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La nuova Rete Ospedaliera Siciliana

Il governatore Lombardo: ''Un passo avanti verso la riduzione degli sprechi''

25 settembre 2008

La scorsa notte la Giunta regionale di governo ha dato il via libera alla parte forse più impegnativa del Piano di rientro dal deficit della sanità siciliana. E' stato dato infatti il via libera al provvedimento che ridisegna la rete ospedaliera dell'Isola e che prevede un corposo taglio del numero delle aziende che passano da 29 a 14.
In particolare, le Ausl restano nove e incorporeranno le aziende ospedaliere delle rispettive province. Le aziende ospedaliere, che attualmente sono 17, diventeranno due: una a Palermo (l'Arnas Civico alla quale viene accorpato il presidio ospedaliero Ingrassia) e l'altra a Catania (unificazione dell'Arnas Garibaldi e dell'azienda ospedaliera Cannizzaro). I Policlinici di Palermo, Catania e Messina si integreranno, sulla base di protocolli d'intesa, con le rimanenti aziende ospedaliere delle tre città.

Prevista la riduzione di 5 mila posti letto per acuti tra pubblico e privato con la riconversione di circa 3 mila posti per lungodegenza e riabilitazione.
Il riordino della rete territoriale punta ad assicurare servizi efficaci, distribuiti sul territorio e rispondenti alla continuità assistenziale.
Saranno istituiti i presidi territoriali di assistenza, attivi giorno e notte, collegati con i Comuni, superando così l'attuale suddivisione in distretti delle Ausl.
Il provvedimento, che dovrà passare al vaglio dell'Assemblea regionale, fa dunque parte integrante del Piano di rientro: entro oggi verrà trasmesso al ministero della Salute che dovrà esaminarlo insieme agli altri provvedimenti già assunti nei giorni scorsi per poi decidere sulla validazione entro la metà del prossimo mese.

"Il piano per la nuova rete ospedaliera siciliana rappresenta una vera svolta nel sistema sanitario regionale e voglio condividere la mia grande soddisfazione con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e con tutti i componenti della giunta di Governo i quali hanno saputo ascoltare le motivazioni che hanno portato a questo modello operativo, dando anche un importante contributo per il raggiungimento di un risultato che costituisce una tappa rilevante in vista del successivo dibattito parlamentare". Queste le parole dell'assessore alla Sanità Massimo Russo, dopo l'approvazione in giunta dello schema di decreto: "Rimodulazione della rete ospedaliera e riordino della rete territoriale".
"Sono sicuro - ha aggiunto l'assessore - che il senso di responsabilità delle forze politiche renderà agevole il confronto in aula dal quale mi aspetto un ulteriore apporto costruttivo. La rete ospedaliera siciliana, così come è stata disegnata nel progetto approvato, permetterà la realizzazione di un modello sanitario moderno ed efficiente, capace da un lato di contenere la spesa e dall'altro di migliorare l'offerta nei confronti dei cittadini evitando gli sprechi e presidiando il territorio in modo capillare"

"Con l'approvazione del piano di contenimento della spesa il governo regionale fa compiere alla sanità siciliana un grande passo avanti verso la riqualificazione la razionalizzazione dei servizi e della spesa. Il nostro sistema sanitario costerà meno e funzionerà meglio [...] Questa circostanza ci permette di tagliare quelli che oggettivamente sono gli sprechi per indirizzare maggiori risorse verso le eccellenze" ha commentato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, soddisfatto per l'approvazione, entro i termini concordati col governo nazionale, del piano di contenimento della spesa sanitaria. "In questo momento - ha aggiunto - sento il bisogno di ringraziare gli operatori del mondo della sanità: migliaia di persone che svolgono con scrupolo e coscienza funzioni delicatissime e di cui, troppo spesso e con superficialità, si parla male senza cognizione di causa"

Una parte di quegli operatori del mondo della sanità, però, sembra non abbiano sentito il ringraziamento del governatore. "Salute e lavoro sono i più sacri diritti dei cittadini", "siamo quelli che ti abbiamo votato": sono questi alcuni degli striscioni mostrati dai circa 3 mila manifestanti - tra dipendenti, licenziati e pazienti delle strutture convenzionate esterne - che hanno partecipato ieri all'iniziativa di protesta promossa a Palermo contro i tagli decisi dalla Regione.
Il corteo, che ha attraversato le vie del centro storico, si è diretto a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana.
"Dall'8 settembre lavoro part time - ha spiegato una dipendente del laboratorio Uditore di Palermo - dal tempo pieno ora sono passata al tempo ridotto, con la decurtazione del 50% del mio stipendio. Non so come arrivare a fine mese con poco più di 400 euro".

La manifestazione di alcuni ha poi assunto toni esagerati e i rappresentanti sindacali delle sigle Sbv, sindacato branche a visita, e Cssp, confederazione strutture sanitarie private, hanno abbandonato il corteo, in segno di protesta contro quelli che definiscono gli "eccessi" di alcuni manifestanti. "Si è perso di vista il vero spirito della protesta - ha spiegato Salvo Gibiino, presidente del Sbv - si sta degenerando nei toni e scadendo negli insulti personali contro il presidente della Regione Sicilia Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Questa non è protesta costruttiva". Lo scopo della manifestazione era quello "di farci ascoltare - ha detto Salvatore Polizzi, presidente del Cssp - e farci ricevere dal presidente per parlare civilmente del piano di rientro. Ci dissociamo da quello che sta avvenendo davanti Palazzo d'Orleans". [Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, AGI] 

Cisl Sicilia: "Ok al piano Russo ma il Governo concerti fase a due" - "Ci auguriamo che il governo nazionale approvi in tempi brevi il piano di rientro messo a punto dall'assessore regionale alla Sanità". A dirlo è il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava che, nel corso dell'incontro governo-sindacati sui temi della sanità, svoltosi ieri pomeriggio a Palermo, ha espresso parole di "apprezzamento per le linee generali del piano", varato dalla giunta regionale. Ma "alla fase uno, necessaria per ridurre sprechi, sfasci e disservizi annosi - ha detto Bernava - deve seguire la fase due, di un'ampia riorganizzazione del sistema sanitario dell'Isola". Il sindacato, ha spiegato il segretario Cisl, sosterrà il lavoro di rimodulazione e "si impegna a condividere con l'assessore, la ricostruzione del sistema". Sempreché il governo regionale, a sua volta, condivida la strategia di riassetto "con i rappresentanti dei lavoratori". [Ufficio Stampa Cisl Sicilia]

- LA NUOVA RETE OSPEDALIERA SICILIANA

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25 settembre 2008
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