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La nunnata della discordia

Braccio di ferro tra Governo e Regione: dal ministero delle Politiche agricole stop alla pesca del novellame

18 febbraio 2013

E’ braccio di ferro tra il Governo nazionale e la Regione siciliana sulla pesca del novellame. Nei giorni scorsi il ministero delle Politiche agricole ha ordinato alle Capitanerie di porto il blocco della pesca autorizzata recentemente dall'assessore regionale Dario Cartabellotta, che con un decreto, dava il via libera alle attività a partire dall'11 febbraio e per quaranta giorni. Provvedimento attualmente in vigore e che aveva causato non poche polemiche da parte degli ambientalisti. Duro l’attacco alla politica sul tema dalle associazioni del settore (Legambiente, GreenLife, Marevivo, WWF e Greenpeace): "La scellerata ed arbitraria scelta della Regione Sicilia di concedere l'ennesima, vergognosa deroga sul novellame", hanno detto, "puzza di regali pre-elettorali e soprattutto rappresenta una minaccia per il mare, le sue risorse e il futuro della pesca e dei pescatori".

Il decreto sulla pesca al novellame, pratica vietata dall'Unione europea, interveniva per tamponare la crisi del settore in Sicilia, facendo leva sullo statuto speciale che tra le materia di competenza esclusiva comprende anche la pesca. La Regione ha contestato al ministero di non avere mai adottato il piano di gestione, previsto dall'Unione europea. Lo stesso presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, nel periodo in cui era parlamentare europeo, "venne a conoscenza che il Commissario Europeo aveva autorizzato la pesca del novellame in alcune aree nel nord Italia, ma non in Sicilia. Appare veramente singolare alla Giunta di Governo che il Governo Monti si sia allineato alla scelta gia' effettuata dal precedente Governo Berlusconi, ignorando completamente la situazione in cui versa il comparto pesca in Sicilia".

"Il decreto che autorizza la  pesca del novellame in Sicilia per 40 giorni coinvolgendo poco più di 200 piccole imbarcazioni di pescatori artigianali siciliani, non è stato ritirato", ha affermato l’assessore regionale alle Politiche agricole e della Pesca, Dario Cartabellotta. "Nessuna violazione della legge perché la deroga per 40 giorni è rispettosa delle norme di salvaguardia e soprattutto - ha evidenziato l’assessore regionale - non provoca danni all’ambiente perché il  nostro provvedimento prevede l’utilizzo di un attrezzo che non "ara" il fondale marino". Cartabellotta, in merito alle ricadute sull’occupazione ha ribadito infine che "il governo regionale, in una prossima riunione, affronterà il caso perché si dovrà trovare soluzione per i pescatori che in un momento di crisi come questo speravano nella deroga che abbiamo predisposto in pieno ossequio delle regole".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, SiciliaInformazioni.com, Corriere del Mezzogiorno]

- La Regione sfida l'Ue sulla pesca al novellame (Guidasicilia.it, 12/02/13)

- A nunnata! (Guidasicilia.it, 13/02/13)

 

 

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18 febbraio 2013
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