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La nuova giunta Cammarata e i primi milioni del Cipe

Palermo ha un nuovo governo: sette i volti nuovi, nove gli assessori confermati

12 ottobre 2010

Lo scorso primo ottobre il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, aveva annunciato la consegna della nuova giunta: "Entro la fine della prossima settimana consegnerò una nuova giunta alla città". "È mia intenzione - aveva aggiunto Cammarata - sintetizzare anche a livello locale l’opposizione che si sta creando e cementando contro il governatore Raffaele Lombardo e la indegna operazione che ha consegnato il governo della Sicilia a chi ha perso le elezioni. Io, sia chiaro, non cerco nessuno. Ma, dico senza problemi, che non ho pregiudiziali nei confronti di nessuna forza che intenda sposare questo progetto. A patto, però che non ci siano ambiguità e non si facciano doppi giochi". Cammarata aveva aggiunto inoltre: "Non chiedo nulla, ma solo un riconoscimento del valore dell’operato della mia amministrazione che ha operato fra difficoltà terribili e in un momento in cui tutte le amministrazioni d’Italia stanno diffusamente navigando fra mille problemi. Ho vissuto due anni masticando amaro sotto attacco da tutti. Io, però, non mi sono sottratto alle responsabilità e ci ho messo sempre la mia faccia".

E dopo dieci giorni  ecco la nuova giunta al comune di Palermo che potrebbe pure essere ufficializzata oggi. Un governo, quello comunale, che si basa sull'allenza di ferro tra Pdl e Pid, la nuova formazione politica di Romano e Cuffaro. Sette i volti nuovi, nove gli assessori confermati. Resta fuori, per ora, il gruppo composto da Miccichè. Giovanni Di Trapani, avvocato, in quota Pid, gestirà il Patrimonio. Pippo Enea, ex Udc, ora Pid, ex presidente di Gesip, torna con la delega all’Igiene, ai Cimiteri e forse all’Edilizia privata. Ci sarà anche Mario Milone ma resta incerta la sua carica. Arriva anche Alessandro Anello che avrà lo Sport. Rientra l’avvocato Stefano Santoro del Pdl: per lui Cammarata avrebbe pensato alle delega agli Affari legali e alle Aziende controllate. Stesso persorso quello di Eugenio Randi, uomo molto vicino al sindaco. Ora rientra con attribuzioni delicate come i Tributi e il Bilancio. Al consigliere più fedele a Cammarata, Giuseppe Milazzo, sono state riservate le Ville e giardini, l’Anagrafe, la Statistica e i rapporti con il consiglio comunale. Per accettare l’incarico si dovrà dimettere da Sala delle Lapidi. Gli subentrerà Nico Ferrante, area Misuraca. Novità assoluta il nome di Giuseppe Scalzo.

La nuova compagine amministrativa si troverà subito a dover gestire 35 milioni di euro che il ministero dello Sviluppo Economico ha trasferito come prima tranche di fondi Cipe assegnati alla città per investimenti. "Il ministero - spiega una nota di Palazzo delle Aquile - ha condiviso i contenuti del cronoprogramma degli interventi predisposto dall’amministrazione comunale e, nel disporre il trasferimento della prima tranche, ha anche annunciato itrasferimenti successivi per stati di avanzamento delle opere previste". Previsti investimenti in città per 150 milioni di euro, che saranno trasferiti dallo Stato entro il 2012.
Il programma degli interventi prevede opere direttamente gestite dal Comune ed altri investimenti realizzati dalle società partecipate: Amg, Amat, Amia e Gesip.

Il cronoprogramma inviato al Ministero prevede lavori di messa a norma di edifici scolastici per circa 15 milioni di euro; la costruzione della fognatura di via Messina Marine, per 3 milioni 100 mila euro; interventi di manutenzione straordinaria sul canale Papireto, per circa 500 mila euro; lavori relativi alla realizzazione del Roseto fra via Brigata Verona e via Campania, per 984 mila euro; interventi di manutenzione e salvaguardia delle strutture nel piazzale antistante il Santuario di Santa Rosalia, per circa 200 mila euro. Tutti questi interventi saranno realizzati direttamente dal Comune.
Saranno invece affidati all’Amg i lavori di manutenzione straordinaria degli impianti elettrici degli edifici comunali e di rifacimento di impianti di illuminazione pubblica, per 20 milioni di euro; l’Amat potrà acquistare nuovi mezzi per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. Saranno affidati all’Amia i lavori relativi alla costruzione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, 60 milioni di euro così suddivisi: oltre 18 milioni per il nuovo impianto di preselezione dei rifiuti solidi urbani; 23 milioni per l’impianto di compostaggio; 10 milioni per il primo lotto di lavori della nuova discarica di Bellolampo; 8 milioni 800 mila euro per lo stoccaggio ed il trattamento del percolato. Ad Amia andranno circa 9 milioni di euro per l’acquisto dei nuovi mezzi di raccolta. Infine saranno destinati alla Gesip 20 milioni di euro che dovranno essere utilizzati per interventi di recupero di aree particolarmente degradate della città. La restante parte delle somme stanziate sarà corrisposta ad avanzamento lavori e comunque tutte le opere comprese nel Piano di intervento saranno concluse entro il 2012.

Secondo il sindaco Cammarata "si tratta di un eccellente risultato". "Queste risorse - ha detto il sindaco - daranno una boccata di ossigeno alla città e ci permetteranno di intervenire in settori fondamentali come la scuola, la pubblica illuminazione, il trasporto pubblico, le aree degradate e ci consentono di portare avanti le opere relative alla discarica di Bellolampo, aumentandone non solo la capacità di abbancamento ma migliorandone in maniera significativa le condizioni. Si tratta di risorse cospicue che siamo in grado di utilizzare rapidamente ed efficacemente, grazie alle quali le società partecipate potranno avviare una serie di indispensabili investimenti per migliorare i servizi forniti ai cittadini".

I 113 contro Cammarata - Pippo Sorbello, sindaco di Melilli (Siracusa), ha inviato nei giorni scorsi al presidente nazionale dell'Anci, Sergio Chiamparino, la richiesta "pressante e urgente", firmata da 113 sindaci siciliani, di commissariare l'Associazione regionale, per procedere a un'immediata convocazione dell'assemblea congressuale. "Chiamparino - ha spiegato Sorbello - nelle scorse settimane aveva chiesto a Diego Cammarata, che occupa a parer nostro senza legittimazione democratica la poltrona di presidente di Anci Sicilia, un'immediata convocazione del congresso, ma nel consiglio regionale (che si è svolta sabato scorso, ndr) questa convocazione non è stata nemmeno inserita all'ordine del giorno, a conferma della nostra teoria: Cammarata cerca soltanto di tirare a campare''.
Diego Cammarata era tornato nei mesi scorsi al vertice dell'Anci dopo che il giudice aveva deciso di sospendere l'elezione di Roberto Visentin per un supposto difetto nella convocazione del congresso dell'Associazione dei Comuni del 23 ottobre del 2009, in cui il sindaco di Siracusa era stato il più votato. "Il paradosso - ha detto Sorbello - è che Cammarata sia tornato in sella grazie ai suoi stessi pasticci: era infatti stato lui a stilare la convocazione irregolare della seduta. Ecco perché è urgente procedere a un commissariamento e alla convocazione del congresso se si vuole che l'Anci continui a rappresentare degnamente, legittimamente ed efficacemente i comuni siciliani".

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, GdS.it, €conomiaSicilia.com]

 

 

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12 ottobre 2010
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