La Nuova Ipsa di Palermo presenta l'Agenda mediterranea 2004
Alla Galleria d'arte ''Studio 71'', una mostra per festeggiare un'appuntamento che è ormai tradizione
Illustrata da opere degli artisti: Nino Bruno, Sebastiano Carta, Antonino G. Perricone ed Enzo Sciavolino
Edizione Nuova Ipsa, Palermo
Centro d'Arte e di Informazione
"Studio 71" Galleria e Biblioteca d'Arte
Via Ten. Luigi Rizzo n. 16, ang. Via Fuxa - Palermo
Sarà presentata al pubblico oggi, sabato 8 novembre, alle ore 18.00, presso la galleria d’arte Studio 71, l’Agenda mediterranea 2004 edita dalla casa editrice Nuova Ipsa di Palermo.
L’agenda è illustrata da opere degli artisti: Nino Bruno, Sebastiano Carta, Antonino G. Perricone ed Enzo Sciavolino; i testi e le schede biografiche sono di Vinny Scorsone.
La Nuova Ipsa (http://www.nuovaipsa.it), continua così l’appuntamento annuale, iniziato con la prima edizione datata 1996, e che nel corso di questi anni ha proposto le opere di importanti artisti nazionali.
Nell’ambito della serata sarà esposta per la prima volta al pubblico "Kaos", opera di grande formato (m.4 x 3) del pittore di Carini (PA) Antonino G.Perricone.
Con "Kaos", l’artista affronta ancora una volta l’impegno per la realizzazione di quadri di notevoli dimensioni iniziato con "Lotta per la vita" del 1996 e "Poseidon Poseidon Poseidon" del 2000.
Scrive Salvo Ferlito presentando l’artista in catalogo:
"…Quello fra ricerca estetica e pura speculazione filosofica è sovente un labile confine. Un "limen" (un limite) indefinito, lungo il quale, già da tempo, si muove con passione la pittura immaginifica di Nino Perricone. Rappresentare ad arte il khaos, scandagliarlo visualmente in ogni sua dinamica, non è, infatti, che l’approdo inevitabile d’una lunga deriva visionaria, tutta improntata all’analisi attenta e puntuale dei rapporti causali e degli accadimenti casuali su cui si fonda lo sviluppo di tutta la materia.
Non è un caso, quindi, che la profonda riflessione "cosmogonica" condotta da Nino Perricone con un afflato spiritual-demiurgico, nel suo procedere a ritroso, tappa dopo tappa, lo abbia sospinto sui lidi imperscrutabili delle origini del tutto. Per l’appunto verso quel khaos considerato dai Greci antichi (da Platone soprattutto) la matrice turbolenta da cui ogni cosa ha preso avvio, trasformando il suo disordine magmatico in un ordine apollineo, ovvero in quel kosmos mitologico controllato e presieduto dalle divinità olimpiche e da ben precisi rapporti matematici…"
La mostra rimarrà aperta fino al 15 novembre 2004 con orario dalle 17.00 alle 20.00.