La "nuova pelle" del PerciaSacchi di Palermo.
Non un semplice ristorante, non una pizzeria… un rinnovamento voluto per dare ancora più forza a un progetto che guarda all'eccellenza
Non un semplice ristorante, non una pizzeria. PerciaSacchi è un progetto a cui ha dato vita il 28 novembre di 6 anni fa Renata Ferruzza insieme alla figlia Laura. Partito come una scommessa, si è sempre di più affermato a livello locale, nazionale e internazionale, per la sua proposta gastronomica che segue i dettami della nutrizione sana, caratterizzata da una rete etica di prodotti utilizzati garantita personalmente dalla stessa Ferruzza.
Sei anni festeggiati come dovrebbe ogni grande momento della propria vita, con un evento dedicato ai giornalisti. Una serata scandita dalla presentazione del nuovo progetto di rinnovamento da parte del team che lo ha reso possibile, ma anche e soprattutto dal raffinato menu che ha allietato i palati degli ospiti presenti nelle sale piene di nuova luce e di atmosfera.
Piatti che hanno consentito a molti di rivivere i sapori di una tradizione che pesca nelle radici della nostra cultura, anche quella contadina, presentati ad arte sui piatti composti dalla chef per deliziare anche gli occhi dei commensali.
Un menu speciale, dicevamo, che si è aperto con gli antipasti - u coppu (fritto di verdure di stagione in pastella), insalata siciliana (insalata di aringa affumicata, arance, olive nere e cipollotto), e sarda allinguata (sarda, patata al limone, riduzione di aceto al miele di ape nera siciliana), passando poi al primo, uno speciale "Tramonto che unisce" (mezzi paccheri con crema di zucca, spuma di gorgonzola, guanciale e profumi di Sicilia), quindi a un tenerissimo "Capone nell'orto" (filetto di capone, crema di cipolle in agrodolce, oliva nera disidratata, finocchi e cappero), per concludere con l'irresistibile "cannolo sfogliato" che ha consentito di chiudere in bellezza un evento perfetto.
Il tutto, accompagnato da una rosa di vini scelti accuratamente per accompagnare i singoli piatti e fare la differenza con una qualunque serata. In modo specifico Millesimato Extra Brut Metodo Classico Di Legami, Zafferanà Insolia sempre Di Legami, Etna Rosè Piano dei Daini di Tenute Bosco, infine Amaro Amara.
Cuore, energia, passione, rispetto per il cibo e per la sua clientela, quest'ultima sempre sicura dell'accoglienza che riceve una volta varcata la soglia di questo locale, ancora più speciale per la magia del luogo in cui si trova, il centro storico di Palermo, esattamente al civico 5 di via Monte di Pietà.
"Menu nuovo - spiega Renata Ferruzza - ma con gli stessi principi di sempre, più rigorosi anno dopo anno. Il mio è un progetto che privilegia prima di tutto il rapporto con gli occhi, con chi in prima persona coltiva la terra, alleva gli animali, lavora il latte e i prodotti".
"Nasce tutto dalla volontà di pensare attraverso altri schemi - continua Ferruzza -, guardando prima di tutto alla presenza di quei principi di salute nutrizionali non così facili da trovare al di fuori delle mura domestiche. Proseguendo con quella ricerca storica di ricette della tradizione che ci consentono di recuperare la memoria dei nostri avi. Un percorso che faccio personalmente da tempo e che 6 anni fa ho deciso fosse il caso di condividere con la mia città".
Con la riapertura di PerciaSacchi si è anche inaugurato uno spazio che ospiterà eccellenze artistiche. Il primo è stato il fotografo Mario Virga, anche lui in sala, con un'anteprima della sua mostra "Palermo ‘O Cara. Un ritratto per Palermo Capitale della Cultura". Graditissima ospite Alessandra Salerno, tra i protagonisti degli scatti di Virga. Insieme al suo, da potere ammirare ogni giorno da PerciaSacchi, i ritratti di Mimmo Cuticchio, Davide Enia e Giovanni Sollina.
La mostra fotografica e la serata dedicata ai giornalisti - che hanno anticipato la riapertura al pubblico di sabato 8 dicembre - sono solo i primi di una serie di eventi che daranno modo a PerciaSacchi di esprimere sempre più al meglio le sue potenzialità, utilizzando e sfruttando i più diversi linguaggi espressivi.