Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

La Pace come missione

Sono sbarcati in Libano i primi militari italiani per conto dell'ONU. Unica missione: ripristinare la pace

02 settembre 2006

I primi militari italiani hanno messo piede in territorio libanese ieri. Due nuclei di soldati sono arrivati a Tiro, porto ad 85 chilometri a sud dalla capitale libanese, per le operazioni di ricognizione.
Stamane invece l'inizio ufficiale dell'operazione ''Leonte''. Le cattive condizioni del mare stanno creando problemi alle operazioni di sbarco del contingente italiano in Libano. Alcuni veicoli militari stanno toccando terra a Naqura, il quartier generale dell'Unifil, mentre prosegue l'operazione di trasporto degli uomini in elicottero nella zona antistante la Rest House a Tiro. Concluso lo sbarco a Naqura, è previsto che i mezzi risalgano in direzione di Tiro per raggiungere le unità trasportate in elicottero, 120 di lagunari del Reggimento San Marco. Lo sbarco del resto dei circa 800 militari italiani avverrà quando miglioreranno le condizioni del mare. Altri 200 uomini toccheranno terra domenica a Beirut.

Ancora stamane sono state effettuate le ultime ricognizioni in mare con dei gommoni, di fronte la spiaggia a sud di Tiro, e gli elicotteri partiti dalla portaerei Garibaldi hanno portato a terra una ventina di fucilieri di marina che stanno preparando la cornice di sicurezza nella zona dello sbarco. I caschi blu italiani raggiungeranno poi la loro base di Jebel Maroun, scortati dall'esercito libanese. Nei giorni scorsi erano arrivati in Libano 250 militari francesi, avanguardia di un contingente di 2 mila uomini in totale.
Anche gli elicotteri della Marina hanno sorvolato il tratto di mare antistante la spiaggia dove è previsto lo sbarco, che rispetto all'orario di inizio ha subito un po' di ritardo a causa delle condizioni non ottimali del mare. Le navi San Marco, San Giusto e San Giorgio si sono fermate a distanza di circa 3 miglia dalla costa.
Le operazioni dei militari italiani avverranno in tre fasi ben distinte: inizialmente c'è stata una ricognizione dei fondali marini per assicurare i mezzi navali durante lo sbarco; in seguito sono stati trasferiti 120 fucilieri di Marina del Reggimento San Marco per la ricognizione e il controllo della spiaggia durante le operazioni; e infine lo sbarco dei mezzi navali, prima, poi i mezzi anfibi e cingolati, e in ultimo dei mezzi di terra.

Ma l'Italia sarà presente in Medio Oriente non solo come forza militare, infatti il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ''sbarcherà'' nella regione mediorientale il prossimo 7 ed 8 settembre. Lo ha comunicato egli stesso a Lappeenranta, in Finlandia, nell'ambito della riunione dei ministri degli Esteri europei. D'Alema andrà in Israele, nei territori palestinesi e in Giordania. Durante la missione, ha spiegato il ministro degli Esteri, avrà un colloquio anche col presidente palestinese Abu Mazen e porterà il ''forte messaggio'' dell'Unione europea per uno stop all'escalation della violenza e l'avvio di un processo politico. Nella prima giornata di colloqui in Finlandia, infatti, i ministri europei si sono occupati della situazione mediorientale, del Libano e della forza Unifil 2 ma anche della situazione palestinese. Il ministro italiano ha dichiarato che c'è bisogno di un governo palestinese credibile, di un interlocutore plausibile. La prima condizione per essere considerato tale, ha detto D'Alema, è quella di riconoscere lo stato di Israele.
E che la volontà internazionale sia vera e forte affinché la situazione nelle regioni mediorientali migliori, lo dimostra anche la presenza in Medio Oriente del segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, che ieri ha incontrato a Damasco il presidente Bashar al-Assad, il quale ha assicurato l'appoggio della Siria per l'attuazione della risoluzione 1701, soprattutto per l'embargo di armi alle milizie sciite libanesi di Hezbollah. ''Nel riaffermare le obiezioni della Siria al dispiegamento di forze straniere lungo il confine siro-libanese, il presidente si è impegnato con me a prendere tutte le misure necessarie per garantire la piena attuazione del paragrafo 15 della risoluzione'', ha spiegato Annan, ''è il paragrafo che attiene all'embargo di armi''.
Oggi Annan prosegue il suo viaggio diplomatico a Teheran, dove con la leadership iraniana avvierà dei colloqui sull'attuazione del cessate il fuoco in Libano e sul programma nucleare iraniano.

Ecco come sarà composto il nuovo contingente Unifil che opererà in Libano per la Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu

ITALIA - L'operazione ''Leonte'' prevede l'invio sul campo di circa 2500 soldati. Si tratta del più ampio contingente della Unifil Plus; il nostro Paese assumerà il comando a partire da febbraio 2007.
BELGIO - Il premier belga ha detto che il suo Paese invierà inizialmente 302 soldati, per poi portare il contingente a 394 unità.
BRUNEI - Pronti all'invio di circa 200 uomini.
BULGARIA - Contribuirà con una fregata, una squadra di medici e fino a 50 militari.
CIPRO - Cipro fa sapere che metterà le sue infrastrutture a disposizione dell'Unifil.
DANIMARCA - Copenaghen è pronta a inviare in Libano tre corvette con il compito di contrastare il contrabbando di armi.
FINLANDIA - Helsinki ha dato la disponibilità a inviare fino a 250 genieri per irrobustire la forza Onu.
FRANCIA - Il presidente francese Jacques Chirac ha confermato l'invio di 2000 soldati; 1.600 militari si aggiungeranno ai 400 che già si trovano in Libano. Il generale francese Pellegrini manterrà il comando operativo della forza multinazionale fino al febbraio del 2007, quando ci sarà la staffetta con l'Italia.
GERMANIA - La Germania non è disposta a inviare in Libano truppe di terra, ma solo unità di appoggio navale, aereo e logistico con compiti di prevenzione del contrabbando di armi sulle coste. Nessuna disponibilità a sorvegliare il confine con la Siria.
GRAN BRETAGNA - Londra offre una fregata, alcuni velivoli (due AWACS e sei Jaguar) e l'uso della sua base di Akrotiri a Cipro come punto d'appoggio per le forze Unifil.
GRECIA - Atene invierà una fregata, un elicottero e forze speciali anfibie.
INDONESIA - Il paese asiatico, il più popoloso Stato islamico del mondo, è pronto ad inviare fino a 1.000 uomini, tra cui 150 genieri. Israele si era detto contrario all'impegno nella forza di paesi con cui non ha relazioni diplomatiche, ma, secondo il ministro della Difesa di Giakarta, ora lo Stato ebraico ha abbandonato le sue riserve.
MALAYSIA - Kuala Lumpur annuncia di essere disposta a inviare 1.000 soldati in Libano, sfidando la contrarietà di Israele, con cui non ha relazioni diplomatiche.
NEPAL - Dal Nepal è arrivata l'offerta di 850 soldati.
NORVEGIA - Oslo è pronta a inviare quattro vedette con un centinaio di uomini di equipaggio.
NUOVA ZELANDA - Si dice pronta a partecipare, ma con un contingente esiguo a causa degli attuali impegni a Timor est e nelle Isole Salomone.
POLONIA - La Polonia metterà in campo fino a 500 soldati.214 sono già schierati in Libano.
PORTOGALLO - Lisbona ha annunciato che invierà fino a 140 genieri.
SLOVENIA - Pronti a contribuire con 10-20 soldati.
SPAGNA - Il governo di Madrid ha dato il via libera all'invio di un contingente militare di 1.100 uomini.
SVEZIA - La Svezia si è detta disponibile a inviare una corvetta con a bordo 80 uomini per il controllo delle coste.
TURCHIA - Secondo indiscrezioni dei media turchi, Ankara potrebbe inviare fino a 5.000 soldati. Ancora nessuna conferma ufficiale; il parlamento si riunirà il 5 settembre per discutere l'entità della partecipazione.
STATI UNITI - Washington si prepara a fornire un supporto logistico e di pianificazione ancora non precisato, come specifica il vice-ambasciatore statunitense all'Onu, Alejandro Wolff.

Paesi ancora indecisi: Australia, Bangladesh, Cina, Irlanda, Marocco, Pakistan.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

02 settembre 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia