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La nuova Termini Imerese: 4 aziende su 7 aprono ai sindacati

Quattro gruppi della short list per rilevare lo stabilimento Fiat siciliano pronti a confrontarsi con i sindacati

26 marzo 2011

Quattro delle sette aziende dello short list per il rilancio del polo industriale di Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà il suo stabilimento a fine anno, hanno dato la loro disponibilità a incontrare i sindacati a partire da lunedì 28 marzo, ovvero dall'inizio della prossima settimana. Si sono dette pronte De Tomaso, Cape-Reva, Biogen e Ciccolella, mentre non hanno ancora dato ancora la loro disponibilità Newcoop, Einstein e Lima. Il primo giro di incontri si svolgerà nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, potrebbero seguirne altri nel sito siciliano.

La notizia si è appressa l'altro ieri, a conclusione del tavolo al ministero di Via veneto, tra Fiom, Fim, Uilm, Ugl Metalmeccanici, Fismic, Invitalia, Fiat e Regione Siciliana (LEGGI). All'incontro non ha partecipato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, per impegni alla Camera dei deputati; il dicastero è stato rappresentato da Giuseppe Tripoli, capo del dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione.
Al termine dell'incontro l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, l'advisor del ministero ha detto: "Abbiamo chiesto a tutte le aziende di confrontarsi con i sindacati, già prima dell'incontro quattro hanno dato la loro risposta, dicendosi disponibili". Quanto alle altre tre, ha aggiunto, "insisteremo, confidiamo che risponderanno".
Le quattro imprese che hanno detto sì sono, ha precisato, "Cape, De Tomaso, Ciccolella, Biogen", mentre si attende risposta da "Lima, Newcoop ed Einstein". Inoltre, ha spiegato: "Il calendario degli incontri parte dal 28 marzo, con un'azienda alla volta", gli appuntamenti "si terranno al ministero". Da parte del dicastero, Giuseppe Tripoli ha commentato con soddisfazione il tavolo, definendolo "un passaggio molto positivo". E ha precisato che "un primo giro d'incontri si svolgerà qui al ministero. Poi, se i sindacati e le aziende lo riterranno necessario, anche a Termini".

I sindacati, da parte loro, sono usciti abbastanza soddisfatti dall'incontro al ministero, con l'eccezione della Fiom, che ha "sospeso il giudizio". Al termini del tavolo il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha spiegato che "il giudizio è sospeso fino all'incontro di lunedì prossimo. Vogliamo conoscere i piani, i contratti, i livelli occupazionali, che ora non conosciamo". Il leader della Fiom, inoltre, ha sottolineato "da lunedì si avviano gli incontri che devono proseguire a Termini Imerese" e ha aggiunto: "I tempi sono decisivi perché non abbiamo molti mesi", adesso "siamo ancora in una fase transitoria".
Per il segretario nazionale della Uilm, Eros Panical, il "percorso è positivo, si è vista un'accelerazione" ed "è interessante che Dr motor non sia stata scartata, cercheremo di capire se può entrare perchè è meglio avere più progetti in caso qualcuno si sflili". Panicali ha evidenziato: "È chiaro che siamo diffidenti su chi non ha ancora dato la dispobilità, non è un buon segno". Un po' più cauto il segretario provinciale Uilm di Palermo, Vincenzo Comella: "E' positivo che da lunedì inconteremo le aziende ma non siamo ancora entrati nel merito delle questioni e il rischio è che non si arrivi preparati alla scadenza del 31 dicembre. Di certo i sindacati devono avere voce sulla valutazione degli investimenti e deve essere definito chi garantisce la sorte degli operai qualora i progetti non vadano a buon fine".
Intanto, l'advisor del ministero, Invitalia, ha comunicato che Dr automobili, l'ottava proposta d'interesse, sta elaborando il piano d'impresa che dovrebbe essere pronto a giorni.
Soddisfatto anche l'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi. "La riunione al ministero è stata importante, perchè si è stabilita la tempistica relativa ai progetti da finanziare. Invitalia ha infatti assicurato che, entro il 31 luglio, è in condizione di impegnarsi a presentare al Cipe i progetti ammessi, istruiti e da finanziare". "Il percorso intrapreso è senza dubbio quello giusto - ha aggiunto - ma, da adesso, dobbiamo anche entrare nel merito, analizzando i progetti esecutivi per valutarne la qualità, per verificarne la fattibilità ed avere contezza degli investimenti che questi progetti prevedono, ma anche per 'pesare' la qualità degli imprenditori stessi". "Perchè deve essere chiaro che, a fronte di un investimento totale previsto di circa un miliardo, di cui poco meno della metà coperti da risorse regionali, 350 milioni, e statali, 100 milioni - ha concluso Venturi - nessuno pensi di potere fare un'operazione prendi i soldi e scappa. La Regione, in sinergia col Mse, vigilerà su questo. E ci auguriamo che il Cipe, quando gli verranno inviati i progetti da finanziare, agisca con celerità".

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ing, Ansa, AGI]

- I "salvatori" di Termini Imerese (Guidasicilia.it, 26/02/11)

 

 

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26 marzo 2011
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