrosinistra né al centrodestra.
Fallimentare, poi, l'esperimento di Rivoluzione Civile: la lista messa insieme da Antonio Ingroia non ha raggiunto il quorum, e l'insuccesso trascina fuori dal Parlamento anche Antonio Di  Pietro.

LA SICILIA: TRA PDL e M5S - "Il Pd non ha capito la lezione siciliana, c'è stata una valutazione errata a livello nazionale: bisognava allearsi con l'Udc e a Casini dico che anche lui sarebbe stato eletto". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta il risultato elettorale  arrivando nel comitato del suo partito, il Megafono, a Palermo. Riguardo proprio alla lista del Megafono per il Senato, Crocetta afferma: "Abbiamo confermato il risultato delle regionali (circa 6%) e  siamo l'unica forza autonomista in Sicilia".
A parte il Megafono, a Berlusconi è riuscita l'operazione di rianimare il Pdl nell’isola, che raddoppiando i voti delle regionali presi quattro mesi fa, vince il premio di maggioranza al Senato, grazie anche a Mpa-Pds e Grande Sud, che però registrano un crollo verticale di consensi, attestandosi il primo poco sopra il 2% e il secondo addirittura all'1%, con i due leader Raffaele Lombardo e Gianfranco Micciché fuori dal Parlamento.
Ma il vero dato shock è il risultato del Movimento 5 Stelle: primo partito in assoluto nell'isola, intorno al 30% (anche alla Camera), il doppio rispetto alle regionali, poco sotto l'intera coalizione di centrodestra (4 punti circa). Solo terzo il centrosinistra col Pd sotto il 20%. Per Francesco Nuti, capolista eletto al Senato, il M5S "é il vero fenomeno di queste elezioni".
A parlare è anche Giancarlo Cancelleri, portavoce del Movimento di Grillo in Sicilia: "I primi dati che ci arrivano confermano che il M5s è il primo movimento politico dell'isola e abbiamo rafforzato ancora".

A Palermo, Catania e Agrigento la coalizione di Silvio Berlusconi arriva per prima, mentre a Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Trapani è boom dei grillini. Allo stato attuale, secondo i dati, i 52 seggi nelle due circoscrizioni della Camera in Sicilia 1 (Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta) e Sicilia 2 (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa) sono così ripartiti: Sicilia 1: 5 seggi al Pdl (Angelino Alfano, Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano); 1 a Fratelli d'Italia (Giampiero Cannella); 8 al Pd (Pierluigi Bersani, Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi Taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione. Nel caso Bersani optasse per un altro collegio, subentrerebbe come primo dei non eletti Franco Ribaudo); 1 a Sel (Laura Boldrini. Primo dei non eletti Erasmo Palazzotto); 8 al Movimento Cinque Stelle (Riccardo Nuti, Giulia Di Vita, Chiara Di Benedetto, Loredana Lupo, Azzurra Cancelleri, Claudia Mannino, Giuseppe Lo Monaco, Giovanni Di Caro); 1 Scelta Civica (Gea Schirò); 1 all'Udc (Giampiero D'Alia. Primo dei non eletti Ferdinando Adornato), per un totale di 25 seggi.
Circoscrizione Sicilia 2: 6 al Pdl (Antonio Martino, Stefania Prestigiacomo, Giuseppe Castiglione, Antonio Minardo, Basilio Catanoso, Vincenzo Garofalo); 1 a Fratelli d'Italia (Ignazio La Russa); 9 al Pd (Flavia Piccoli Nardelli, Giuseppe Berretta, Francantonio Genovese, Giuseppe Lauricella, Fausto Raciti, Giuseppe Zappulla, Maria Gaetana Greco, Luisella Albanella, Maria Tindara Gullo); 1 a Sel (Laura Boldrini. Primo dei non eletti Sofia Martini); 8 al M5S (Giulia Grillo, Tommaso Currò, Maria Marzana, Marialucia Lorefice, Francesco D'Uva, Gianluca Rizzo, Alessio Villarosa, Filippo D'Amico); 1 a Scelta civica (Andrea Vecchio), 1 all'Udc (Giampiero D'Alia. Primo dei non eletti Giovanni Pistorio) per un totale di 27 seggi.

Il Pdl beneficia per intero del premio di maggioranza per il Senato in Sicilia, dove nessuna delle liste collegate ha superato lo sbarramento del 3 per cento, ed elegge così 14 senatori. Questi i nomi degli eletti: Silvio Berlusconi, Renato Schifani, Simona Vicari, Giuseppe Marinello, Vincenzo Gibiino, Antonio D'Ali', Giuseppe Ruvolo, Antonio Scavone, Mario Ferrara, Bruno Mancuso, Salvatore Torrisi, Francesco Scoma, Bruno Alicata, Giuseppe Pagano (Pdl). Primo dei non eletti è Marcello Gualdani, che subentrerebbe nel caso di opzione di Berlusconi.
Sei i senatori siciliani del movimento 5 Stelle: Francesco Campanella, Mario Giarrusso, Vincenzo Santangelo, Nunzia Catalfo, Fabrizio Bocchino e Ornella Bertorotta. Quattro seggi per il Pd: Corradino Mineo, Pamela Orrù, Beniamina Padua e Amedeo Bianco. Scatta infine un seggio per il Megafono, il movimento del presidente della Regione Rosario Crocetta: a occuparlo è l'uscente del Pd Giuseppe Lumia, che torna così a Palazzo Madama.

Ecco i senatori del MoVimento 5 Stelle eletti in Sicilia

CAMPANELLA FRANCESCO

Dipendente della Regione Sicilia, nato a Palermo 48 anni fa. Laureato in lettere. Si avvicina alla politica iscrivendosi prima al Partito democratico della sinistra e poi a Rifondazione comunista. Fa parte del Movimento cinque stelle dal 2010.

MARIO MICHELE GIARRUSSO

48enne catanese, avvocato specializzato in diritto amministrativo, civile e lavoro. Impegnato nel movimento antimafia, ha collaborato col giudice Antonino Caponnetto, ed è referente dell'omonima fondazione in Sicilia. Ha studiato la mafia sanmarinese, facendo il docente al corso di formazione per giudici di San Marino.

VINCENZO SANTANGELO

Nato a Trapani nel 1972, architetto con incarichi nella progettazione e direzione dei lavori. Si occupa di materiali ecocompatibili e biodegradabili nella costruzione degli edifici. Partecipa al primo V-day nel settembre 2007, è stato candidato alle elezioni regionali sia nel 2008 che nel 2012.

NUNZIA CATALFO

Nata a Catania 45 anni fa. Lavora presso un ente di formazione (EnAIP ASAFORM SICILIA), come tutor dello sportello direzionale. Socio fondatore dell'associazione Rifiuti zero Catania, collabora con l'Unione ciechi di Caltanissetta. E' stata candidato alle amministrative al Comune di Catania nel 2008 con gli Amici di Beppe Grillo.

FABRIZIO BOCCHINO

Laureato in Fisica nel 1993, dottorato in Fisica presso l’Università di Palermo nel 1997. Impiegato come Funzionario di Elaborazione Dati presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo dal 1998 al 1999, con compiti di coordinamento delle attività del CED. Borsa di studio post-dottorato presso la Divisione di Astrofisica alle alte energie della Agenzia Spaziale Europea (ESA), con sede a Noordwijk (Olanda), dal 1999 al 2001. Dal 2001, ricercatore astronomo presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Osservatorio Astronomico di Palermo.

ORNELLA BERTOROTTA

Imprenditrice nata a Catania nel1967, ma di padre torinese e di madre milanese. Grillina della prima ora: aderisce al meetup della sua città nel 2007, candidandosi l'anno successivo alle elezioni amministrative. Impegnata in battaglie per l'acqua pubblica e per la produttività del ciclo dei rifiuti.

- La fine della Terza Repubblica (l’intervento in diretta di Beppe Grillo su La Cosa)

 

 

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26 febbraio 2013
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